In risposta al messaggio di ledzep del 06/01/2022 alle 11:51:48Grazie. Se mai dovessi salire lassù credo che potrebbe essere il caso di dotarsi di un battery pack per risolvere meglio la questione energetica. E forse dovrei cambiare brand, visto che sono fujista ed ho letto che soffrono molto di più il freddo delle canikon.
Ti rispondo da fotografo: il vero problema è la durata delle batterie o comunque l'inceppamento dell'elettronica dovuto al freddo. C'è anche un problema di fluidità dei meccanismi di messa a fuoco ma bisogna davvero esserein condizioni limite. Quale sia la temperatura limite dipende dalle macchine. Con quelle professionali stare fuori per ore a meno 20, si pensi alle gare di sci, non è un grosso problema. Comunque niente che non si risolva una volta che l'attrezzatura viene riportata ad una temperatura. La condensa sugli obbiettivi quando si passa dal freddo al caldo è l'altro problema ma va via da sola. I cellulari di solito stanno in tasca, per cui al caldo e non hanno grossi problemi per il freddo che prendono nel tempo dello scatto. Piuttosto ce l'hanno le mani visto che non si possono usare i guanti Quanto alla postproduzione: come la stampa per il Bianco e Nero fa parte del processo creativo di un'immagine. Conta il risultato finale e se corrisponde alla volontà di chi ha fatto lo scatto va bene. Poi è questione di gusti e sensibilità preferire immagini più o meno cariche, fedeli alla realtà di partenza o che cercano di trasmettere la sensazione provata da chi ha scattato. Le opzioni sono infinite e tutte legittime
In risposta al messaggio di ledzep del 05/01/2022 alle 23:34:56Sto seguendo costantemente le regole svedesi e norvegesi, e onestamente non mi aspetto allentamenti delle restrizioni nel medio periodo. Anzi, la mia speranza è che per lo meno non vengano introdotte nuove restrizioni.
Dovrei arrivare in scandinavia a fine mese. Mettero' in conto qualche tampone anche se non e' detto sara' necessario. Come si e' visto in Sudafrica e si sta iniziando a vedere a Londra i casi che tanto velocemente sono aumentati molto velocemente diminuiranno.
https://www.regjeringen.no/en/t...
)In risposta al messaggio di dani1967 del 06/01/2022 alle 11:32:25Grazie per i complimenti, noi avevamo solo telefonino e un piccolo cavalletto, praticamente attrezzatura da principianti.
Prima di tutto complimenti per il viaggio tuo e quello di smilzo. Nei primi anni di camper, quando lessi dell'avventura di travel liner, mi prudevano le mani, ma poi non ebbi le risorse ne la voglia di preparare il mezzoe quindi un simile viaggio. Io andai al grande nord in aereo+auto nella primavera del 2000, ma il clima era già più normale e c'era luce, tutta un'altra cosa. Debbo dire che anche in quel caso il giro ebbe un significato. Volevo rispondere però sulle foto. Intanto da sempre esistono le pellicole e i sensori ad alta sensibilità, per cui non ha senso fare foto scure se non è una precisa intenzione artistica (il che va benissmo e non lo metto in discussione, sia chiaro). Ma sopratutto il cellulare o le macchine foto in automatico fanno una enorme post-produzione dell'immagine raw impressa sul sensore, di solito formulata in base ad algoritimi automatici messi li da un qualche ingegnere cinese o giapponese. Per cui se uno prende una immagine raw e la post-produce a mano per renderla più rispondente all'intento di quando ha scattato, a mio avviso non c'è nulla di male, semplicemente fa a mano quello che ha ideato in automatico un altro. Piuttosto ho letto (non ho sperimentato ) che a quelle temperature bisogna stare attenti con le attrezzature elettroniche, sopratutto con le macchine foto, in quanto i forti sbalzi caldofreddo possono creare condense che possono anche portare al blocco delle stesse. Avete avuto problemi ?
In risposta al messaggio di cruiser del 06/01/2022 alle 18:20:42Appena rientrati a casa, ieri, dopo un paio di giorni in Danimarca, via terra siamo passati in Germania, nessun controllo.
Sto seguendo costantemente le regole svedesi e norvegesi, e onestamente non mi aspetto allentamenti delle restrizioni nel medio periodo. Anzi, la mia speranza è che per lo meno non vengano introdotte nuove restrizioni. Afine mese o inizio febbraio vorrei fare un giro nell'estremo nord della Norvegia. Stavo pensando a dove/quando fare il test, ma poi ho letto una cosa che potrebbe semplificare l'ingresso in Norvegia. Praticamente, se si arriva da un valico in cui non ci sono controlli o centri di test, è consentito comunque l'ingreso a patto di fare un test nelle 24 ore successive all'arrivo. La cosa interessante è che va bene anche un test fai-da-te. (tratto da Requirement to get tested upon arrival. You must take a test for SARS-CoV-2 at the border crossing point in Norway. If there is no test centre at the border, the test centre is closed, or the authorities have given instructions not to take the test at the border crossing point, you are under an obligation to get tested at a different test centre or to take a self-test within 24 hours of arrival Non nascondo che la cosa sembra troppo semplice per essere vera, ad ogni modo conviene avere a bordo almeno un test rapido antigenico.
In risposta al messaggio di cruiser del 06/01/2022 alle 18:20:42Monitorare le regole svedesi è un'attimo, sono pochissime, chiare e semplici.
Sto seguendo costantemente le regole svedesi e norvegesi, e onestamente non mi aspetto allentamenti delle restrizioni nel medio periodo. Anzi, la mia speranza è che per lo meno non vengano introdotte nuove restrizioni. Afine mese o inizio febbraio vorrei fare un giro nell'estremo nord della Norvegia. Stavo pensando a dove/quando fare il test, ma poi ho letto una cosa che potrebbe semplificare l'ingresso in Norvegia. Praticamente, se si arriva da un valico in cui non ci sono controlli o centri di test, è consentito comunque l'ingreso a patto di fare un test nelle 24 ore successive all'arrivo. La cosa interessante è che va bene anche un test fai-da-te. (tratto da Requirement to get tested upon arrival. You must take a test for SARS-CoV-2 at the border crossing point in Norway. If there is no test centre at the border, the test centre is closed, or the authorities have given instructions not to take the test at the border crossing point, you are under an obligation to get tested at a different test centre or to take a self-test within 24 hours of arrival Non nascondo che la cosa sembra troppo semplice per essere vera, ad ogni modo conviene avere a bordo almeno un test rapido antigenico.
In risposta al messaggio di orlegno del 07/01/2022 alle 22:12:12Mi fa piacere che ti sei trovato bene in Svezia, e non lo dico solo perché è la mia seconda patria, tra l'altro ho già espresso come secondo me la pandemia non sia stata gestita in maniera esemplare.
Monitorare le regole svedesi è un'attimo, sono pochissime, chiare e semplici. Mentre ero la ho letto il sito ufficiale svedese, se penso ai continui decreti ingarbugliati, contraddittori e spesso senza senso a cui dobbiamosottoporci sempre, vien da chiedermi perchè sono rientrato? Alla luce degli ultimi provvedimenti decisi dal nostro governo, vista la libertà con cui si vive in Svezia, posso consigliare vivamente un viaggio in terra scandinava ai sostenitori del GP in modo da confrontare le due situazioni e capire chi è veramente libero. Paolo Paolo
In risposta al messaggio di cruiser del 08/01/2022 alle 00:33:42E' impensabile fare paragoni tra Svezia e Italia...se teniamo conto delle abissali differenze di numero abitanti, densita' della popolazione ed estensione del territorio.
Mi fa piacere che ti sei trovato bene in Svezia, e non lo dico solo perché è la mia seconda patria, tra l'altro ho già espresso come secondo me la pandemia non sia stata gestita in maniera esemplare. Per quanto riguardala libertà, nulla da obiettare. Qui le restrizioni sono state poche, e anzi il turismo itinerante è andato avanti mentre mentre negli altri paesi c'erano i lockdown. Solo per fare un esempio, mentre in Italia eravate chiusi in casa nella primavera 2020, io sfruttavo i giorni di cassa integrazione svedese per andare nei parchi. Tuttora, al rientro in Svezia ho all'inizio qualche smarrimento quando esco di casa perché mi sembra di essermi dimenticato la mascherina. Dopo un paio di giorni ci faccio l'abitudine e sono più in relax. Anch'io penso che molti dovrebbero fare un giro qui e confrontare le differenze in termini di libertà, e capire pro e contro. Vedo che gli italiani che vengono qui temporaneamente apprezzano la libertà. Non è detto che tutti gradiscano, anzi alcuni potrebbero essere a disagio, e conosco stranieri che hanno lasciato il paese per questo. Non vorrei andare OT, dico solo che ci sono denunce per violazione dei diritti umani e vedremo come la cosa andrà avanti. Il GP, che qui si chiama covidbevis o vaccinationsbevis, sta venendo introdotto in maniera molto graduale anche per evitare la polarizzazione delle masse con le inevitabili ripercussioni sociali e di ordine pubblico. L'esatto contrario di quello che avviene in Italia. Comunque oggi parlavo con amici che non hanno il covidbevis e stanno iniziando ad avere qualche problema (es.: non possono partecipare a eventi sportivi al chiuso).
In risposta al messaggio di ledzep del 06/01/2022 alle 11:51:48Non ho provato con temperature così estreme, ma la mia Olympus E-M1 III la porto tranquillamente anche 5 o 6 ore al collo con -6° sempre esposta al freddo e non fa una piega, neppure le batterie, anche se ne ho sempre alcune di ricambio che non si sa mai.
Ti rispondo da fotografo: il vero problema è la durata delle batterie o comunque l'inceppamento dell'elettronica dovuto al freddo. C'è anche un problema di fluidità dei meccanismi di messa a fuoco ma bisogna davvero esserein condizioni limite. Quale sia la temperatura limite dipende dalle macchine. Con quelle professionali stare fuori per ore a meno 20, si pensi alle gare di sci, non è un grosso problema. Comunque niente che non si risolva una volta che l'attrezzatura viene riportata ad una temperatura. La condensa sugli obbiettivi quando si passa dal freddo al caldo è l'altro problema ma va via da sola. I cellulari di solito stanno in tasca, per cui al caldo e non hanno grossi problemi per il freddo che prendono nel tempo dello scatto. Piuttosto ce l'hanno le mani visto che non si possono usare i guanti Quanto alla postproduzione: come la stampa per il Bianco e Nero fa parte del processo creativo di un'immagine. Conta il risultato finale e se corrisponde alla volontà di chi ha fatto lo scatto va bene. Poi è questione di gusti e sensibilità preferire immagini più o meno cariche, fedeli alla realtà di partenza o che cercano di trasmettere la sensazione provata da chi ha scattato. Le opzioni sono infinite e tutte legittime
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di orlegno del 07/01/2022 alle 22:02:02Complimenti per il viaggio stupendo, pensa che anche mia moglie ha detto che le piacerebbe farlo il prossimo Natale, quindi ho tantissime cose da chiederti che va organizzato bene.
Appena rientrati a casa, ieri, dopo un paio di giorni in Danimarca, via terra siamo passati in Germania, nessun controllo. Stessa cosa oggi , al confine nei pressi di Salisburgo. Zero controlli anche a Coccau, solo la Polizei austriaca che verificava gli ingressi verso l'Austria Dimenticavo, tra Svezia e Danimarca non c'è nemmeno il gabbiotto vuoto. Paolo
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di wippet del 08/01/2022 alle 19:41:15Concordo, se poi ci limitiamo alla Lombardia, che rappresenta il focolaio d'Italia, scopriamo che ha una densità abitativa di 417 abitanti per kmq, ovvero più del doppio dell'Italia e 18 volte la Svezia
E' impensabile fare paragoni tra Svezia e Italia...se teniamo conto delle abissali differenze di numero abitanti, densita' della popolazione ed estensione del territorio. Svezia:Italia: abitanti: 10 milioni 365 mila 59 milioni 400 mila abitanti/Kmq. 23 196 superficie Kmq. 449.866 302.000 Senza contare la naturale attitudine culturale a stare piu' distanziati tra le persone, e a rispettare le regole. Cose che certamente aiutano. E' quindi logico si debbano applicare regole diverse. Cio' vale per tutta la Scandinavia, Finlandia in primis, dove la densita' scende a 16 abitanti per Kmq.
In risposta al messaggio di orlegno del 07/01/2022 alle 21:56:49La notte più fredda è arrivata a solo -20 gradi.
Grazie per i complimenti, noi avevamo solo telefonino e un piccolo cavalletto, praticamente attrezzatura da principianti. La notte più fredda è arrivata a solo -20 gradi. Se vado a Fusine, Tarvisio, 70 km da casa rischio di trovare -28. Paolo
In risposta al messaggio di cruiser del 10/01/2022 alle 22:52:00Ciao cruiser tutto bene? Dato che siamo in tema di temperature sotto lo 0 come ho scritto, io a Svappavaara che è 60 km prima di Kiruna una notte ho avuto problemi con temperatura che è arrivata a -30,5, probabilmente il freddo mi ha mandato in crisi la pompe della stufa a gasolio (Truma D) che è posizionata esternamente sotto al camper e non è coperta da nulla, mentre non ho avuto nessun problema con la pompe del Webasto Thermo Top che tutto sommato la pompe è simile ma è posizionata nel vano motore dove è più al riparo dal ghiaccio e dal freddo.
La notte più fredda è arrivata a solo -20 gradi. Tutto sommato ti è andata bene, è una temperatura lagom, come si dice in Svezia. Aria frizzante, ma niente di problematico. A inizio dicembre c'è stata un'ondata difreddo intenso, e in un villaggio vicino a Kiruna si sono toccati i -41°C. Condizioni tali da creare problemi anche ai locali, compresi i Sami. Se dovessi incappare in una situazione del genere, inizierei ad avere qualche preoccupazione innanzitutto per l'addensarsi del gasolio (per motore e riscaldamento), forse eviterei di spegnere il motore, poi cercherei di svuotare al più presto l'impianto idrico per salvare i vari componenti da un'inevitabile gelata. Non escluderei di spostarmi in una zona più temperata, anche dovendo guidare per qualche decina di km. Già tra -25 e -30 la cosa dovrebbe essere molto più gestibile, sia a livello di meccanica che di impianti.
In risposta al messaggio di cruiser del 10/01/2022 alle 22:52:00OT/aneddoto
La notte più fredda è arrivata a solo -20 gradi. Tutto sommato ti è andata bene, è una temperatura lagom, come si dice in Svezia. Aria frizzante, ma niente di problematico. A inizio dicembre c'è stata un'ondata difreddo intenso, e in un villaggio vicino a Kiruna si sono toccati i -41°C. Condizioni tali da creare problemi anche ai locali, compresi i Sami. Se dovessi incappare in una situazione del genere, inizierei ad avere qualche preoccupazione innanzitutto per l'addensarsi del gasolio (per motore e riscaldamento), forse eviterei di spegnere il motore, poi cercherei di svuotare al più presto l'impianto idrico per salvare i vari componenti da un'inevitabile gelata. Non escluderei di spostarmi in una zona più temperata, anche dovendo guidare per qualche decina di km. Già tra -25 e -30 la cosa dovrebbe essere molto più gestibile, sia a livello di meccanica che di impianti.
In risposta al messaggio di wippet del 11/01/2022 alle 01:33:50Mi ricorda il racconto di un mio collega che prima aveva lavorato a Gibuti, in zona depressa, quando salvarono un gruppo di altri lavoratori cui si era spenta l'auto ed erano rimasti una mezzora senza condizionatore in auto, praticamente quasi privi di conoscenza (chissà quanto sono affidabili racconti dei colleghi ?).
OT/aneddoto In Finlandia, nell'inverno del 2010, il mio capo ed io ci recammo a visionare un resort che offrivano in gestione, e che sarebbe potuto interessare al gruppo alberghiero per il quale lavoravo. Si trovava pocodistante da Utsjoki, al confine con la Norvegia, sul fiume Karasjohka, paradiso dei pescatori con la mosca e a pochissimi chilometri dal mitico Suomen pohjoisin piste, il punto piu' a nord della Finlandia e dell'Europa. Paesaggi spettacolari, ben piu' gratificanti del sempre nebbioso e strascontato Caponord. Ci andammo in auto, partendo da Rovaniemi dove mi trovavo al lavoro...il capo veniva in volo da Tampere, per proseguire insieme in auto; 450 km. percorsi agevolmente, alternandoci alla guida sulla starda agevole e pulita, in meno di 6 ore, con la mia auto di servizio. Il primo giorno a Utsjoki al sole faceva quasi caldo...si fa per dire, solo -5 di giorno e -22 la notte. Alloggiavamo in un simpatico e moderno alberghetto tutto in legno, con ottimo ristorante annesso. Il secondo giorno annunciarono un colpo di Burian in arrivo da nordest, alla reception ci raccomandarono di evitare le strade secondarie. Il mio capo era un finlandese del sud, gia' si lamentava quando veniva a Rovaniemi; io la minima piu' bassa l'avevo assaggiata due anni prima, -34 e mi sembrava gia' pazzesca. Ma non avevamo idea di cosa ci aspettava. Puntualmente il vento arrivo' all'improvviso il giorno seguente, e fummo costretti a rimanere chiusi 3 giorni in Hotel, con fuori -43, a tratti -46, di giorno e di notte; per fortuna l'Hotel era molto ben riscaldato. Fuori dalle ampie finestre del ristorante/louge, infuriava il famigerato Blizzard, praticamnete una bufera fittissima di neve che rende la visibilita' a meno di zero. Avevo tentato di uscire un paio di volte per andare a controllare se il riscaldamento elettrico della mia auto, collegata alla colonnina a 230V, fosse rimasto attivo, li' nel parcheggio antistante. Ho dovuto desistere...respirare era quasi impossibile, l'aria era talmente fredda che mi sembro' densa come acqua e bruciante, una morsa mi aveva afferrato i pochi centimetri del volto scoperti, e mille spilli mi pungevano gli occhi. Una brutta, anche se breve, esperienza che non dimentico. Mi sono sempre domandato se si venisse sorpresi da un tale evento e non si avesse un riparo a portata di mano, magari bloccati in auto con poco carburante, o durante una passaggiata, perdendo in pochi minuti l'orientamento in mezzo al total-white; ho capito allora perche' tutti, al mio arrivo a Rovaniemi anni prima, mi avevano caldamente raccomandato di scaricare sul cellulare la app 112 Suomi, che lancia in automatico un messaggio di soccorso alla polizia, comunicando le coorinate GPS del luogo dove ci si trova. Per fortuna mai utilizzata, ma sempre installata su tutti i successivi smartphone, fino ai giorni nostri. Fine OT, chiedo venia.
In risposta al messaggio di dani1967 del 11/01/2022 alle 10:41:35Il morto era con voi in seggiovia ?
Mi ricorda il racconto di un mio collega che prima aveva lavorato a Gibuti, in zona depressa, quando salvarono un gruppo di altri lavoratori cui si era spenta l'auto ed erano rimasti una mezzora senza condizionatore in auto,praticamente quasi privi di conoscenza (chissà quanto sono affidabili racconti dei colleghi ?). Si, in quei casi ci vuole poco credo, bel racconto. In Montagna io ho vissuto un minimo di -34. Ero in seggiovia con un mio amico che era il giorno prima sopravvissuto ad un incidente su cascate di ghiaccio dove il suo compagno era morto, e lui era con noi per non pensarci troppo. Un we da dimenticare.
In risposta al messaggio di sergiozh del 11/01/2022 alle 11:22:21Ma no, il suo compagno di cordata, l'incidente era stato il giorno prima, ho riletto, si capisce benissimo.
Il morto era con voi in seggiovia ? seggiovia significa seduti senza cabina attorno come nelle cabinovie vero ? se cosi' mi chiedo come fa il morto a star seduto in seggiovia, mah.