In risposta al messaggio di Salvo Sa 2 del 05/04/2016 alle 18:06:06
Ciao Walter.... ho avuto modo di leggere la lettera dell'ufficio di Orvieto e ti assicuro che dal punto di vista burocratico/amministrativo è formalmente corretta, hanno scaricato il tutto sulla correttezza o meno del gestore. A fronte di questi impacci burocratici, degli scaricabarile.... ho solo opinato che a me interessa la strategia della vacanza e la tattica giusta per goderla... non mi faccio il sangue amaro per qualche Euro.... perchè non sono in ballo dei principii universali per i quali combattere, di storture del genere ne troviamo ad josa e se propio non posso bypassare il problemino, spiego le vele e navigo per altri lidi . Nella mia vita di camperista ho visto troppe discussioni, a volte addirittura liti originate per futilissimi motivi, non siamo teutonici, non abbiamo organizzazioni e servizi perfetti, nè li pretendo, sai che noia, che monotonia. Naturalmente non mi sono mai permesso di criticare il comportamento o le scelte degli altri, ho solo parlato di contesti e duttilità di comportamenti personali. *** “Il sentimentale è colui che vorrebbe godere senza addossarsi l''immensa responsabilità dell''agire e del giudicare. - J. Joyce ***
Sono perfettamente d'accordo con te sull'opportunità di non fare "sangue amaro" quando si va in vacanza e si dovrebbe pensare soltanto a rilassarsi. Poi è chiaro che ognuno è libero di comportarsi come meglio crede, senza che si debba accusare gli altri di essere degli attaccabrighe o, al contrario, di non avere coraggio, solo perchè c'è chi ha una diversa filosofia di vita !
Tuttavia, avendo letto anch'io la risposta inviata all'autore del post, devo dissentire da te quando dici "
che dal punto di vista burocratico/amministrativo, la risposta dell'ufficio di Orvieto è stata formalmente corretta".
Al riguardo, mi permetto di farti notare che l'autorizzazione temporanea che "sarebbe" stata concessa al gestore dell'area di sosta non era un affare privato tra quest'ultimo e l'Amministrazione Comunale (ma sarà poi vero che c'era un'autorizzazione formale ? e perchè non ne hanno fornito copia al ricorrente a termini di legge ?)
Infatti, considerato che gli effetti di quella autorizzazione ricadevano sui fruitori di un pubblico parcheggio, il Comune - e non certo il gestore dell'area - aveva l'obbligo di predisporre un'apposita segnaletica, con gli estremi dell'autorizzazione concessa (obbligatoria per legge, a pena di nullità) e con l'indicazione delle tariffe applicabili.
Mi pare di tutta evidenza, infatti, che se io arrivo direttamente al parcheggio, e magari non conosco neanche l'esistenza dell'area di sosta attigua, ho tutto il diritto di apprendere da una segnaletica del Comune qual è la tariffa dovuta per la sosta nel pubblico parcheggio a cui sto accedendo.
E' del tutto inammissibile, quindi, che un'informazione di questo genere possa essere fornita verbalmente dal gestore dell'area di sosta o da suoi incaricati. E sarebbe ugualmente inammissibile anche se fornita a voce da un vigile urbano.
Quindi, a parte ogni considerazione sulla scarsa conoscenza delle più elementari norme di legge da parte di chi ha redatto la risposta, credo che il tutto rappresenti la conferma ufficiale (se mai ce ne fosse bisogno !) della grande..."tolleranza" che c'è da parte dell'Amministrazione Comunale di Orvieto nei confronti del gestore di quell'area di sosta.