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Inserito il 26/05/2020 alle: 21:04:59
In risposta al messaggio di Faoo del 26/05/2020 alle 20:26:55

Scusate una curiosità, ma queste modifiche apportate al cavo di collegamento tra camper e colonnina di distribuzione, non sono menzionate nella normativa, chi è che ve le certifica per essere a norma?
Complimenti, hai fatto una bella domanda. Per chi fa il lavoro vale l'autocertificazione surprise Ho detto una stupidaggine ma sono tutti convinti. Se io avessi un'area di sosta, un rimessaggio o un campeggio farei togliere tutti quelli accrocchi anche se i proprietari li considerano più sicuri. 
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Inserito il 26/05/2020 alle: 21:32:03
In risposta al messaggio di ezio59 del 26/05/2020 alle 21:04:59

Complimenti, hai fatto una bella domanda. Per chi fa il lavoro vale l'autocertificazione  Ho detto una stupidaggine ma sono tutti convinti. Se io avessi un'area di sosta, un rimessaggio o un campeggio farei togliere tutti quelli accrocchi anche se i proprietari li considerano più sicuri. 
Se mi fai vedere le certificazioni dell'impianto al quale mi collego forse posso usare un cavo senza protezioni amperometriche aggiunte.

Ma ne uscirebbe una bella discussione visto che la normativa si applica solo agi impianti fissi.
Per i collegamenti mobili la normativa rimanda alle "raccomandazini tecniche" che prevedono solo standard minimi da rispettare e una protezione amperometrica aggiunta gli standard li aumenta.

Non ci sono giunzioni mobili sul cavo, la classe IP della scatola è identica a quella della presa blù, il cavo è H07RN-F, la responsabilità del collegamento mobile è mia... cosa mi contesti?

Se vuoi contestare il rispetto delle raccomandazioni tecniche devi almeno conoscerle e sapere di cosa si parla.
Se un oggetto non lo capisci perchè non è il tuo mestiere come fai a dire che è peggiorativo rispetto alle raccomandazioni tecniche e non migliorativo?

Marco
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Modificato da Emme48 il 26/05/2020 alle 21:44:48
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Inserito il 27/05/2020 alle: 12:12:52
In risposta al messaggio di Emme48 del 26/05/2020 alle 21:32:03

Se mi fai vedere le certificazioni dell'impianto al quale mi collego forse posso usare un cavo senza protezioni amperometriche aggiunte. Ma ne uscirebbe una bella discussione visto che la normativa si applica solo agi impianti
fissi. Per i collegamenti mobili la normativa rimanda alle raccomandazini tecniche che prevedono solo standard minimi da rispettare e una protezione amperometrica aggiunta gli standard li aumenta. Non ci sono giunzioni mobili sul cavo, la classe IP della scatola è identica a quella della presa blù, il cavo è H07RN-F, la responsabilità del collegamento mobile è mia... cosa mi contesti? Se vuoi contestare il rispetto delle raccomandazioni tecniche devi almeno conoscerle e sapere di cosa si parla. Se un oggetto non lo capisci perchè non è il tuo mestiere come fai a dire che è peggiorativo rispetto alle raccomandazioni tecniche e non migliorativo? Marco
...
ho sempre sostenuto la validità delle tue protezioni aggiuntive in tutti quei casi di manifesta o dubbia o non meglio identificabile qualità tecnica degli impianti su cui ci deve, talvolta ob torto collo, allacciare.

In Italia, e in UE in genere, vigono stringenti norme realizzative e di gestione per gli impianti di campeggio. Si passa attraverso un progetto obbligatorio da parte di tecnico iscritto all'albo, una dichiarazione di conformità ( mai chiamarla certificazione ) e assunzione di responsabilità, approvazioni preventive da parte dei VV.F, controlli periodici di sicurezza affidati ad organismi abilitati alle verifiche degli impianti di protezione, la presenza in organico di un Responsabile della sicurezza.

Diciamo che, con tutto questo a monte, l'utente non deve (dovrebbe) fare altro per parte sua di adeguarsi alle raccomandazioni che competono alla parte di allacciamento di sua esclusiva competenza.

Il tuo punto di vista è noto, si può riassumere in :  "io, in perfetta buona fede, con la mia scatoletta sono sicuro di aggiungere sicurezza alla derivazione, senza compromettere quella basica, e i materiali che ho scelto ho competenza a poterli definire sicuri e rispettosi dei principi basilari di sicurezza"  .

Il ragionamento non farebbe una grinza se :
a) non lo potesse liberamente asserire chiunque, per qualsivoglia sfizio gli passasse per il cervello, anche se non ha mai aperto un volume a fumetti di impianti elettrici 
b) il gestore ha il diritto di non conoscere nulla di norma e di impianti. Ha le carte a posto, ha dei valenti tecnici che lo assistono e che gli hanno detto come si fanno le derivazioni raccomandate secondo C.E.I.
c) il sopracitato gestore, a casa sua, ritiene di avere il diritto di importi di eliminare quello che non capisce e che gli hanno insegnato di non ammettere.
d) anche se tu fossi il presidente di tutti i comitati tecnici del CEI - UNEL non avresti facoltà giuridica di operare in deroga alle raccomandazioni, fatto salvo il diritto / dovere di difendere e dimostrare A POSTERIORI la bontà delle tue scelte.
e) parlando in termini generici e senza riferimenti specifici alla "scatoletta fusibili", onde evitare che ciascuno creda di poter fare liberamente a comodo suo, la tua frase : "  la responsabilità del collegamento mobile è mia..."  non è del tutto veritiera. In caso di infortunio la responsabilità sarebbe solidale con il gestore che non ha vigilato. 
 
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Inserito il 27/05/2020 alle: 12:33:41
Il gestore non può neanche controllare che il cavo non abbia il collegamento di terra interroto.
Per questo fa firmare una liberatoria che rende il cliente responsabile dalla presa in poi.

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Inserito il 27/05/2020 alle: 12:38:19
In risposta al messaggio di franco1945 del 27/05/2020 alle 12:12:52

ho sempre sostenuto la validità delle tue protezioni aggiuntive in tutti quei casi di manifesta o dubbia o non meglio identificabile qualità tecnica degli impianti su cui ci deve, talvolta ob torto collo, allacciare. In
Italia, e in UE in genere, vigono stringenti norme realizzative e di gestione per gli impianti di campeggio. Si passa attraverso un progetto obbligatorio da parte di tecnico iscritto all'albo, una dichiarazione di conformità (mai chiamarla certificazione ) e assunzione di responsabilità, approvazioni preventive da parte dei VV.F, controlli periodici di sicurezza affidati ad organismi abilitati alle verifiche degli impianti di protezione, la presenza in organico di un Responsabile della sicurezza. Diciamo che, con tutto questo a monte, l'utente non deve (dovrebbe) fare altro per parte sua di adeguarsi alle raccomandazioni che competono alla parte di allacciamento di sua esclusiva competenza. Il tuo punto di vista è noto, si può riassumere in :  io, in perfetta buona fede, con la mia scatoletta sono sicuro di aggiungere sicurezza alla derivazione, senza compromettere quella basica, e i materiali che ho scelto ho competenza a poterli definire sicuri e rispettosi dei principi basilari di sicurezza  . Il ragionamento non farebbe una grinza se : a) non lo potesse liberamente asserire chiunque, per qualsivoglia sfizio gli passasse per il cervello, anche se non ha mai aperto un volume a fumetti di impianti elettrici  b) il gestore ha il diritto di non conoscere nulla di norma e di impianti. Ha le carte a posto, ha dei valenti tecnici che lo assistono e che gli hanno detto come si fanno le derivazioni raccomandate secondo C.E.I. c) il sopracitato gestore, a casa sua, ritiene di avere il diritto di importi di eliminare quello che non capisce e che gli hanno insegnato di non ammettere. d) anche se tu fossi il presidente di tutti i comitati tecnici del CEI - UNEL non avresti facoltà giuridica di operare in deroga alle raccomandazioni, fatto salvo il diritto / dovere di difendere e dimostrare A POSTERIORI la bontà delle tue scelte. e) parlando in termini generici e senza riferimenti specifici alla scatoletta fusibili, onde evitare che ciascuno creda di poter fare liberamente a comodo suo, la tua frase :   la responsabilità del collegamento mobile è mia...  non è del tutto veritiera. In caso di infortunio la responsabilità sarebbe solidale con il gestore che non ha vigilato.   
...
Bravo Franco, bellissima risposta. È vero che non capisco quasi nulla di elettronica ma di normative qualcosa ne so e soprattutto so che se una cosa è certificata vale quello che è scritto non quello che penso.
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Inserito il 27/05/2020 alle: 13:31:13
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/05/2020 alle 12:38:19

Bravo Franco, bellissima risposta. È vero che non capisco quasi nulla di elettronica ma di normative qualcosa ne so e soprattutto so che se una cosa è certificata vale quello che è scritto non quello che penso.
Come si fa a dire che un fusibile BTicino non è certiicato e che ne è vietato l'uso?

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Inserito il 27/05/2020 alle: 14:23:23
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/05/2020 alle 12:33:41

Il gestore non può neanche controllare che il cavo non abbia il collegamento di terra interroto. Per questo fa firmare una liberatoria che rende il cliente responsabile dalla presa in poi. Marco
Questo tipo di "liberatorie" ammesso che si facciano, sarebbero carta straccia imbrattata e nulla più. La responsabilità a vigilare a tutela di terzi non può essere regolata / demandata ad accordi tra due contraenti. Il gestore ha diritto a non sapere nulla di fusibili e di affluenti del Ticino. Se non si convince la ragione è sua.
 
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Inserito il 27/05/2020 alle: 15:45:43
Per quello che conta e possa servire, in una indagine della magistratura su apparecchiature omologate che hanno causato problemi alle persone o addirittura la morte, quello che è scritto sulla omologazione e sui dati tecnici fa fede e ogni manomissione anche migliorativa nulla vale rispetto alla responsabilità di chi la ha fatta o autorizzata. E questo vale a prescindere dalla capacità e conoscenza. Anche se si tratta solamente di un cavo omologato.
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Modificato da ezio59 il 27/05/2020 alle 15:47:11
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Inserito il 27/05/2020 alle: 16:57:32
In risposta al messaggio di ezio59 del 27/05/2020 alle 15:45:43

Per quello che conta e possa servire, in una indagine della magistratura su apparecchiature omologate che hanno causato problemi alle persone o addirittura la morte, quello che è scritto sulla omologazione e sui dati tecnici
fa fede e ogni manomissione anche migliorativa nulla vale rispetto alla responsabilità di chi la ha fatta o autorizzata. E questo vale a prescindere dalla capacità e conoscenza. Anche se si tratta solamente di un cavo omologato.
...
Se ho capito bene con un cavo integro, H07RN-F 3x2,5 di 25 metri con spine blù NON ti puoi collegare a meno di non avere un certificato di conformità di quel cavo dove si dichiara che il tizio che ha serrato le viti dei fili è il garzone dell'elettricista e non tu.. perché non sei autorizzato a montare le spine blù.

Poi ho da vedere come abbini un certificato di conformità, uno scontrino fiscale del Brico o una fattura di un lavoro "eseguito a regola d'arte" ad un cavo  privo di matricola.,,,

Mi sembra che l'unica soluzione sia NON collegarsi alla fornitura elettrica, qualsiasi attrezzatura si possegga perché non è possibile dimostrare che un cavo è omologato... e non basta l'esame POSTUMO del materiale perché non dimostrerebbe MAI se le viti sulle prese blù le hai serrate te (che non puoi farlo) o il garzone dell'elettricista (lui si che può).

Marco.
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Inserito il 27/05/2020 alle: 18:30:40
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/05/2020 alle 16:57:32

Se ho capito bene con un cavo integro, H07RN-F 3x2,5 di 25 metri con spine blù NON ti puoi collegare a meno di non avere un certificato di conformità di quel cavo dove si dichiara che il tizio che ha serrato le viti dei
fili è il garzone dell'elettricista e non tu.. perché non sei autorizzato a montare le spine blù. Poi ho da vedere come abbini un certificato di conformità, uno scontrino fiscale del Brico o una fattura di un lavoro eseguito a regola d'arte ad un cavo privo di matricola.,,, Mi sembra che l'unica soluzione sia NON collegarsi alla fornitura elettrica, qualsiasi attrezzatura si possegga perché non è possibile dimostrare che un cavo è omologato... e non basta l'esame POSTUMO del materiale perché non dimostrerebbe MAI se le viti sulle prese blù le hai serrate te (che non puoi farlo) o il garzone dell'elettricista (lui si che può). Marco.
...
errore :
il cavo è marcato per ogni metro della sua lunghezza, indicando la sua sigla e persino la norma tecnica di omologazione oltre  alla marcatura CE, che non credo ci sia bisogno di spiegarti cosa sia.

la stessa cosa per le spine e prese che riportano esaustive targhette. I migliori prodotti oltre alla omologazione CE riportano a stampo la marcatura CE e in targa il marchio IMQ dell'Istituto Italiano della Qualità ( e anche qui è superfluo ricordarti di cosa si tratta.

anche l'arrotolatore, se presente ha le sue norme di omologazione CE.

queste caratteristiche se presenti, sono sufficienti a dare la presunzione di correttezza e di comportamento secondo i dettami "del buon padre di famiglia" come espressamente recita il Codice Civile.  
con questa dotazione l'allacciamento non si può negare e non necessita di altro.. men che mai di scontrini e simili.

Ovviamente il diavolo ci può sempre mettere la coda un difetto di costruzione, assiemaggio, manutenzione è sempre possibile, e i Periti Tecnici del Tribunale (grazie al cielo) ci sono per questo, alcuni anche con tariffe molto convenienti.


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Inserito il 27/05/2020 alle: 18:35:38
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/05/2020 alle 16:57:32

Se ho capito bene con un cavo integro, H07RN-F 3x2,5 di 25 metri con spine blù NON ti puoi collegare a meno di non avere un certificato di conformità di quel cavo dove si dichiara che il tizio che ha serrato le viti dei
fili è il garzone dell'elettricista e non tu.. perché non sei autorizzato a montare le spine blù. Poi ho da vedere come abbini un certificato di conformità, uno scontrino fiscale del Brico o una fattura di un lavoro eseguito a regola d'arte ad un cavo privo di matricola.,,, Mi sembra che l'unica soluzione sia NON collegarsi alla fornitura elettrica, qualsiasi attrezzatura si possegga perché non è possibile dimostrare che un cavo è omologato... e non basta l'esame POSTUMO del materiale perché non dimostrerebbe MAI se le viti sulle prese blù le hai serrate te (che non puoi farlo) o il garzone dell'elettricista (lui si che può). Marco.
...
Io ho risposto a faoo  che ha fatto una domanda intelligente, poi tu mi hai detto che non ho la competenza in materia e questo è vero. Allora ho risposto dove sono abbastanza competente, le questioni legali. Così ti faccio un esempio terra terra. Se ho la patente B non posso guidare un camion anche se lo saprei fare. Quindi le tue scatolette anche se di ottima fattura non dovrebbero essere attaccate a un cavo omologato perché così facendo il cavo perde la sua omologazione. Non ti dico che non puoi farlo ma ne rispondi personalmente e se sei contento tu a me va bene. Si fa per parlare di quello che viene fatto e quello che non si potrebbe fare.
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Inserito il 27/05/2020 alle: 18:41:39
In risposta al messaggio di franco1945 del 27/05/2020 alle 18:30:40

errore : il cavo è marcato per ogni metro della sua lunghezza, indicando la sua sigla e persino la norma tecnica di omologazione oltre  alla marcatura CE, che non credo ci sia bisogno di spiegarti cosa sia. la stessa cosa
per le spine e prese che riportano esaustive targhette. I migliori prodotti oltre alla omologazione CE riportano a stampo la marcatura CE e in targa il marchio IMQ dell'Istituto Italiano della Qualità ( e anche qui è superfluo ricordarti di cosa si tratta. anche l'arrotolatore, se presente ha le sue norme di omologazione CE. queste caratteristiche se presenti, sono sufficienti a dare la presunzione di correttezza e di comportamento secondo i dettami del buon padre di famiglia come espressamente recita il Codice Civile.   con questa dotazione l'allacciamento non si può negare e non necessita di altro.. men che mai di scontrini e simili. Ovviamente il diavolo ci può sempre mettere la coda un difetto di costruzione, assiemaggio, manutenzione è sempre possibile, e i Periti Tecnici del Tribunale (grazie al cielo) ci sono per questo, alcuni anche con tariffe molto convenienti.
...
Franco, lo so... si solo per parlare durante la quarantenawink


E un fusibile aggiuntivo no?
Anche lui è CE
Non è richiesto che ci sia ma non credo che sia addirittura vietato.

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Inserito il 27/05/2020 alle: 20:26:01
In risposta al messaggio di Emme48 del 27/05/2020 alle 18:41:39

Franco, lo so... si solo per parlare durante la quarantena E un fusibile aggiuntivo no? Anche lui è CE Non è richiesto che ci sia ma non credo che sia addirittura vietato. Marco
nessun "barbaro" potrà mai espressamente proibire di inserire dei fusibili.

il problema è piuttosto un altro : non ci sono solo dei fusibili ma anche dell'altro. Tutta roba assiemata a costituire un piccolo quadretto con specifiche funzioni, con un ingresso linea, dei componenti rimovibili e una uscita.
A strettissimo rigore, in quanto apparecchiatura assiemata, esige una etichetta, un padre, una madre, una data e luogo di nascita. 
Tu la metti sul piano del "buon senso" e parti dal presupposto " l'ho fatto IO e IO sò IO !

prova a ipotizzare un vicino di piazzola che delle tue benemerenze gli importa un fico secco e magari è stato appena rimproverato dal gestore per l'accrocchio che aveva fatto lui e gli è stato fatto - giustamente - togliere.

Riepilogando : se hai evidenze di essere costretto ad allacciarti ad un impianto fatiscente, dalla dubbia conformità, magari verificando con lo strumentino da me indicato che c'è qualcosa che non va, ben vengano le precauzioni aggiuntive da difendere a spada tratta.  se invece le apparecchiature sono integre, il diff interviene anche con verifica "live" e non da tastino, la portata è corretta...io eviterei di "squitare" (*) il cane che dorme.

(*) dal Napoletano e Siciliano = togliere dallo stato di quiete, di accondiscendenza, di tolleranza
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Inserito il 27/05/2020 alle: 20:40:02
Il problema di fondo non è quello che uno con competenza sa fare. La platea che legge qui su COL, per questo post ma anche per tanti altri, è molto varia e se poi guardiamo i "competenti" il numero si riduce drasticamente e allora se una cosa fatta bene la faccio io che forse so copiare, può rivelarsi una vera schifezza addirittura pericolosa. Le medaglie hanno sempre due facce e quella che piace di più la sceglie chi la vede o legge come preferite, per cui bisognerebbe essere più cauti nei consigli e spiegare anche l'altra faccia, quella che tanti non prendono in considerazione, la legalità oppure le conseguenze alle quali si può andare incontro anche involontariamente. Tipo: io faccio così ma sappiate che...", non "se lo faccio io vuol dire che va bene". Alla fine ognuno si regoli come crede.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 27/05/2020 alle 20:41:24
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Inserito il 28/05/2020 alle: 06:59:25
Daccordissimo con entrambi.

Collegarsi ad un impianto a norme verificato con quello strumento, purtroppo non basta.

Da informatico so benissimo che quando ci sono dei cavi troppo ingarbugliati, è uso comune fare una "pettinatura".
Si scollega un cavo, si toglie dal groviglio, lo si ricollega dov'era prima, così via per tutti cavi finchè il groviglio diventa solo un riordo.

Nelle colonnine succede di peggio; mi collego ad una presa, che ho verificato come rispondente a tutto, ma al ritorno dalla spiaggia trovo 7 camper collegati alle 4 prese della colonnina.
Trovo prolunghe con derivazioni shuko, triple da albero di natale "con soli 2 pirulini invece di 3" e altr soluzioni fantasiose che non è garantito mantengano la posizione corretta di fase e neutro o che non si sia "persa" la terra.
Una volta ho visto un "coso" con una presa femmina e due spine maschio per prelevare più corrente da due automatici...in parallelo.

Tutto questo per dire che anche in un impianto a norme, il fuori norma è sempre in agguato e le precauzioni prese non sono mai troppe.

Ma allora dobbiamo capire quale potrebbe essere un correttivo, a norma, rispetto al cavo 3x2,5 che basa la sua ragione di esistere ipotizzando che le protezioni a monte non sino sovradimensionate, guaste o inesistenti.
Se a monte c'è un magnetotermico con i contatti bloccati dalla salsedine, io 2,5 mm quadri di rame fino al camper non li voglio.

Sono un informatico e dopo 40 anni di lavoro vi dico questo:

Ipotizza lo scenario peggiore possibile, prevedi che avvenga anche il più improbabile e dannoso guasto, ipotizza che qualcuno faccia l'errore più grave che si possa immaginare, considera che in quel momento tu possa fare un errore catastrofico.
Considera tutto quanto e prendi le contromisure necessarie perché non avvenga; solo l'esperienza ti farà capire quanto sei troppo ottimista.


Marco
 
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Modificato da Emme48 il 28/05/2020 alle 08:51:07
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Inserito il 28/05/2020 alle: 11:25:18
In risposta al messaggio di Emme48 del 28/05/2020 alle 06:59:25

Daccordissimo con entrambi. Collegarsi ad un impianto a norme verificato con quello strumento, purtroppo non basta. Da informatico so benissimo che quando ci sono dei cavi troppo ingarbugliati, è uso comune fare una pettinatura.
Si scollega un cavo, si toglie dal groviglio, lo si ricollega dov'era prima, così via per tutti cavi finchè il groviglio diventa solo un riordo. Nelle colonnine succede di peggio; mi collego ad una presa, che ho verificato come rispondente a tutto, ma al ritorno dalla spiaggia trovo 7 camper collegati alle 4 prese della colonnina. Trovo prolunghe con derivazioni shuko, triple da albero di natale con soli 2 pirulini invece di 3 e altr soluzioni fantasiose che non è garantito mantengano la posizione corretta di fase e neutro o che non si sia persa la terra. Una volta ho visto un coso con una presa femmina e due spine maschio per prelevare più corrente da due automatici...in parallelo. Tutto questo per dire che anche in un impianto a norme, il fuori norma è sempre in agguato e le precauzioni prese non sono mai troppe. Ma allora dobbiamo capire quale potrebbe essere un correttivo, a norma, rispetto al cavo 3x2,5 che basa la sua ragione di esistere ipotizzando che le protezioni a monte non sino sovradimensionate, guaste o inesistenti. Se a monte c'è un magnetotermico con i contatti bloccati dalla salsedine, io 2,5 mm quadri di rame fino al camper non li voglio. Sono un informatico e dopo 40 anni di lavoro vi dico questo: Ipotizza lo scenario peggiore possibile, prevedi che avvenga anche il più improbabile e dannoso guasto, ipotizza che qualcuno faccia l'errore più grave che si possa immaginare, considera che in quel momento tu possa fare un errore catastrofico. Considera tutto quanto e prendi le contromisure necessarie perché non avvenga; solo l'esperienza ti farà capire quanto sei troppo ottimista. Marco  
...
la prossima volta te lo scegli meglio il campeggio perchè quello è solamente una bolgia fuori controllo dove tutto è possibile e il gestore dorme invece di vigilare. Ovvio che se tollera quelle porcherie del tuo aggeggio neppure se ne accorge.

Io parto dal presupposto del rispetto delle norme a monte, e so che il campeggio in regola  deve mettere a disposizione tanti punti di allaccio singolarmente protetti quante sono le piazzole e che queste non devono distare dal punto allaccio più di 25 metri.

in ogni caso la disquisizione non è tecnica ma filosofica, riassumibile nel contrasto tra un diritto (presunto / negato ) di operare sempre e dovunque secondo convinzione personale oppure ritenersi vincolati da limiti di legge invalicabili.

usciamo dal personale e ragiona : Qualsiasi inventore uscito da "portobello" avrebbe il diritto nativo (secondo la tua filosofia) di mettere tra i piedi e alla portata di tutti una sua scellerata invenzione, chiusa entro una scatoletta, che magari scoppia se qualcuno la agita. Lui è convinto nella sua idiozia ( e ce ne sono eserciti di idioti tipo tubo Taker ) che ha aumentato la sicurezza.
Il Gestore di un campeggio in regola con ogni aspetto normativo, per nulla interessato alla natura dell'invenzione, ha l'obbligo morale e legale di farla togliere e in mancanza accompagnarlo alla porta.

le tue parole :
Ipotizza lo scenario peggiore possibile, prevedi che avvenga anche il più improbabile e dannoso guasto, ipotizza che qualcuno faccia l'errore più grave che si possa immaginare, considera che in quel momento tu possa fare un errore catastrofico.
Considera tutto quanto e prendi le contromisure necessarie perché non avvenga; solo l'esperienza ti farà capire quanto sei troppo ottimista.


devono invece essere pane e companatico del progettista serio. E' lui che deve lavorare in quel modo e per fare quelle cose è pagato. 
In Giappone si è rischiato un inferno nucleare perchè i progettisti non avevano ipotizzato uno tsunami con onde così alte da sommergere le pompe di raffreddamento del reattore, che quindi non erano di tipo sommergibile e si bloccarono.
In Italia circolerebbe indisturbato da quelle parti penso abbia fatto Harakiri ..
Numquam est tam male Siculis, qui aliquis facete et commode dicant .M.T. Cicerone - Roma A.D. 70 a C.)
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Inserito il 28/05/2020 alle: 11:48:02
In risposta al messaggio di franco1945 del 28/05/2020 alle 11:25:18

la prossima volta te lo scegli meglio il campeggio perchè quello è solamente una bolgia fuori controllo dove tutto è possibile e il gestore dorme invece di vigilare. Ovvio che se tollera quelle porcherie del tuo aggeggio
neppure se ne accorge. Io parto dal presupposto del rispetto delle norme a monte, e so che il campeggio in regola  deve mettere a disposizione tanti punti di allaccio singolarmente protetti quante sono le piazzole e che queste non devono distare dal punto allaccio più di 25 metri. in ogni caso la disquisizione non è tecnica ma filosofica, riassumibile nel contrasto tra un diritto (presunto / negato ) di operare sempre e dovunque secondo convinzione personale oppure ritenersi vincolati da limiti di legge invalicabili. usciamo dal personale e ragiona : Qualsiasi inventore uscito da portobello avrebbe il diritto nativo (secondo la tua filosofia) di mettere tra i piedi e alla portata di tutti una sua scellerata invenzione, chiusa entro una scatoletta, che magari scoppia se qualcuno la agita. Lui è convinto nella sua idiozia ( e ce ne sono eserciti di idioti tipo tubo Taker ) che ha aumentato la sicurezza. Il Gestore di un campeggio in regola con ogni aspetto normativo, per nulla interessato alla natura dell'invenzione, ha l'obbligo morale e legale di farla togliere e in mancanza accompagnarlo alla porta. le tue parole : Ipotizza lo scenario peggiore possibile, prevedi che avvenga anche il più improbabile e dannoso guasto, ipotizza che qualcuno faccia l'errore più grave che si possa immaginare, considera che in quel momento tu possa fare un errore catastrofico. Considera tutto quanto e prendi le contromisure necessarie perché non avvenga; solo l'esperienza ti farà capire quanto sei troppo ottimista. devono invece essere pane e companatico del progettista serio. E' lui che deve lavorare in quel modo e per fare quelle cose è pagato.  In Giappone si è rischiato un inferno nucleare perchè i progettisti non avevano ipotizzato uno tsunami con onde così alte da sommergere le pompe di raffreddamento del reattore, che quindi non erano di tipo sommergibile e si bloccarono. In Italia circolerebbe indisturbato da quelle parti penso abbia fatto Harakiri ..
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Non sei a conoscenza della possibilità normativa (tecnicamente è ovvio che si può fare) che permetta di proteggere l'inizio della linea al netto di inadempienze o guasti a monte?

Un fusibile dentro la spina blù si può mettere?

Marco.
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Modificato da Emme48 il 28/05/2020 alle 11:48:48
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In risposta al messaggio di Emme48 del 28/05/2020 alle 11:48:02

Non sei a conoscenza della possibilità normativa (tecnicamente è ovvio che si può fare) che permetta di proteggere l'inizio della linea al netto di inadempienze o guasti a monte? Un fusibile dentro la spina blù si può mettere? Marco.
per essere in regola la tua "invenzione" non deve più essere un oggetto frutto della inventiva hobbistica personale e deve rifarsi invece alle norme tecniche e formali che regolano la materia.

Niente di eccezionale però. In fin dei conti è una semplice apparecchiatura assiemata e deve rispondere alle norme EN 61439-1 (CEI 17-113) " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali” e la EN 61439-2 (CEI 17-114), " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) .
ovvero in pratica deve riportare applicata con rivetti una targhetta che indichi la ditta che l'ha costruita con ragione sociale e partita IVA, nonchè il riferimento alle norme costruttive come sopra indicato.  STOP non necessita di dichiarazioni aggiuntive.
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Per potere utilizzare l' apparecchio di emme48, senza che possa destare curiosità da parte di chi lo vede, mi chiedo, non si potrebbe alloggiare all interno dell arrotolatore? Lo spazio all interno del "mozzo", non manca, risulta protetto .... anche dagli sguardi inopportuni.

Certo vicino alla colonnina sarebbe meglio, ma nell arrotolatore è sempre prima del camper e potrebbe essere un buon compromesso.
____________________________________

Tommaso IZ4DJI

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In risposta al messaggio di IZ4DJI del 28/05/2020 alle 13:33:02

Per potere utilizzare l' apparecchio di emme48, senza che possa destare curiosità da parte di chi lo vede, mi chiedo, non si potrebbe alloggiare all interno dell arrotolatore? Lo spazio all interno del mozzo, non manca,
risulta protetto .... anche dagli sguardi inopportuni. Certo vicino alla colonnina sarebbe meglio, ma nell arrotolatore è sempre prima del camper e potrebbe essere un buon compromesso.
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il cavo non avrebbe la protezione supplementare dal corto circuito lungo la tratta. Protezione che resta affidata all'apparecchio sulla colonnina. Un sacrificio che però, utilizzando la mescola suggerita e la sezione minima,  avendo cura di una posa potenzialmente priva di percoli da danneggiamento, con la preventiva analisi di corretto funzionamento delle protezioni a monte,  si rende il fattore rischio più accettabile e il fatto di non dare nell'occhio non è beneficio trascurabile.

...nenti vitti e nenti sacciu, nun c'era e si c'era durmia !
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