In risposta al messaggio di Rascal del 15/11/2017 alle 09:32:10Secondo me una mossa potrebbe essere quella di vietare la immatricolazione di M1 diesel sotto a 2.000 di cilindrata e gia si toglierebbe di torno tutte quelle piccole macchinette utilitarie che sono il vero problema.
Concordo con la tua considerazione sul diesel, se è vero che prevenire è meglio che curare bisognava fin dall'inizio limitare l'uso del diesel solo sui veicoli commerciali dove ha un senso montare quel motore invece comepoi è successo dove quella motorizzazione è stata usata persino sulle utilitarie di piccole dimensioni. In fondo gia allora si sapeva le problematiche dei diesel sulle emissioni di solidi ( particelle ) originate dalla combustione non perfetta del gasolio. Sarebbe bastato equiparare il costo tra benzina e gasolio, come è in molti paesi, per ridurre la diffusione del diesel, oppure in alternativa incrementare l'uso del gas sulle auto oggi limitato da una scarsa presenza di distributori. Una politica cosi fatta avrebbe consentito la circolazione dei rimanenti diesel ( veicoli commerciali ) senza gli amenicoli antiinquinamento poi inventati che ne stanno decretando la sua morte, ciaoo.
www.iz4dji.it
In risposta al messaggio di Rascal del 15/11/2017 alle 09:42:34Non è così in realtà...
Pure io credo che sia cosi, ma nella eliminazione del FAP c'è un problema, hanno variato il sistema di rilevamento fumi in fase di revisione e quindi sono in grado di scoprire la furbata, poi se l'officina chiude un occhioè un'altra questione anche se per limitare questo fenomeno hanno imposto sistemi di monitoraggio per controllare quello che succede in fase di revisione, ciaoo.
In risposta al messaggio di IZ4DJI del 15/11/2017 alle 10:20:48Faccio notare che secondo l'Istituto Superiore di Sanità i PM10 all'uscita del tubo di scappamento di un'euro 6 non sono praticamente misurabili e comunque hanno una concentrazione inferiore a quelli dell'aria in ingresso. La conclusione dell'Istituto, è che le euro 6 "ripuliscono" l'aria delle città.
Secondo me una mossa potrebbe essere quella di vietare la immatricolazione di M1 diesel sotto a 2.000 di cilindrata e gia si toglierebbe di torno tutte quelle piccole macchinette utilitarie che sono il vero problema. Volendouna regola del genere si potrebbe fare anche in tempi abbastanza brevi, anche tra un anno, in quanto comunque le stesse auto sono disponibili anche a benzina e i produttori si adeguerebbero in fretta. Daccordissimo a equiparare il costo del gasolio a quello della benzina. Però il vantaggio del diesel non è il costo del carburante ma la percorrenzaa chilometrica per litro che è una volta e mezzo che quella di un benzina e quindi anche equiparando ci sarebbe sempre chi compera utilitarie diesel.
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 15/11/2017 alle 11:09:37Il ministero della sanità è poco salutare perche misura il PM10 ma si dimentica di misurare il PM2 che esce dal filtro antiparticolato molto ma molto più pericoloso per la sua finezza del PM 10 . Diciamo che tutta questa vicenda puzza di giganteschi interessi delle multinazionali dell'auto, pure loro sanno che dopo la moda del PM10 ci sarà qualche altra cosa tutto fatto con lo scopo di costringere i consumatori a cambiare auto un anno si ed uno no. Riguardo al consumo dei veicoli a benzina con le tecnologie attuali che sfruttano l'iniezione diretta ci si è avvicinati molto al consumo dei diesel a parità di potenza, ciaoo.
Faccio notare che secondo l'Istituto Superiore di Sanità i PM10 all'uscita del tubo di scappamento di un'euro 6 non sono praticamente misurabili e comunque hanno una concentrazione inferiore a quelli dell'aria in ingresso.La conclusione dell'Istituto, è che le euro 6 ripuliscono l'aria delle città. Per muoversi un 3.000 turbodiesel euro 6 che pesa 22 -25 Q.li a vuoto inquina di più di un 1.250 turbodiesel euro 6 che pesa 10-12 Q.li a vuoto .... o no! Un camper che pesa 40 Q.li consuma e inquina di più di un camper che ne pesa 30 Q.li ! Un mansardato consuma di più e inquina di più di un furgonato a parità di peso e di meccanica ! Un'auto elettrica produce il 50% dei PM10 di una euro 6 , perchè le particelle sono dovute anche al consumo delle gomme e dei freni ! E' ovvio che da questo è escluso l'eventuale inquinamento per la produzione dell'energia elettrica etc. Una caldaia a pellet inquina molto , ma molto di più di una caldaia a metano ! Se si producono macchine in senso lato di bassa qualità perchè la gente guarda più al prezzo d'acquisto che alla qualità si avranno problemi ..... dopo 2 anni, finito il periodo di garanzia ! La bicicletta che ho comperato 30 anni fa ha mozzi , cambio, deragliatore e movimento centrale ancora originali e in perfette condizioni (produzione italiana di qualità). Di quella moderna in carbonio ho già sostituito il movimento centrale e il cambio non tiene il rapporto più piccolo ..... (produzione straniera di qualità).
In risposta al messaggio di Rascal del 15/11/2017 alle 17:29:57Per quanto riguarda la benzina ...... siamo passati come antidetonante dal piombo tetraetile, tossico ma eliminabile con l'EDTA al benzene che è cancerogeno ! A parità di costo sia del motore (ciclo diesel o ciclo otto) sia del carburante , la resa energetica del motore diesel è e sarà superiore a quella del motore a benzina , per cui emette meno CO2 . Si tratta di stabilire se si muore prima respirando gli inquinanti della benzina o del gasolio.
Il ministero della sanità è poco salutare perche misura il PM10 ma si dimentica di misurare il PM2 che esce dal filtro antiparticolato molto ma molto più pericoloso per la sua finezza del PM 10 . Diciamo che tutta questavicenda puzza di giganteschi interessi delle multinazionali dell'auto, pure loro sanno che dopo la moda del PM10 ci sarà qualche altra cosa tutto fatto con lo scopo di costringere i consumatori a cambiare auto un anno si ed uno no. Riguardo al consumo dei veicoli a benzina con le tecnologie attuali che sfruttano l'iniezione diretta ci si è avvicinati molto al consumo dei diesel a parità di potenza, ciaoo.
In risposta al messaggio di Paolobitta51 del 15/11/2017 alle 18:05:43Gli esperti asseriscono che il PM2 essendo più piccolo è in grado di diffondersi nei polmoni più in profondità del PM10. Questa è la ragione per cui taluni sostengono che il filtro sia più dannoso che benefico in quanto lo considerato un convertitore di particelle da PM10 a PM2 creato ad hoc per soddisfare la norma che considera solo il PM 10 in termini di emissioni di particolato non certamente per la salute dei cittadini. Riguardo alla tossicità diciamo che gli idrocarburi in generale bene non fanno, un mio conoscente urologo asserisce che la maggior parte dei tumori ai reni è causato dall'inalazione di solventi di qualsiasi natura quindi non c'è da stare allegri, unica speranza per il futuro è la trazione elettrica, sempre che si risolva il dilemma batterie, ciaoo.
Per quanto riguarda la benzina ...... siamo passati come antidetonante dal piombo tetraetile, tossico ma eliminabile con l'EDTA al benzene che è cancerogeno ! A parità di costo sia del motore (ciclo diesel o ciclo otto)sia del carburante , la resa energetica del motore diesel è e sarà superiore a quella del motore a benzina , per cui emette meno CO2 . Si tratta di stabilire se si muore prima respirando gli inquinanti della benzina o del gasolio. PM10 e PM2 non vengono nè espulsi con il movimento delle ciglia vibratili delle cellule bronchiali nè inglobati dai macrofagi alveolari. per cui i loro danni sono sovrapponibili. Ripeto : il 50% dei PM10 e PM2 prodotti dal traffico veicolare derivano dal consumo delle gomme e dei freni sia delle auto diesel, che delle auto a benzina , che delle auto ibride, che delle auto elettriche. Questo non lo dice il ministero della sanità del quale non ti fidi ....
In risposta al messaggio di clau59 del 16/11/2017 alle 19:06:50Esistono anche versioni a benzina.
non ci capisco più nulla ! devo sostituire la mia vecchia Focus 1.8 td di 90 cv. che ha 17 anni e 230,000 km. il motore va ancora benissimo. vorrei acquistare una vettura 4x4 perché la utilizzo spesso in montagna e perandare in baita con carrello dietro ecc. , mi spaventa un po tutto sto casino sui fap e rigenerazioni perché farei pochi km anno. mi pace molto la renegade 4x4 m non so !
In risposta al messaggio di 73Ste del 16/11/2017 alle 23:58:26Ritengo che l'esperienza, specifica, di un marchio, da parte di un Bravo e attento meccanico, sia l'ago della bilancia,
Ciao, io lavoro in Toyota (e non solo...), e ti dico che hanno tutti un pò ragione...in ordine sparso esprimo alcune considerazioni: - di che anno è il tuo RAV? - QUOTO Paolo61, un bravo meccanico (di concessionario ogenerico) con l'esperienza e un buon tester può con buona probabilità capire il problema e la sua causa (ad esempio, in fase di rigenerazione le temperature delle sonde dove arrivano?) - le rigenerazioni forzate le TOYOTA non le fanno da fermo (a differenza di altre case...), ma in movimento e vi è una procedura da seguire - 65.000 km per il DPF sono pochi...vuol dire tutto e niente...anche se mediamente sono pochi...ma basta anche poco (un pieno di gasolio/benzina!, olio motore scadente e non per motori DPF) per deteriorarlo irrimediabilmente - se sul RAV4 fai ad esempio un aggiornamento centralina motore in concessionario (o altrove) e non salvano (per poi riscriverli in centralina) i dati di decadimento del DPF...la stessa non lo gestisce più correttamente e può dare il tuo problema... - il quinto iniettore mediamente lo puliamo insieme con la sua sede...ne avrò cambiati due in vita mia...in Toyota - che DTC (errore) vi è in centralina? Sul cruscotto del RAV non vi è una spia del DPF quindi si accenderanno CONTROLLARE SISTEMA, CONTROLLARE 4X4, CONTROLLARE MOTORE... - di solito, ma a chilometraggi + elevati, smontiamo e puliamo tutto il collettore di aspirazione ed i condotti della valvola EGR (non ti dico che catrame...), se le temperature non si alzano in fase di rigenerazione può essere questo il problema. - detto questo personalmente il motore diesel non mi piace x nulla e se i camper fossero a benzina sarei anche + contento !-) Sono solo alcune considerazioni di mezzanotte...se hai bisogno scrivimi pure in pvt o qui su COL. Ciao
In risposta al messaggio di Speedy3 del 17/11/2017 alle 08:16:53Da esperienza personale ho appena dismesso una RAV4 2.2 con 3 anni e 160.000 km.
Ritengo che l'esperienza, specifica, di un marchio, da parte di un Bravo e attento meccanico, sia l'ago della bilancia, per quello che riguarda la risoluzione, rapida e precisa, di un problema. Torno a ribadire però, ilconcetto, che un problema è...generato da qualcosa, da un malfunzionamento/anomalia, ed è su quello che si deve intervenire, non solo sul guasto specifico, sulla causa per curare l'effetto! Sono assolutamente convinto che l'olio lubrificante sia importante, ma... non credo che, un motore ne possa consumare tanto da dare problemi al FAP, che la differente specifica B3 piuttosto che C3, possa intasare un FAP, ovviamente NON in assoluto, ma in 65000Km, su un veicolo moderno! Passerebbe il messaggio che i motori sputano olio più o meno combusto dallo scarico, e tutto questo...nel rispetto delle emissioni da Vergine dal Bianco Manto quanto vogliono far credere sia...con le specifiche Euro...attuali e future ! Ritengo Toyota ed i produttori Giapponesi, molto precisi attenti e di alto livello, per accettare che i motori brucino olio a bassi regimi, e che sia loro sfuggito, o ritenuto accettabile, come Hai fatto giustamente notare, ci possono essere altri accorgimenti, malfunzionanti, e che sia il caso di...valutarli attentamente Anche il Gasolio, se sporco, può creare problemi, ma prima che al FAP, si riscontrano problemai ad altri componenti, normalmente, l'inquinamento con Acqua NON intasa il FAP, l'olio si, ma deve essere in percentuali...importanti, figuriamoci oli di colza o altre amenità...ma la qualità disponibile nella rete di distribuzione, è tutta assolutamente compatibile, perfettamente, con il FAP, storie su marchi o rete Bianca sono assolutamente immotivate. Ciao Gianfranco
In risposta al messaggio di IlVagabondo del 17/11/2017 alle 17:01:42Purtroppo se uno vive e lavora in lombardia circolando su tangenziali e strade varie le condizioni che indichi non sono fattibili, se questo e l'unico modo di mantenere efficiente il filtro vuol dire che toyota ha introdotto questo accessorio senza tener conto delle condizioni reali di impiego del mezzo in alcune realtà oggi molto diffuse. Non me la sento di andarmi a sfracellare o di rischiare un incidente perche devo andare a tavoletta per rigenerare il filtro allora preferisco cambiare auto, comunque ripeto che i cervelloni Toyota in questo caso hanno cannato di brutto, ciaoo.
Da esperienza personale ho appena dismesso una RAV4 2.2 con 3 anni e 160.000 km. Rifornimenti indifferentemente con pompe bianche o di marchio, rabboccavo 1 kg di olio ogni 10000 km (caratteristica del motore, mi diceval'officina) o anche meno. Mai vista una spia accesa per anomalie. A mio avviso la differenza l'ha fatta la lunga percorrenza in autostrada, in Germania sempre oltre 150 km/h. Tanta montagna e poca città. Motore sempre allegro, mai tenuto sotto i 2000 se richiedevo coppia. Ad un filo di acceleratore se sotto. Ritengo che questa sia la ricetta fondamentale per il FAP. Inutile fare processi al gasolio o all'olio... se poi per qualche motivo il processo di rigenerazione non funziona correttamente, allora anche a 65000 km si resta a piedi.
In risposta al messaggio di Rascal del 18/11/2017 alle 12:39:59Esiste la rigenerazione ad ultrasuoni con lavaggio forzato a liquido detergente, una rigenerazione costa dai 140 ai 280€, più la manodopera dello smonta/monta da parte del meccanico!
Continuo la discussione con una notizia interessante, mi chiedevo come mai nessuno avesse pensato alla sostituzione della parte filtrante un po quello che si fa esempio con il filtro dell'aria. Non lo sapevo ma qualcuno ciha pensato ed è la Citroen, ne ho avuto conferma dal mio meccanico. Su un modello di auto è possibile la sola sostituzione della cartuccia filtrante qualora il filtro risultasse inrimediabilmente intasato senza possibilità di rigenerazione con circa 300 euro uno se la cava. Peccato che le altre case preferiscono l'usa e getta, Toyota compresa, con aggravi di costo non indifferenti. Speriamo che in futuro questa più economica ed intelligente soluzione venga adottata anche da altri costruttori, ciaoo.
In risposta al messaggio di 73Ste del 18/11/2017 alle 15:12:23Qualche perplessità, il filtro antiparticolato è fatto in carburo di silicio, un materiale che fonde a circa 2700 gradi, non credo tu possa aver visto filtri parzialmente fusi, forse avrai visto dei filtri intasati con residui di qualche trattamento fatto nel tentativo di sturarli. Altra cosa, i filtri lavorano esclusivamente con effetto meccanico, il modo per rigenerarli sono due uno meccanico attraverso l'azione di vibrazioni ( ultrasuoni ) e flussi controcorrente con azione detergente cosi da portare fuori le particelle carboniose che lo intasano. L'altro sistema lo definirei chimico ovvero si brucia la massa carboniosa che se ne va sotto forma di ossidi di carbonio a seconda della condizioni nelle quali avviene questa combustione. Questo sistema sarebbe anche più efficace se si potesse togliere la cartuccia in carburo di silicio e metterla in un forno a 1000 gradi in corrente di aria cosi da bruciare tutti i residui ma purtroppo non si puo fare ne le officine sono attrezzate in merito. La terza via quella di pensare di sciogliere la massa carboniosa accumulata è impraticabile in quanto è praticamente insolubile. Non capisco il trattamento con glicole ( antigelo ) cosa possa aver fatto se non una azione detergente aiutando lo stacco della massa dal supporto, ma li quello che veramente a risolto è stato poi il lavaggio, ciaoo.
Ciao, comunque, per tornare al problema del nostro amico... - di che anno è il tuo RAV? - che DTC hai in memoria? - alcuni RAV...hanno avuti problemi di consumo olio anomalo (con relativi surriscaldamenti con danni allatestata/monoblocco...famosa la spruzzata di antigelo rosa dallo sfiato della vaschetta di espansione...chi ci è passato sa di cosa parlo...) e anche di punte iniettori deformate/sciolte...con conseguente trafilaggio di gasolio a GOGO in camera di combustione - il DPF è realmente intasato o la centralina crede che lo sia...per i discorso dei dati non salvati e riscritti? - a tal proposito di dico che nei miei marchi Honda e Toyota (e solo per questi due), dal 2006 (mitico anno dell'avvento del DPF) ho visto più pasticci fatti da super meccanici che resettavano i valori in centralina a caso (attenzione non parlo di DTC ma dei valori ad es. pressione differenziale, decadimento del filtro etc. etc.) piuttosto che reali problemi hardware... - ho visto anche filtri parzialmente sciolti e quindi intasati e non rigenerabili, sicuramente per qualcosa che hanno bruciato...cosa non so...non sono un CSI...ma pompa bianca o non bianca certo non era gasolio - comunque, piccolo aneddoto, senza tecnologie mirabolanti, quando il DPF era una novità per tutti, gli ingegneri di una delle due case sopra citate (sto sul vago) me ne fecero pulire uno intasato (apparteneva ad una vettura che ho poi seguito per anni per i tagliandi e che non ha + dato problemi) smontandolo, tappandolo da un lato, mettendolo in verticale e riempiendolo raso di antigelo puro, lasciato così per 24 ore e risciacquare abbondantemente con acqua. - comunque come hanno detto altri il bravo meccanico a volte anche con un pizzico di buona sorte deve scoprire la causa del tuo problema, questo prima di proporti qualunque tipo di soluzione, altrimenti pone rimedio solo agli effetti e così non è mai finita per il cliente...