Greta - Draghi: 1 - 0

Politici che fanno promesse ... che strano ... non  mi  è mai capitato di sentirlo 

Che poi si debba fare qualcosa ok , credo che ne siamo consapevoli tutti, ma su cosa e come fare le idee sono parecchio confuse e volutamente fumose per non dire realmente come stanno le cose... 

Vedremo .

 

In risposta al messaggio di sergiozh del 30/09/2021 alle 18:19:55

Chi criticava la piccolina e' rimasto a bocca aperta. Draghi, johnson e altri big le rendono omaggio e promettono di fare in tempo a salvare il pianeta. ... vedremo nei prossimi decenni come andra' a finire.

Greta è solo una figura messa lì addestrata allo scopo, estremizzando una analfabeta che non sa di cosa si parla.

Un po’ come i politici quando parlano di virus

Draghi parlava di agire sul migliorare il clima prima che la bimba si levasse il biberon 

Greta ed il suo BLA BLA BLA
concordiamo credo tutti che di base non si possa darle torto…. poi però guardo alle nuove generazioni, di sicuro male educate da noi a questo punto…. Però vedo nei giovani tanto consumismo e tanto spreco energetico e così poco interesse su certi temi da rabbrividire!
oggi che tutto è elettrico e che ad un tavolino non posano il cellulare nemmeno per un secondo…. bho noi viviamo in una zona bella verde di campagna, io ho quarant’anni e sono “la generazione di mezzo” a cavallo tra la generazione X ed i “millennials” quello che è nato ed ha passato l’infanzia nel vecchio mondo analogico per poi avere la gioventù nell’era digitale, non sono un nativo digitale perché ho conosciuto le cabine telefoniche ma già dalle superiori ho preso dimestichezza con la nuova era…. Mio fratello ha 22 anni, molto meno di me… un nativo digitale…. Un figlio maggiorenne…. Una seconda figlia di 7 anni…. Bho in loro davvero non vedo nulla che mi faccia apprezzare un ritorno alle cose semplici…. Cerchi di portarli ovunque, fargli apprezzare natura e quant’altro…. Ma il loro mondo è veloce ed è “consumistico” all’ennesima potenza, con leggi e mode dettate da influencer e youtuber che se non segui sei emarginato, che se non hai quel marchio li addosso sei sfigato, tutta roba di multinazionali che per essere prodotta impiega solo plastica ed aziende in paesi orientali….
poi arriva lei vestita “come mia nonna” con le belle trecce e non le si può dare torto…. Ha ragione lei e ripeto abbiamo sbagliato noi verso i nostri figli, perché l’errore è sempre dei grandi e non dei giovani… ma lei ha visto i suoi coetanei ed è sicura che questi possano fare una rivoluzione “verde”? Che l’unica cosa che vogliono è l’iPhone nuovo e la tutta dell’adidas?? 

Lei brava e giusta per carità…. però sembra davvero tanto manovrata ora

Draghi ora c'è inizi a chiudere le centrali a carbone italiane che ne ha il potere,
no anche lui come tutti prima di lui lascerà soprassedere 
C'è arrivata anche lei al bla bla bla (tardi)
Anche le sta facendo bla bla bla,
Il mondo è un bla bla bla

In risposta al messaggio di Davide Ranco del 01/10/2021 alle 07:39:26

Greta ed il suo BLA BLA BLA concordiamo credo tutti che di base non si possa darle torto…. poi però guardo alle nuove generazioni, di sicuro male educate da noi a questo punto…. Però vedo nei giovani tanto consumismo

e tanto spreco energetico e così poco interesse su certi temi da rabbrividire! oggi che tutto è elettrico e che ad un tavolino non posano il cellulare nemmeno per un secondo…. bho noi viviamo in una zona bella verde di campagna, io ho quarant’anni e sono “la generazione di mezzo” a cavallo tra la generazione X ed i “millennials” quello che è nato ed ha passato l’infanzia nel vecchio mondo analogico per poi avere la gioventù nell’era digitale, non sono un nativo digitale perché ho conosciuto le cabine telefoniche ma già dalle superiori ho preso dimestichezza con la nuova era…. Mio fratello ha 22 anni, molto meno di me… un nativo digitale…. Un figlio maggiorenne…. Una seconda figlia di 7 anni…. Bho in loro davvero non vedo nulla che mi faccia apprezzare un ritorno alle cose semplici…. Cerchi di portarli ovunque, fargli apprezzare natura e quant’altro…. Ma il loro mondo è veloce ed è “consumistico” all’ennesima potenza, con leggi e mode dettate da influencer e youtuber che se non segui sei emarginato, che se non hai quel marchio li addosso sei sfigato, tutta roba di multinazionali che per essere prodotta impiega solo plastica ed aziende in paesi orientali…. poi arriva lei vestita “come mia nonna” con le belle trecce e non le si può dare torto…. Ha ragione lei e ripeto abbiamo sbagliato noi verso i nostri figli, perché l’errore è sempre dei grandi e non dei giovani… ma lei ha visto i suoi coetanei ed è sicura che questi possano fare una rivoluzione “verde”? Che l’unica cosa che vogliono è l’iPhone nuovo e la tutta dell’adidas??  Lei brava e giusta per carità…. però sembra davvero tanto manovrata ora

...

L’errore non è nella tecnologia ma dell’uso che ne fanno.
Il più grande errore sono i social, nati per uno scopo e diventati manipolatori del cervello umano, almeno per molti.
I miei figli stanno nel mezzo ma solo perché sono degli anni 80.
Quando uscirono queste ‘invenzioni’ ho capito presto che sarebbero diventati un universo di pettegolezzi

Esatto… sono dell’81 quindi credo coetaneo dei tuoi figli…. Noi abbiamo visto il prima ed il dopo ed abbiamo un metro di giudizio… come voi…. Per loro invece il mondo è tutto lì e si affermò anche io che non è la tecnologia in se ma come dicevo sopra come è fruttata da loro!

Ritornando a Greta, mi sembra proprio una candidata a miss mondo che sa dire soltanto 'Sono contro la guerra, contro la fame del mondo, contro l'inquinamento, contro...'. Anche i miei due appendicoli sono contro la guerra, contro la fame del mondo, contro l'inquinamento, contro.., chi mai può essere per la guerra, per la fame e per l'inquinamento? Il problema è come fermare le guerre, come aiutare chi soffre la fame, come limitare l'inquinamento, cioè come risolvere materialmente questi problemi, con quali mezzi e con quali provvedimenti. I media le danno spazio perché fa notizia, come i no vax hanno una visibilità mediatica più che i si vax, eppure sono una limitata percentuale. I politici devono far finta di prestarle attenzione per curare quella parte del proprio elettorato che vive in un mondo di ideali.

Basta con le centrali a carbone, le centrali termiche: e come potremmo produrre energia elettrica? Quando arriviamo a casa vogliamo che premendo un interruttore si accenda la lampadina, ma in quel momento da qualche parte qualcosa deve produrre quella energia, in quell'esatto istante. Solare, eolico? E se piove o non c'è vento? Infatti produciamo (e paghiamo) due volte l'energia che ci serve, perché comunque le centrali devono essere in funzione anche quando c'è sole e vento; circa quasi un terzo del costo della bolletta elettrica deriva proprio da questa contraddizione. Ma guai a dirlo! Non abbiamo voluto il nucleare, compriamo energia elettrica (in potenza e non in GWh) all'estero prodotta da centrali nucleari. 

Giovanni

In risposta al messaggio di sergiozh del 30/09/2021 alle 21:57:17

Draghi non e' un politico. fa il primo ministro ma non e' un politico.

No, non lo è ma ora è prestato alla politica e come tale si deve comportare.

Greta è lo strumento ultimo di una macchina mediatica che fa soldi a palate. Dietro di lei c'è un codazzo di gente che lavora per tenere in piedi tutto quanto, analisti, psicologi, trainer, ecc ecc.
Sicuramente il clima ha bisogno di attenzioni ma la strada sarà lunga e complessa, soprattutto per i paesi con industria pesante come il nostro.
Cambieranno le nostre abitudini ma dovremo scendere anche a compromessi che fino ad ora non pensavamo di mettere sul piatto della bilancia .

Serviranno politici seri e lungimiranti e soprattutto una consapevolezza da parte nostra che fino ad ora non abbiamo dimostrato.
 

In risposta al messaggio di Giovanni del 01/10/2021 alle 08:37:49

Ritornando a Greta, mi sembra proprio una candidata a miss mondo che sa dire soltanto 'Sono contro la guerra, contro la fame del mondo, contro l'inquinamento, contro...'. Anche i miei due appendicoli sono contro la guerra, contro

la fame del mondo, contro l'inquinamento, contro.., chi mai può essere per la guerra, per la fame e per l'inquinamento? Il problema è come fermare le guerre, come aiutare chi soffre la fame, come limitare l'inquinamento, cioè come risolvere materialmente questi problemi, con quali mezzi e con quali provvedimenti. I media le danno spazio perché fa notizia, come i no vax hanno una visibilità mediatica più che i si vax, eppure sono una limitata percentuale. I politici devono far finta di prestarle attenzione per curare quella parte del proprio elettorato che vive in un mondo di ideali. Basta con le centrali a carbone, le centrali termiche: e come potremmo produrre energia elettrica? Quando arriviamo a casa vogliamo che premendo un interruttore si accenda la lampadina, ma in quel momento da qualche parte qualcosa deve produrre quella energia, in quell'esatto istante. Solare, eolico? E se piove o non c'è vento? Infatti produciamo (e paghiamo) due volte l'energia che ci serve, perché comunque le centrali devono essere in funzione anche quando c'è sole e vento; circa quasi un terzo del costo della bolletta elettrica deriva proprio da questa contraddizione. Ma guai a dirlo! Non abbiamo voluto il nucleare, compriamo energia elettrica (in potenza e non in GWh) all'estero prodotta da centrali nucleari.  Giovanni

...

Già, dobbiamo produrre energia pulita.
Quindi no alle centrali a carbone e pure a quelle a gas.
No alle centrali nucleari.
Le pale eoliche deturpano l'ambiente, molti sono contrari.
Il fotovoltaico produce solo di giorno e poco quando è nuvoloso.
L'idroelettrico è già sfruttato al 100%. Anzi, no, si potrebbe costruire ancora qualche diga ma la popolazione locale (e non solo) è contraria per molti, validi, motivi.
Cosa rimane?
Per me rimane che si dovrebbe ridurre la richiesta di energia, cioè fare noi qualche sacrificio.
Chi è disponibile a farlo?
@Davide: concordo con te su molti punti. Giorni fa ero a Chioggia e osservavo la gente passare sulla ciclabile. Tutti (TUTTI) i ragazzi con la bici a pedalata assistita; si salvava solo qualche diversamente giovane oltre la sessantina. Pedalata assistita in una cittadina che le salite le vede da molto lontano? Ciliegina sulla torta: chi non aveva la bici elettrica, aveva il...monopattino (rigorosamente elettrico).

In risposta al messaggio di Antopat del 01/10/2021 alle 09:14:04

Già, dobbiamo produrre energia pulita. Quindi no alle centrali a carbone e pure a quelle a gas. No alle centrali nucleari. Le pale eoliche deturpano l'ambiente, molti sono contrari. Il fotovoltaico produce solo di giorno

e poco quando è nuvoloso. L'idroelettrico è già sfruttato al 100%. Anzi, no, si potrebbe costruire ancora qualche diga ma la popolazione locale (e non solo) è contraria per molti, validi, motivi. Cosa rimane? Per me rimane che si dovrebbe ridurre la richiesta di energia, cioè fare noi qualche sacrificio. Chi è disponibile a farlo? @Davide: concordo con te su molti punti. Giorni fa ero a Chioggia e osservavo la gente passare sulla ciclabile. Tutti (TUTTI) i ragazzi con la bici a pedalata assistita; si salvava solo qualche diversamente giovane oltre la sessantina. Pedalata assistita in una cittadina che le salite le vede da molto lontano? Ciliegina sulla torta: chi non aveva la bici elettrica, aveva il...monopattino (rigorosamente elettrico).

...

Mia figlia di 7 anni vedendo nei campeggi i monopattini elettrici mi ha detto che per natale vuole scriverlo nella letterina….. amore di papà, le ho detto, ne hai ancora da pedalare…. Sai che i filetti al polo nord fanno solo giochini non elettrici 

In risposta al messaggio di Antopat del 01/10/2021 alle 09:14:04

Già, dobbiamo produrre energia pulita. Quindi no alle centrali a carbone e pure a quelle a gas. No alle centrali nucleari. Le pale eoliche deturpano l'ambiente, molti sono contrari. Il fotovoltaico produce solo di giorno

e poco quando è nuvoloso. L'idroelettrico è già sfruttato al 100%. Anzi, no, si potrebbe costruire ancora qualche diga ma la popolazione locale (e non solo) è contraria per molti, validi, motivi. Cosa rimane? Per me rimane che si dovrebbe ridurre la richiesta di energia, cioè fare noi qualche sacrificio. Chi è disponibile a farlo? @Davide: concordo con te su molti punti. Giorni fa ero a Chioggia e osservavo la gente passare sulla ciclabile. Tutti (TUTTI) i ragazzi con la bici a pedalata assistita; si salvava solo qualche diversamente giovane oltre la sessantina. Pedalata assistita in una cittadina che le salite le vede da molto lontano? Ciliegina sulla torta: chi non aveva la bici elettrica, aveva il...monopattino (rigorosamente elettrico).

...

Nella prima parte concordo su tutto.
Il discorso sacrifici è complesso perchè ci sono nazioni che li possono fare senza grandi problemi ed altre che non se lo possono permettere e se lo fanno il costo sociale potrebbe essere pesante da sostenere.
Risparmiare energia si può e si deve fare.
Ma pensare a nazioni "green" come Danimarca e Svezia, paesi praticamente disabitatit e senza industria  e credere di importare il loro modello in nazioni con industria pesante e densamente popolati come Italia, Francia, Germania ecc è demagogia pura.
Non potremo mai raggiungere quegli standard semplicemente perchè non ce lo possiamo permettere.
Si possono fare tutti i giri di parole che si vuole, i politici si arrampicano sugli specchi con promesse che sanno di non poter mantenere, ma la realtà delle cose è questa.

Fatevi un giro sul sito di Terna e guardate i dati, non solo della rete italiana ... 

La decarbonizzazione in Italia è già partita, cosi come in Germania, ma non passando dal carbone al fotovoltaico o eolico, ma dal carbone al gas con previsione di integrare il gas con idrogeno.
Questo almeno per il fabbisogno giornaliero, il cosidetto "base load". 
Già oggi con una centrale a gas a ciclo combinato rispetto al ciclo aperto si passa da un rendimento del 40% a quasi il 63%, senza aumento di emissioni, al termine del ciclo combinato si potrebbe usare l'acqua di recupero per il teleriscaldamento, cosa  che in alcune città già esiste.

Poi ci sono i progetti ecosostenibili, che integrano, supportano, compensano, ma non sono l'elemento fondamentale per il "base load" per un paese industrializzato.

Questa è la realtà. Bella o brutta che sia e bisogna accettarla.

da quando è partita la decarbonizzazione, io sono rimasto che prima dall'eolico e fototovoltaico c'erano 12 centrali a carbone funzionanti, ora ci sono 12 centrali a carbone funzionanti

In risposta al messaggio di camperos del 01/10/2021 alle 13:45:05

da quando è partita la decarbonizzazione, io sono rimasto che prima dall'eolico e fototovoltaico c'erano 12 centrali a carbone funzionanti, ora ci sono 12 centrali a carbone funzionanti

Certo, fino a quando le nuove non sono pronte per entrare in servizio si tende a mantenere il più possbile quelle esistenti.
Solo nel caso di conversione da carbone a gas (ad esempio Porto Marghera Levante) si ferma l'impianto esistente (e non tuttu i gruppi contemporaneamente), e si compensa con ciò che si ha o nei casi peggiori si compra energia all'estero.

https://www.edison.it/it/accord...

Forse ti sfugge che realizzare ex novo una centrale ci vogliono mediamente 4 anni ... un revamping di un impianto esistente da 1.5 a 3 anni a seconda dell'entità degli interventi...
Nel caso di impianti nuiovi una delle prime opere da fare dopo aver avuto la concessione sono le strade per il cantiere... ad esempio. Sembra banale ma è cosi ... km di strade adatte a sopportare carichi di anche 500 tonnellate .
Sono cantieri enormi con centinaia di persone che lavorano contemporaneamente con dozzine di ditte diverse.

No non sta funzionando così, l'eolico fotovoltaico hanno rimpiazzato le centrali a carbone però c'è una cosa strana nel loro cervello ammettiamo che le centrali a carbone sopperiscono 10% del fabbisogno, Io faccio il 20% di eolico-fotovoltaico però non spengo le centrali a carbone perché comunque mi manca un 10% allora faccio un 30% di eolico e fotovoltaico però le centrali a carbone non le spengo perché comunque mancherebbe il loro 10% a memoria c'era qualcosa col coniglio la tartaruga non mi ricordo bene
hai capito ?  C'è sotto qualcosa che non sappiamo né io né te ma sarà sicuramente di soldi
La conversione in gas che è costosissima ci serve solo a farci pagare a noi cittadini e in più dei multoni dall'Europa che pagheremo noi cittadini non chi sbaglia

per me questo puntare sui comportamenti singoli è fumo negli occhi...
davvero si può pensare di rallentare il surriscaldamento globale o ridurre l'inquinamento che coinvolge ogni ambiente della terra, smettendo di comprare bottiglie di plastica o spegnendo gli interruttori ? non sto dicendo di non farlo, io ho iniziato a rompere a tutti per il riciclo e il non spreco da ragazzina e sicuramente faccio il mio, ma più per una questione morale direi.
il grosso dell'inquinamento viene dall'industria e da trasporto di merci, non dai comportamenti singoli. con il lockdown è migliorata l'aria dentro le città, ma nulla più. 
a me molto sembra solo pubblicità per continuare a comprare e consumare spostandosi sul green, non cambia la logica di fondo, purché si consumi...
certo ognuno di noi dovrebbe imparare ad inquinare e consumare meno, ma per cambiare i processi di produzione servono scelte collettive, politiche. 

In risposta al messaggio di fafilania del 02/10/2021 alle 08:58:02

per me questo puntare sui comportamenti singoli è fumo negli occhi... davvero si può pensare di rallentare il surriscaldamento globale o ridurre l'inquinamento che coinvolge ogni ambiente della terra, smettendo di comprare

bottiglie di plastica o spegnendo gli interruttori ? non sto dicendo di non farlo, io ho iniziato a rompere a tutti per il riciclo e il non spreco da ragazzina e sicuramente faccio il mio, ma più per una questione morale direi. il grosso dell'inquinamento viene dall'industria e da trasporto di merci, non dai comportamenti singoli. con il lockdown è migliorata l'aria dentro le città, ma nulla più.  a me molto sembra solo pubblicità per continuare a comprare e consumare spostandosi sul green, non cambia la logica di fondo, purché si consumi... certo ognuno di noi dovrebbe imparare ad inquinare e consumare meno, ma per cambiare i processi di produzione servono scelte collettive, politiche. 

...

Viaggiando parecchio in Cina per lavoro… sopratutto nelle zone più industriali che dire…. Fare 15 giorni senza vedere il sole perché sopra la città c’è una coltre marrone di “nubi” omni presente ti fa davvero impressione e paura

poi tutto aiuta, nel nostro piccolo su miliardi di persone i gesti del quotidiano aiutano e di sicuro se piano piano si iniziano a fare scelte più lungimiranti ogni giorno anche tante industri di conseguenza dovranno adattarsi. Ma le cose devono partire dall’alto e su larga scala. Diciamo che le bottiglie di acqua sono la morte del pianeta? Ok basta si dice che dal 2023 dovranno sparire completamente, solo vetro e comuni che hanno un anno di tempo per installare le macchinette per la distribuzione. Da questo punto di vista sono per la “dittatura”: se vanno fatte scelte radicali per contribuire si fanno e basta. 
detersivi solo concentrati e con distributore automatico nel supermercato ? La Conad ci aveva provato ma qui è miseramente fallito… ok dal 023 vietato vendere liquidi in plastica, solo distributori nei supermercati o le “sfere” o la polvere in fusti di cartone…. Ma una politica forte che invece di sperperare dia poi i giusti incentivi per il riconcertimento delle aziende e dei posti di lavoro che gravitano dietro al settore che si va ad abolire

In risposta al messaggio di camperos del 01/10/2021 alle 20:48:24

No non sta funzionando così, l'eolico fotovoltaico hanno rimpiazzato le centrali a carbone però c'è una cosa strana nel loro cervello ammettiamo che le centrali a carbone sopperiscono 10% del fabbisogno, Io faccio il 20%

di eolico-fotovoltaico però non spengo le centrali a carbone perché comunque mi manca un 10% allora faccio un 30% di eolico e fotovoltaico però le centrali a carbone non le spengo perché comunque mancherebbe il loro 10% a memoria c'era qualcosa col coniglio la tartaruga non mi ricordo bene hai capito ?  C'è sotto qualcosa che non sappiamo né io né te ma sarà sicuramente di soldi La conversione in gas che è costosissima ci serve solo a farci pagare a noi cittadini e in più dei multoni dall'Europa che pagheremo noi cittadini non chi sbaglia

...

Hai scritto: 
No non sta funzionando così, l'eolico fotovoltaico hanno rimpiazzato le centrali a carbone però c'è una cosa strana nel loro cervello ammettiamo che le centrali a carbone sopperiscono 10% del fabbisogno, Io faccio il 20% di eolico-fotovoltaico però non spengo le centrali a carbone perché comunque mi manca un 10% allora faccio un 30% di eolico e fotovoltaico però le centrali a carbone non le spengo perché comunque mancherebbe il loro 10% a memoria c'era qualcosa col coniglio la tartaruga non mi ricordo bene
hai capito ?  C'è sotto qualcosa che non sappiamo né io né te ma sarà sicuramente di soldi

Non è questione di soldi; tu non sai quanto spendono i produttori di energia elettrica tramite centrali convenzionali (gas, carboni, idrocarburi) per rispettare le norme antiinquinamento. Quelle centrali che, secondo te, dovrebbero essere spente e sostituite dalla produzione tramite fotovoltaico ed eolico non funziona. Son anni che ripeto che una centrale, per andare in rete (produrre energia elettrica da immettere nella rete) abbisogna, a seconda della potenza, anche di più d'un giorno. Se domani il vento dovesse calmarsi o il sole oscurarsi, quella centrale già da oggi, se non da ieri, dovrebbe essere in funzione. Ecco perché paghiamo due volte l'energia c.d. alternativa: una volta al suo produttore ed una volta alla relativa centrale tradizionale che deve essere pronta per sopperire i momenti improduttivi per mancanza di vento o di sole.

Le fonti alternative attuali (eolico e fotovoltaico) sono lucciole per lanterne: non essendo affidabili nel tempo perché soggette alle condizioni atmosferiche, al pari devono restare egualmente accese le centrali tradizionali per eguale potenza. E comprando all'estero potenza elettrica (GW e non GWh) paghiamo agli esportatori esteri anche quello che si produce col sole e col vento perché loro, la centrale nucleare devono tenerla accesa per metterci a disposizione quella potenza impegnata che da noi ci sia il sole, il vento o piova a dirotto.

Giovanni