Inserito il 30/08/2007 alle: 14:39:27
A tal proposito, Report della stagione scorsa:
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MILENA GABANELLI IN STUDIO
Sembra che fare due cose insieme e cioè dare la giusta garanzia al dipendente e tutelare l’interesse collettivo, per noi sia impossibile. La legge prevede che l’assenteista possa essere licenziato per scarso rendimento, ma le scappatoie i cavilli e la scarsa volontà di liberarsi delle mele marce, permettono a queste persone di stare al loro posto, con aggravio di lavoro per i colleghi e danno alla formazione degli studenti che saltano le lezioni e hanno pessimi modelli. Allora usciamo dal nostro cortile e vediamo come funziona quello che è considerato invece un modello di efficienza e trasparenza.
DONNA INGLESE
Londra. Sede del General Teaching Council. L’organo inglese che decide le sanzioni disciplinari per gli insegnanti. La più severa è l’espulsione dalla categoria. Senza paura di violare la privacy ecco i nomi e cognomi degli insegnanti. E nel dettaglio quali condotte hanno portato alla sanzione. Anche se si tratta del peggiore dei delitti. Il diritto alla privacy viene dopo il diritto della comunità di sapere. Non a caso i primi ad avere le pagelle e i voti non sono gli studenti, bensì gli insegnanti e i presidi. A dare le pagelle è l’Ofted, il temuto organismo governativo che da 15 anni ispeziona le scuole britanniche inserendo poi i rapporti dettagliati nel sito internet. La trasparenza è un obbligo di legge.
SABRINA GIANNINI
Lei per iscrivere suo figlio ha per caso guardato i rapporti dell’Ofsted?
DONNA INGLESE
Sì,
SABRINA GIANNINI
Davvero?
DONNA INGLESE
Sì l’ho fatto, vai sul loro sito e trovi la scuola, controlli tutti le valutazioni dell’Ofsted …è quello che ho fatto, c’era una scuola più vicina casa nostra abbiamo scelto quella un po’ più lontana perché aveva i giudizi migliori.
TIM KEY - Ispettore OFSTED
Le nostre valutazioni si basano su una scala di quattro gradini. Il giudizio può andare da eccezionale, a buono a soddisfacente fino a inadeguato.
NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
Ci hanno avvertiti il venerdì e sono venuti a scuola il mercoledì quindi cinque giorni prima. Volevo che tutto fosse perfetto quindi mi sono fatta prendere dall’ansia, sono venuta a lavorare nel weekend per essere sicura che le cose fossero tutte al loro posto.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
La scuola superiore alla periferia di Londra dove Naomi Winson insegna è stata catalogata tra quelle eccellenti, gli ispettori hanno osservato i professori mentre insegnavano valutato il loro lavoro attraverso il livello di preparazione degli studenti, spulciato i compiti in classe, verificato se erano al passo con la programmazione nazionale, hanno intervistato allievi e genitori. Cosa sarebbe successo se fosse andata male?
TIM KEY - Ispettore OFSTED
Non accade spesso, ma nel numero di pochi casi all’anno che potrebbero esser 20 scuole in un sistema dove abbiamo 20 mila scuole. Per questo piccolo numero di scuole dovremmo raccomandare la chiusura di quelle suole.
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
Va da sé che presidi e professori di quei 20 istituti scolastici si sono dovuti trovare un nuovo impiego… in un'altra scuola. Se sono stati fortunati. In Gran Bretagna il mercato è flessibile e quindi più meritocratico. A differenza dell’Italia i dirigenti scolastici assumono direttamente i docenti. E come li assumono li possono anche licenziare.
KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Sì, selezioniamo il nostro staff, scriviamo un annuncio e lo pubblichiamo nella stampa, quindi aspettiamo di ricevere le candidature. Quando abbiamo la lista facciamo i colloqui e scegliamo. Ogni insegnante ha almeno tre osservazioni ogni anno, possono essere anche di più, anche cinque o sei.
NAOMI WINSON –Docente William Morris Academy
Penso proprio che il preside possa anche licenziare ma non è mai capitato quando c’ero io.
KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Qui? in sei anni abbiamo avuto un caso.
SABRINA GIANNINI
In Italia un dirigente scolastico non può licenziare.
KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Non può farlo? Per noi sarebbe davvero strano perché noi siamo responsabili per la qualità e l’esperienza scolastica degli studenti. Ragazzi so che vi state divertendo molto, adesso dovete salvare l’esercizio! Per piacere!
SABRINA GIANNINI FUORI CAMPO
È un sistema, quello inglese, dove non vale la pena tenere un docente incapace o fannullone. ci rimettono tutti, il dirigente più degli altri. Ho sentito che un vicepreside si è tolto la vita dopo un’ispezione dell’ Ofsted.
KEVIN GILMARTIN – Vicepreside William Morris Academy
Si credo di ricordare il caso, sì mi sembra di ricordare.
SABRINA GIANNINI
Abbiamo letto che ci sono stati dei suicidi dopo le vostre ispezioni?
TIM KEY - Ispettore OFSTED
Sono circostanze sicuramente…ma non farò alcun commento su questo.
MILENA GABANELLI IN STUDIO
Per gli inglesi non esiste mediazione: i diritti del cittadino vengono prima di tutto. E’ un sistema esattamente opposto al nostro, dove invece sembra che tutto sia architettato per e affievolire quindi allontanare le sanzioni. Siccome è per contrasti che ci si studia si può trovare la via di mezzo. C’è una proposta di legge scaturita proprio dalle questioni poste da Ichino che prevede per tutta la pubblica amministrazione un organo di valutazione esterno che controllerà il rendimento e la soddisfazione dell’utente, premi per chi fa , sanzioni a chi non fa, mobilità al personale in esubero. Il dirigente avrà meno ostacoli per effettuare un licenziamento, ma dovrà produrre risultati altrimenti gli verrà tagliato lo stipendio del 30%. Secondo la ragioneria dello stato, il comparto con il maggior numero di giornate di assenza per malattia, Il dato è l’ ultimo disponibile, e si riferisce al 2004, è la Presidenza del Consiglio, con una media di 1 mese di malattia all’anno. Con un esempio così pensate un po’ a un vigile.. che sta molto in piedi, sempre nel traffico, è un mestiere usurante e, a Napoli lo è di più: 640 vigili hanno problemi e quindi non dirigono il traffico ma percepiscono l’indennità disagio, secondo alcuni di loro è proprio l’appartenenza alla categoria che costituisce di per sé un disagio...