In risposta al messaggio di il tornitore del 14/03/2024 alle 14:52:50Corretto! Aggiungo che il bilanciamento passivo del BMS JBD nel mio caso è più che sufficiente per tenere le celle più che allineate nell'ordine dei centesimi di V.. ma questo dipende molto dalla qualità e dall' appartenenza delle celle allo stesso lotto di produzione.. in pratica se si acquista buone celle di grado A si gestisce tutto con il passivo del BMS, se si compra celle "riciclate" (ad es ex 100Ah testate ed etichettate come 80 Ah) diventerà vitale un bilanciamento attivo.. nelle applicazioni di trazione le celle sono veramente molto stressate con alte correnti di scarica e carica ripetute in cicli veloci (accelerazione e frenata rigenerativa) e quindi un bilanciamento attivo e necessario a prescindere dalla qualità delle celle..
Il bilanciamento attivo è sempre la soluzione consigliata rispetto a quello passivo. Solitamente si usa bilanciare nella fase superiore ovvero quasi a termine carica (SOC >95%) così da avere quasi lo stesso SOC a caricacompleta; viceversa succede con il bilanciamento nella fase inferiore (scarica). La corrente di bilanciamento dipende da diversi fattori: sbilanciamento celle, capacità del pacco batteria, utilizzo dell'accumulo, tempo a disposizione per il bilanciamento celle, C-rate di carica. Sicuramente va bene mettere un bilanciatore attivo, ma bisogna vedere la corrente di bilanciamento. La soluzione a condensatori, spero multipla, è quella più comune... Poi vi è quella a trasformatore, induttore o con circuiti di potenza. Personalmente adotterei una soluzione a condensatori multipla o a trasformatore (ce ne sono su amz..); il bilanciamento non è sempre necessario se il delta di tensione tra celle è entro i 10 mV. Esempio sulle BEV, che sia tecnologia NMC o LFP, il bilanciamento di tipo attivo viene fatto in carica (nel caso della mia BEV con SOC da cdb >99%, reale del 94%) e la potenza di carica viene limitata man mano. La durata dipende da fattori detti sopra, alcune volte impiega 15 minuti altre volte anche 2 ore (dopo alcune cariche fast e senza aver fatto da giorni bilanciamenti) però se la corrente di bilanciamento fosse bassa ci vorrebbe molto più tempo. Per dire sulla mia BEV ora il delta max completamente carica è di 24 mV mentre quando quasi è scarica è circa 6-8 mV. Per il BMS parlano bene del JK-B2A8S20P (modello da 200 A, comprende anche bilanciamento attivo da 1 o 2 A e in caso di necessità prevede la gestione del riscaldamento del pacco batteria con resistenze ausiliarie a parte da 100-200W).
In risposta al messaggio di SimoneG del 14/03/2024 alle 23:55:10Una domanda: da quanti Ah è ogni singola cella che compone il pacco batterie che hai postato?
Corretto! Aggiungo che il bilanciamento passivo del BMS JBD nel mio caso è più che sufficiente per tenere le celle più che allineate nell'ordine dei centesimi di V.. ma questo dipende molto dalla qualità e dall' appartenenzadelle celle allo stesso lotto di produzione.. in pratica se si acquista buone celle di grado A si gestisce tutto con il passivo del BMS, se si compra celle riciclate (ad es ex 100Ah testate ed etichettate come 80 Ah) diventerà vitale un bilanciamento attivo.. nelle applicazioni di trazione le celle sono veramente molto stressate con alte correnti di scarica e carica ripetute in cicli veloci (accelerazione e frenata rigenerativa) e quindi un bilanciamento attivo e necessario a prescindere dalla qualità delle celle..
In risposta al messaggio di Szopen del 15/03/2024 alle 21:39:2570ah ogniuna quindi 70*3 210ah complessivi..
Una domanda: da quanti Ah è ogni singola cella che compone il pacco batterie che hai postato? Ciro.
In risposta al messaggio di SimoneG del 16/03/2024 alle 00:09:37Perfetto, vedo comunque una configurazione con BMS 4S, uno per ogni gruppo di 3 celle, nel caso dovesse interrompersi un fusibile a caso, ti ritroveresti con una cella da 140Ah in serie a 3 celle da 210Ah.
70ah ogniuna quindi 70*3 210ah complessivi..