Malgrado Mario (ecostar) sia stato chiarissimo, ho la sensazione, sensazione, ripeto, che tu non legga cosa letteralmente Mario scrive ma leggi ciò che pensi Mario abbia scritto.
Comunque sia, io ho il bombolone gpl installato secondo le norme in materia, con la documentazione prescritta. Non esiste 'gpl' sic et semplicer, ma esiste una mistura di gas, generalmente propano e butano, che vanno a formare quello che brevemente chiamiamo 'gpl'. Il propano gassifica (da liquido diventa gas) fino a circa -40 gradi centigradi, il butano gassifica fino a circa -2 (non ricordo i gradi esatti, vado a palmi per semplificare). Quindi, se sei in un luogo con temperatura -10, il butano se ne resterà buono buono senza diventare gassoso, il propano funziona ancora. Quando la parte propano che compone il 'gpl' sarà finita, avrai solo butano nel serbatoio per cui niente gassificazione e niente cucina, riscaldamento, boiler.
Se acquisti il 'gpl' (sempre mistura di propano e butano) in inverno e preferibilmente in alta montagna, troverai una mistura ricca di propano, se lo fai al mare, in estate, sarà quasi tutto butano. Spero di averti chiarito come sta la questione 'gpl' e freddo e caldo.
Le bombole casalinghe seguono questa regola, stagione e località ma puoi trovare, se il venditore è onesto, anche bombole casalinghe caricate con una percentuale alta di propano. Ma siccome non si vede né si sente se c'è e quanto ce n'è di propano, ti devi fidare e sperare.
Personalmente, come ho detto, ho il bombolone e, nel vano originale, anche una bombola domestica della quale il venditore mi ha assicurato che è carica a propano, ma non è possibile verificare se mi ha detto la verità. Sta lì, pronta ad intervenire qualora il bombolone si bloccasse per il freddo; l'impianto di scambio tra bombolone e bombola consiste in una semplice valvola a tre vie per gas: girandola da una parte o dall'altra, attinge dal bombolone, dalla bombola e chiude l'impianto. Nel caso ho verificato la data di scadenza della revisione della bombola stampata sul collare e, prima della sua scadenza la utilizzerò comunque per sostituirla in tempo.
Un'ultima annotazione: non è detto che se io non capisco cosa qualcuno mi scrive la colpa sia solo di chi scrive: spesso la colpa è di chi legge. Non si dovrebbe mai dire: "non hai capito" ma, più umilmente, "forse non mi sono spiegato bene"; questo vale sia per chi scrive ma, ancor di più, per chi legge che sta godendo della pazienza che qualcuno, sconosciuto, disinteressatamente, ti offre il suo tempo e la sua competenza.
Giovanni
P.S.: scusa Mario la sovrapposizione ma ci ho messo un po' a scrivere dovendo correre dietro ai nipoti...
Modificato da Giovanni il 15/06/2013 alle 17:42:52