In risposta al messaggio di Laikone del 08/09/2018 alle 16:07:03Quindi niente fusibili tra le due o più batterie?
Qualcuno tempo fa chiedeva evidenza di ciò che affermo. Questa sarà la prima e ultima volta che riporto conferme di ciò che dico, perchè per quanto mi riguarda non combatto nessuna battaglia all'ultimo post, anche perchènon ho nessun interesse, ne personale, ne economico, e se si crede in ciò che dico bene, altrimenti amici come prima, come si suol dire dalle mie parti. Ognuno ha il proprio mezzo ed è LIBERO di fare come crede SEMPRE. A seguito lascio per chi avrà voglia di leggere fino in fondo, ciò che il leader mondiale costruttore di batterie afferma per il classico PARALLELO SECCO, ma anche tante altre informazioni in cui credo da sempre e non mi stancherò mai di ripetere. Attenzione, ho detto leader mondiale dei costruttori di batterie, non il camperista/forumista convinto, che come ben sappiamo ha sempre il camper più bello, che consuma meno, che non si rompe mai, e che costa pochissimo. Tanto vi dovevo, come sempre, cordialmente Laikone La banda Bassotti non è solo un fumetto...
In risposta al messaggio di Pascia2 del 08/09/2018 alle 16:28:12no, non è il parallelo a determinare questa necessità.
Quindi niente fusibili tra le due o più batterie?
In risposta al messaggio di Laikone del 08/09/2018 alle 18:32:11Supponiamo che una delle due batterie collegate in parallelo per diverse ragioni subisca il corto di uno o più elementi interni con una conseguente diminuzione delle proprie prestazioni.
no, non è il parallelo a determinare questa necessità.
In risposta al messaggio di ik6Amo del 09/09/2018 alle 08:09:59condivido quasi completamente il tuo scritto, tranne per la questione fusibili.
Il fusibile non è posto a proteggere le batterie, tantomeno gli eventuali scorrimenti di corrente fra i due accumulatori, in caso di guasto. Serve solo a proteggersi dal pericolo di incendio in caso di corto circuito.Gli schemi proposti, evidenziano quanto io ho sempre sostenuto: collegamenti di eguale resistenza fra le due batterie, in modo da equilibrare il più possibile i carichi e le correnti di carica. Come si nota, il positivo viene prelevato dal capo di una, il negativo dal capo dell'altra, in maniera da equilibrare le lunghezze. Anche per l'apposizione di fusibili è necessario porre attenzione; essi introducono una resistenza abbastanza elevata, che può squilibrare i carichi. In teoria andrebbero evitati; la pratica dei nostri mezzi, legata soprattutto alla sicurezza, ce ne impone l'uso. Al fine di equilibrare correttamente il carico, con questo tipo di collegamento, io porrei un fusibile sul positivo ed uno sul negativo. Naturalmente dovranno essere perfettamente eguali sia di tipologia che di capacità.
In risposta al messaggio di Laikone del 09/09/2018 alle 10:00:19Se è possibile porre le batterie vicinissime fra loro e collegate con un sistema che non permetta eventuali cortocircuiti, è sufficiente porre un solo fusibile.
condivido quasi completamente il tuo scritto, tranne per la questione fusibili. così pourparler, perchè ci siamo già capiti... Un buon installatore non permetterebbe l'installazione di una seconda batteria a 2-3 metril'una dall'altra, dove si creerebbe l'eventuale necessità di inserire un fusibile di protezione come si deve fare quando si collegano le utenze. Un buon installatore posiziona le batterie il più vicino possibile l'una all'altra, calibra BENE le lunghezze dei cavi, crimpa in modo impeccabile i capicorda (non li stagna) isola con termo restringente la zona di collegamento e inguaina i cavi all'interno di un corrugato che in aggiunta al naturale isolamento del cavo offre una protezione meccanica e da sfregamento resistentissima. I capicorda dei cavi vengono fissati alla batterie con dadi e bulloni autobloccanti o con rondella dentata, al fine di evitare l'allentamento del bullone/dado a causa delle vibrazioni. La seconda batteria, siccome è aggiuntiva e normalmente non si ha una predisposizione sul mezzo prevista dal costruttore, va inserita all'interno di un contenitore per batterie con coperchio idoneo al contenimento della batteria stessa (costa 15€). L'aggiunta di fusibili, dopo aver mantenuto tutte le cose fin qui scritte risulta superfluo, eliminando l'ulteriore rischio, mettendoli, di falsi contatti e crimpature mal fatte, oltre a generare ciò che giustamente dici una resistenza e uno squilibrio dannoso all'impianto stesso. Infine, non ho MAI VISTO su un camion ad esempio, dove le batterie sono sempre più di una, l'introduzione di fusibili a protezione per il corto circuito tra le batterie in serie o parallelo che siano.
In risposta al messaggio di Giovanni del 10/09/2018 alle 10:56:33Giovanni, magari il "tecnico" che ha redatto il documento sa benissimo che ci sono stazioni di energia con decine/centinaia di serie/parallelo, ma visto che quel documento è evidentemente per caravan/autocaravan (parla di pre-stazionamento-post) magari il suggerimento è assennato.
Non sono un esperto in materia ma vedo che la confusione regna sovrana, a partire dalle regole riportare nel documento allegato alla discussione di apertura: dovrebbero essere state redatte da persona competente ma ha utilizzatoun linguaggio non prettamente tecnico e con alcune affermazioni alquanto discutibili nella pratica. E' vero che sarebbe meglio parallelare due batterie con lo stesso stato di carica, ecc., ma, nella pratica, è come volere la botte piena e la moglie ubriaca; se la moglie non è ubriaca, berrà un po' dalla botte ed alla prima svinatura la moglie si ubriacherà completamente come la botte sarà riempita fino all'orlo. Poi, questo sedicente tecnico redattore, spacciandosi per esperto, consiglia pure di non fare serie/paralleli con più di quattro batterie dimostrando di non aver mai visto un gruppo UPS dove di batterie in serie/parallelo possono essere centinaia. Questo per il sedicente tecnico redattore. Fusibili: si continua con la leggenda metropolitana del fusibile per proteggere la batteria sana dalla batteria in cui avvenga il corto di un elemento. Non esiste un fusibile idoneo per questa circostanza perchè dovrebbe essere di una potenza tale che al primo carico interessante salterebbe. Adesso leggo anche di un fusibile sul negativo dimostrando di avere meno conoscenza specifica della materia di me. I fusibili, due, l'uno accanto ad ogni singolo polo positivo, hanno il compito di proteggere la linea tra i due poli positivi da eventuali contatti accidentali a massa: quella linea è contro-alimentata, quindi va protetta da entrambe le alimentazioni. Mettere il fusibile sul negativo non ha alcun senso. Ovviamente, se le batterie sono adiacenti, meglio farne a meno. Ma, come ho dichiarato, sono un ignorante in materia per cui, da qui in poi, cercherò di astenermi da ulteriori interventi sull'argomento onde evitare di essere coinvolto in qualche spiacevole evento. Giovanni
In risposta al messaggio di Hunter85 del 12/09/2018 alle 21:45:15Parere personale, un cavo da 10 mmq sarà magari adeguato per le tue esigenze correnti, però per non dover rifare l'impianto e le crimpature ogni volta che decidi di cambiare qualcosa, io avrei speso un 5€ in più e avrei preso il cavo da 16 mmq (minimi).
Alvaro allora ho preso 10 metri di cavo da 10 mmq..le batteria la compro domattina. Devo scegliere tra un agm da 80 ah da Leroy Merlin 190 euro, oppure al supermercato una avviamento 95 ah da 95 euro o la bosh s4 da 95aha 169 euro (tra l'altro perché la bosh costa il doppio della altra ? È forse a scarica lenta e non da avviamento?). Ti ripeto che energia ne ho già a sufficienza col pannello da 300w e la mia agm da 100a.. l obiettivo è solo quello di scaricare la mia giornalmente di 15/i20% invece che del 30/40% come accade ora. Nella speranza di aumentarne la vita visto che ci viviamo in camper... Cosa mi consigli contando che la priorità è risparmiare? Grazie