https://www.youtube.com/watch?v...
Per la compressione delle celle ho preso 2 piastre da 8mm in alluminio con dei tiranti creati con una barra filettata. Le bms più valide (in rapporto al prezzo e alle caratteristiche dichiarate) sono le JBD anche se sto avendo problemi con la mia (si blocca in fase di carica) il costruttore di bms storico Cinese si chiamaDongguan Best Way Technology Co., Ltd.
ma non le ho testate. Per quanto riguarda le Daly o le Heyo, non mi piacciono per 2 motivi 1) hanno la capacità di carica inferiore del 50% rispetto alla scarica 2) è stato più volte testato da un famoso youtuber americano esperto in lifepo4 (Will) che il sensore di temperatura bassa non scollega la carica. Per le pre assemblate, non le comprerei mai proprio perchè non so che componenti ci sono e come sono state assemblate. SalutiIn risposta al messaggio di enzov1100 del 05/03/2021 alle 22:33:58Penso di aver risolto il problema della svraccarica settando su 13,9 volt.
Ritengo ora di aver accumulato ahaha, una discreta esperienza nelle batterie di vario tipo. Ho sostituito le batterie dei muletti dopo 14 e 17 anni, sempre ben controllate, livelli e carica. Ho recuperato una batteria motoscesa a 6V, una auto a 7V, ma solo perchè non hanno avuto tempo di solfatarsi troppo, fino a diventare irrecuperabili, se recenti e riprese prima di un mese, tornano al 100%; normalmente, auto e moto, mi durano 5/7 anni, salvo che salti un elemento. Ho recuperato due su tre delle batterie LiFepo4 andate, dopo che si sono gonfiate, causa sottovoltaggio e sovravoltaggio causato quindi non da Epever ma da malfunzionamento dei BMS. Oggi ho desistito, dopo una settimana di tentativi, dal ricuperare, emh...per la seconda volta...due 100Ah del transpallet, quasi nuove, un anno o poco più, scese ach'esse a 7/8V ma li rimaste per 3/5 mesi; sono quasi tentato di lasciarle li, per zavorra e metterci sopra due LiFepo4 economiche da Ali. Non ho avuto esperienza diretta delle costose preassemblate o delle gialle, ma ho seguito le esperienze di chi le ha, qui su COL, riportate. Le bici elettriche che ho, hanno sempre litio, ottima esperienza anche se si usano poco, come mi è capitato sulle moto storiche dove le ho installate e che uso poco. Non dico quindi di avere scoperto qualcosa di nuovo, ma ho sperimentato direttamente, o quasi, tramite qualcuno di voi, il comportamento di queste diverse tecnologie e posso tentare di farne un riassunto. Il problema più grosso delle PB è l'autoscarica, o quella bassa delle centraline che restano attive, bisogna quindi tenerle sempre sotto controllo; pesano molto, bene per i muletti, male per gli altri mezzi, in particolar modo per i camper, improponibili per le bici. Le Litio in generale si possono anche quasi dimenticare, autoscarica bassissima (bici e moto storiche senza centralina), ma se utilizzate devono essere ben controllate da ottimi BMS; mal sopportano l'undervoltage ma ancora di più l'uppervoltage. Quest'ultimo non è così improbabile come si potrebbe pensare, a differenza delle PB dove questo problema è inesistente ed infatti una sovratensione non si può verificare mai, perchè quando arrivano al loro limite (carica e tensione) dissipano in calore l'eccesso di corrente che gli arriva e si autobilanciano; nel caso invece delle Litio succede che l'eccessiva tensione (ma della singola cella), può essere facilmente causato da uno sbilanciamento tra le celle stesse (confermo quindi, come qualcuno qui mi aveva detto, che il principio dei vasi comunicanti nelle batterie non esiste). Se le celle, costose o economiche che siano, hanno una leggera differenza di resistenza interna, pur caricate con tensione (totale della serie, che siano 4 o 16), anche ben controllata, possono arrivare ad una differenza tale da arrivare al sovravoltaggio di una o più celle, gonfiandole e rendendole malfunzionanti. Se la cella si gonfia non funziona più correttamente, scarica male e probabilmente si ricarica in modo tale da incrementarne il rigonfiamento, circolo vizioso per cui finisce per spanciarsi, fenomeno che penso possa acutizzarsi a basse o troppo alte temperature; se riportate nelle dimensioni rimprendono a funzionare correttamente. Cosa bisogna fare per evitare questo? Inserire le celle, specie quelle con involucro leggero, in un case di buona resistenza meccanica che ne impedisca già il primo piccolo rigonfiamento e tenerle ben bilanciate da un ottimo ed abbastanza potente equilibratore, meglio se attivo. Ora penserò se metterle anche nel transpallet, ci dormo su...non prima di aver dedotto che se i carica batterie delle Litio caricassero singolarmente ogni cella separatamente, non si avrebbero tutti questi pensieri.
In risposta al messaggio di globo1967 del 06/03/2021 alle 01:10:49Dopo la mia eL'unica cosperienza con batterie da assemblare proverei volentieri una già pronta, mi attira la Liontron.
salve, ho letto tutti i post e relative risposte, sto assemblando pure io una batteria lifepo4 12v 272ah per il camper, coadiuvata da un inverter ibrido toroidale con mppt integrato da 60A e caricabatterie regolabile perle lifepo4. Ho visto che la conoscenza di batterie economiche cinesi si basa solo su quelle senza marca di cui avete postato i link, dimenticandovi che esistono batterie di marca validissime quali le Lishen e le Eve, vi allego un video test delle Lishen Per la compressione delle celle ho preso 2 piastre da 8mm in alluminio con dei tiranti creati con una barra filettata. Le bms più valide (in rapporto al prezzo e alle caratteristiche dichiarate) sono le JBD anche se sto avendo problemi con la mia (si blocca in fase di carica) il costruttore di bms storico Cinese si chiama Dongguan Best Way Technology Co., Ltd. ma non le ho testate. Per quanto riguarda le Daly o le Heyo, non mi piacciono per 2 motivi 1) hanno la capacità di carica inferiore del 50% rispetto alla scarica 2) è stato più volte testato da un famoso youtuber americano esperto in lifepo4 (Will) che il sensore di temperatura bassa non scollega la carica. Per le pre assemblate, non le comprerei mai proprio perchè non so che componenti ci sono e come sono state assemblate. Saluti
In risposta al messaggio di globo1967 del 06/03/2021 alle 01:10:49Grazie per il tuo intervento ma se non metti i link di quello che hai acquistato non diventa utile ma resta una caccia al tesoro.
salve, ho letto tutti i post e relative risposte, sto assemblando pure io una batteria lifepo4 12v 272ah per il camper, coadiuvata da un inverter ibrido toroidale con mppt integrato da 60A e caricabatterie regolabile perle lifepo4. Ho visto che la conoscenza di batterie economiche cinesi si basa solo su quelle senza marca di cui avete postato i link, dimenticandovi che esistono batterie di marca validissime quali le Lishen e le Eve, vi allego un video test delle Lishen Per la compressione delle celle ho preso 2 piastre da 8mm in alluminio con dei tiranti creati con una barra filettata. Le bms più valide (in rapporto al prezzo e alle caratteristiche dichiarate) sono le JBD anche se sto avendo problemi con la mia (si blocca in fase di carica) il costruttore di bms storico Cinese si chiama Dongguan Best Way Technology Co., Ltd. ma non le ho testate. Per quanto riguarda le Daly o le Heyo, non mi piacciono per 2 motivi 1) hanno la capacità di carica inferiore del 50% rispetto alla scarica 2) è stato più volte testato da un famoso youtuber americano esperto in lifepo4 (Will) che il sensore di temperatura bassa non scollega la carica. Per le pre assemblate, non le comprerei mai proprio perchè non so che componenti ci sono e come sono state assemblate. Saluti
https://www.zipy.it/p/ali/heyo-...
sembra quello che ha postato recentemente qui qualcuno, linkato da Ali.https://maosheng.en.made-in-chi...
https://dgbwtech.en.alibaba.com...
In risposta al messaggio di Steu851 del 08/03/2021 alle 15:14:34Per mia esperienza è sufficiente, d'altronde le decine o centinaia di fogli in rame e litio nelle prismatiche sono disposti affacciati e tengono a volte a? respingersi; il lato corto lo è comunque abbastanza per non subire deformazioni, ma anche se ce ne fossero non allontanerebbero i fogli tra di loro impedendo il passaggio degli ioni.
Leggendo in giro ho realizzato che anche le giallone sarebbe meglio tenerle compresse, a questo punto sto rivalutando le blu di Aliexpress, in quanto riuscirei fa far entrare 200Ah dove con le Gialle entrerebbero solo 160Ah. Le piastre di rinforzo e compressione è sufficiente metterne ai due estremi del pacco? Ma alla fine che BMS conviene comprare?
In risposta al messaggio di enzov1100 del 05/03/2021 alle 22:33:58Quasi mai una LiFePo4 si gonfia per sovra o sotto voltaggio . Il rigonfiamento avviene per alterazione chimica interna che causa inevitabile ossidazione dell'anodo o catodo . Entrambe le condizioni di tensione sono dannose per la batteria , nel sotto-voltaggio ( oltre un limite di soglia ) avviene la decomposizione dell'anodo . Il reticolo salino o carbonioso non avrà più la possibilità di trattenere gli elettroni e gli ioni di litio di scambio . Nel caso del sovra voltaggio vi è la disgregazione del catodo e la batteria diventa instabile quanto pericolosa . L'ossidazione diventa notevole come la probabilità che la temperatura aumenti troppo durante la carica . Ricordo che la temperatura elevata è uno dei motivi per cui può avvenire la rottura del separatore , senza di questo anodo e catodo vanno in cortocircuito e l'effetto si può immaginare .
Ritengo ora di aver accumulato ahaha, una discreta esperienza nelle batterie di vario tipo. Ho sostituito le batterie dei muletti dopo 14 e 17 anni, sempre ben controllate, livelli e carica. Ho recuperato una batteria motoscesa a 6V, una auto a 7V, ma solo perchè non hanno avuto tempo di solfatarsi troppo, fino a diventare irrecuperabili, se recenti e riprese prima di un mese, tornano al 100%; normalmente, auto e moto, mi durano 5/7 anni, salvo che salti un elemento. Ho recuperato due su tre delle batterie LiFepo4 andate, dopo che si sono gonfiate, causa sottovoltaggio e sovravoltaggio causato quindi non da Epever ma da malfunzionamento dei BMS. Oggi ho desistito, dopo una settimana di tentativi, dal ricuperare, emh...per la seconda volta...due 100Ah del transpallet, quasi nuove, un anno o poco più, scese ach'esse a 7/8V ma li rimaste per 3/5 mesi; sono quasi tentato di lasciarle li, per zavorra e metterci sopra due LiFepo4 economiche da Ali. Non ho avuto esperienza diretta delle costose preassemblate o delle gialle, ma ho seguito le esperienze di chi le ha, qui su COL, riportate. Le bici elettriche che ho, hanno sempre litio, ottima esperienza anche se si usano poco, come mi è capitato sulle moto storiche dove le ho installate e che uso poco. Non dico quindi di avere scoperto qualcosa di nuovo, ma ho sperimentato direttamente, o quasi, tramite qualcuno di voi, il comportamento di queste diverse tecnologie e posso tentare di farne un riassunto. Il problema più grosso delle PB è l'autoscarica, o quella bassa delle centraline che restano attive, bisogna quindi tenerle sempre sotto controllo; pesano molto, bene per i muletti, male per gli altri mezzi, in particolar modo per i camper, improponibili per le bici. Le Litio in generale si possono anche quasi dimenticare, autoscarica bassissima (bici e moto storiche senza centralina), ma se utilizzate devono essere ben controllate da ottimi BMS; mal sopportano l'undervoltage ma ancora di più l'uppervoltage. Quest'ultimo non è così improbabile come si potrebbe pensare, a differenza delle PB dove questo problema è inesistente ed infatti una sovratensione non si può verificare mai, perchè quando arrivano al loro limite (carica e tensione) dissipano in calore l'eccesso di corrente che gli arriva e si autobilanciano; nel caso invece delle Litio succede che l'eccessiva tensione (ma della singola cella), può essere facilmente causato da uno sbilanciamento tra le celle stesse (confermo quindi, come qualcuno qui mi aveva detto, che il principio dei vasi comunicanti nelle batterie non esiste). Se le celle, costose o economiche che siano, hanno una leggera differenza di resistenza interna, pur caricate con tensione (totale della serie, che siano 4 o 16), anche ben controllata, possono arrivare ad una differenza tale da arrivare al sovravoltaggio di una o più celle, gonfiandole e rendendole malfunzionanti. Se la cella si gonfia non funziona più correttamente, scarica male e probabilmente si ricarica in modo tale da incrementarne il rigonfiamento, circolo vizioso per cui finisce per spanciarsi, fenomeno che penso possa acutizzarsi a basse o troppo alte temperature; se riportate nelle dimensioni rimprendono a funzionare correttamente. Cosa bisogna fare per evitare questo? Inserire le celle, specie quelle con involucro leggero, in un case di buona resistenza meccanica che ne impedisca già il primo piccolo rigonfiamento e tenerle ben bilanciate da un ottimo ed abbastanza potente equilibratore, meglio se attivo. Ora penserò se metterle anche nel transpallet, ci dormo su...non prima di aver dedotto che se i carica batterie delle Litio caricassero singolarmente ogni cella separatamente, non si avrebbero tutti questi pensieri.
In risposta al messaggio di valerionuvola del 08/03/2021 alle 18:10:33Non sarò certo un esperto come te, ma dopo aver ripressato le celle, le ho scaricate e ricaricate una decina di volte con 80A e 20A, esattamente stessi tempi e prestazione di quando erano nuove, tenuto controllato le temperature, medesime di un anno fa.
Quasi mai una LiFePo4 si gonfia per sovra o sotto voltaggio . Il rigonfiamento avviene per alterazione chimica interna che causa inevitabile ossidazione dell'anodo o catodo . Entrambe le condizioni di tensione sono dannoseper la batteria , nel sotto-voltaggio ( oltre un limite di soglia ) avviene la decomposizione dell'anodo . Il reticolo salino o carbonioso non avrà più la possibilità di trattenere gli elettroni e gli ioni di litio di scambio . Nel caso del sovra voltaggio vi è la disgregazione del catodo e la batteria diventa instabile quanto pericolosa . L'ossidazione diventa notevole come la probabilità che la temperatura aumenti troppo durante la carica . Ricordo che la temperatura elevata è uno dei motivi per cui può avvenire la rottura del separatore , senza di questo anodo e catodo vanno in cortocircuito e l'effetto si può immaginare . Consiglio di non improvvisare soluzioni derivanti da tecnologie simili , la batteria agli ioni litio ha potenzialità incredibili ma bisogna saperla maneggiare .
In risposta al messaggio di enzov1100 del 08/03/2021 alle 20:07:02L'ossigeno è una componente del catodo .
Non sarò certo un esperto come te, ma dopo aver ripressato le celle, le ho scaricate e ricaricate una decina di volte con 80A e 20A, esattamente stessi tempi e prestazione di quando erano nuove, tenuto controllato le temperature,medesime di un anno fa. Non sono un improvvisato, una di quelle gonfiate l'ho aperta e controllata, ovviamente per quello che posso vedere, non ci sono macchie sui reticoli o danneggiamenti dei setti (film) separatori. Se fosse alterazione chimica, sarebbe dovuta a cosa?, queste tipologia di celle hanno il case di contenimento molto sottile, alluminio spessore meno di 1mm, erano inserite in una valigetta di lamiera piuttosto fine, che non poteva certo garantire la compressione dato anche il materiale spugnoso di 8mm per parte che le trattenevano nell'involucro, presumo che cariche e scariche abbastanza elevate, ma sempre all'interno dei parametri consentiti le abbiano portato a espandersi leggermente all'inizio, complice anche la bassa temperatura e probabile sottotensione; quando anche solo leggermente gonfie la capacità diminuisce notevolmente in proporzione al rigonfiamento; ritengo che il rigonfiamento sia autoincrementato dal pegggioramento della capacità dato dall'allontanamento degl elementi. Queste celle, se utilizzate con correnti anche 0.5C devono essere compresse meccanicamente da piastre di contenimento; queste le mie sperimentazioni pratiche. Alterazioni chimiche di ossidazione all'interno di queste celle hanno la necessità di prelevare l'ossigeno da qualche parte (a meno che non parli di redox) perchè avvenga e ritengo siano irreversibili; le batterie gonfie erano ancora sigillate; vediamo di parlare a ragion veduta.
In risposta al messaggio di valerionuvola del 08/03/2021 alle 23:13:05La rottura del legame può avvenire solo a temperature prossime a 800°, non che lo abbia verificato personalmente eh...anche per questo le LFP sono molto più sicure di tutte le litio; quello che sto facendo non è pericoloso, al massimo perdo tempo su celle che erano già da buttare, ma nel frattempo mi faccio una discreta esperienza per configurazioni future.
L'ossigeno è una componente del catodo . FOsfato ferroso contiene infatti 4 atomi di ossigeno che fungono da legante . Non avviene il redox come nelle batterie al piombo poiché non è l'ossigeno a trasformarsi in ione sull'elettrolitama purtroppo avviene la rottura del legame . Quando il legame sul catodo si rompe l'ossigeno si libera e il catodo si disgrega . PEr verificare la successiva tenuta della cella si dovrebbe verificarne la tenuta con Elio in pressione come avviene in fase di fabbricazione . La sigillatura della cella deve avvenire in atmosfera controllata e non in aria libera , l'inserimento di ossigeno , argon e azoto slegano lo ione litio che crea altri legami incontrollati. ovviamente sei liberissimo di procedere come ritieni in base alla tua esperienza e capacità , lavoro per un azienda che produce circa 800.000 celle litio al giorno e nonostante sia loro dipendente molti passaggi sono tenuti segreti anche a me . Dubito fortemente che siano replicabili in ambiente domestico.
In risposta al messaggio di enzov1100 del 08/03/2021 alle 23:43:13Ok fa pure , buon divertimento.
La rottura del legame può avvenire solo a temperature prossime a 800°, non che lo abbia verificato personalmente eh...anche per questo le LFP sono molto più sicure di tutte le litio; quello che sto facendo non è pericoloso,al massimo perdo tempo su celle che erano già da buttare, ma nel frattempo mi faccio una discreta esperienza per configurazioni future. Anche altri qui hanno sperimentato che il rigonfiamento avviene dopo una sottotensione e relativa successiva ricarica. Qualche motivo per cui le celle più costose abbiano un case molto più resistente meccanicamente ci deve essere, non le fanno così solo per renderle più pesanti ed ingombranti e vederle a peso; e fino a qui qualcosina mi quadra; non ne sono sicuro ma le valigette si erano già un po' gonfiate anche precedentemente al guasto finale. La tua informazione sull'elio è comunque importante, probabilmente le celle, ormai inquinate da aria (avendole dovute forare sulla valvola, per sgonfiarle; pressandole solo, si è leggermente rigonfiato il lato stretto) non avranno certo più la vita originaria; sono curioso di vederne comunque il prosieguo, attualmente stanno mantenendo le stesse prestazioni originarie. Altra informazione che qui si è raccolto, è che un BMS decente non si è ancora trovato, e questo lo ritengo fondamentale se si arriva al limite di utilizzo.
In risposta al messaggio di enzov1100 del 08/03/2021 alle 23:43:13Saludos
La rottura del legame può avvenire solo a temperature prossime a 800°, non che lo abbia verificato personalmente eh...anche per questo le LFP sono molto più sicure di tutte le litio; quello che sto facendo non è pericoloso,al massimo perdo tempo su celle che erano già da buttare, ma nel frattempo mi faccio una discreta esperienza per configurazioni future. Anche altri qui hanno sperimentato che il rigonfiamento avviene dopo una sottotensione e relativa successiva ricarica. Qualche motivo per cui le celle più costose abbiano un case molto più resistente meccanicamente ci deve essere, non le fanno così solo per renderle più pesanti ed ingombranti e vederle a peso; e fino a qui qualcosina mi quadra; non ne sono sicuro ma le valigette si erano già un po' gonfiate anche precedentemente al guasto finale. La tua informazione sull'elio è comunque importante, probabilmente le celle, ormai inquinate da aria (avendole dovute forare sulla valvola, per sgonfiarle; pressandole solo, si è leggermente rigonfiato il lato stretto) non avranno certo più la vita originaria; sono curioso di vederne comunque il prosieguo, attualmente stanno mantenendo le stesse prestazioni originarie. Altra informazione che qui si è raccolto, è che un BMS decente non si è ancora trovato, e questo lo ritengo fondamentale se si arriva al limite di utilizzo.
https://it.aliexpress.com/item/...
per il pacco da 260 ah a 48 volt Winston. e entro il prossimo mese proverò il nuovo 123SMART (3° generazione) su un pacco Winston da 60 ah a 48 volt ovviamente parliamo di fotovoltaico residenziale. intanto Il pacco Winston da 160 ah 12 volt con 123SMART del mio camper dopo i problemi iniziali và !In risposta al messaggio di enzov1100 del 10/03/2021 alle 21:55:26Saludos
30mA bilanciamento, fino a che le celle hanno esattamente la stessa resistenza interna va bene, ma perchè in realtà non deve intervenire; il problema è sulla soglia minima di tensione cella 2,2V, ops mi correggo si puòimpostare. Riepilogo, ho due batterie danneggiate, una ha le celle perfettamente equilibrate, si scaricano e ricaricano quasi alla stessa tensione...il babyBMS da 30mA non interviene, ma non so nemmeno se realmente funziona.... L'altra, con celle non equilibrate ha un baby BMS da 58mA, restano sempre non equilibrate, sto aspettando il 5A per vedere se le bilancia. Che problemi iniziali hai avuto?
In risposta al messaggio di rikko2 del 10/03/2021 alle 22:40:37Certo che un bms che costa centinaia di migliaia di euro, e non sei il primo qui, che non funziona...anzi non solo non funziona ma crea il problema in quanto ti scarica una cella.
Saludos il BMS123 è composto da un modulo di testa e uno di coda + tanti moduli intermedi quante sono le celle intermedie, uno dei moduletti intermedi era andato fuori di testa, scaricava la cella continuamente. Saludos
In risposta al messaggio di Steu851 del 11/03/2021 alle 09:45:53Dipende dal BMS, se è sofisticato e controlla in undervoltage and uppervoltage le singole celle; quelli nelle valigette, vabbè, ridicoli, controllano, attraverso il circuito di bilanciamento solo l'undervoltage della singola cella, mentre per l'uppervoltage si affidano alla tensione totale generale della serie; in questo caso qualche cella che resta più bassa porta poi ad innalzare la tensione delle altre oltre il consentito; non credo sia il caso di quelli più sofisticati da ncento euro; certo se come il 123 smart funziona si e no...
Però la funzione principale di un BMS dovrebbe essere quella di proteggere dalle sottoscariche o sovracariche, quindi nel momento in cui una cella dovesse superare la soglia imposta dovrebbe staccare tutto, se non lo fa siamo messi male