In risposta al messaggio di Emme48 del 16/06/2020 alle 08:57:46Si potrebbe optare per pannelli amorfi, che renderebbero meglio con luce diffusa, senz'altro meno prestazionali con il bel tempo ma migliori in condizioni di scarsità di luce ed appunto con luce diffusa.
Monocristallino o Policristallino... la scelta non è banale. Ormai i motivi storici derivati dal prezzo minore dei policristallini si stanno assottigliando, ma tecnicamente quale conviene per noi camperisti che spessosi trovano di fronte a consigli adatti ad impianti fissi di casa? Ho trovato miriadi di tabelle, grafici e formule che indicano le prestazioni di un pannello fotovoltaico in virtù dell'insolazione, temperatura ecc.. ma non sono ancora riuscito a trovare nulla (di affidabile) che racconti quello che veramente interessa ai camperisti: Come si comporta un pannello solare in inverno con luce diffusa (giornata nebbiosa), oppure con sole debole e molto basso sull'orizzonte e il pannello in orizzontale sul tetto. In pratica io credo che il nostro problema non sia avere tanta corrente di picco in estate col sole alto nel cielo, il nostro problema si chiama Gennaio. Così ad occhio mi parrebbe che il policristallino possa dare di più di un monocristallino con luce soffusa, sole debole e con angolo molto radente rispetto alla superficie del pannello... Ma non ho trovato mai nulla che confermi (o smentisca) questa teoria e anche le prove caserecce fatte con pannelli diversi per marca e prezzo potrebbero lasciare il tempo che trovano. A parità di prezzo se ho 10 ampere a Luglio e 0,2 a Gennaio confrontati con (eventuali) 7 ampere a Luglio e 0,3 a Gennaio mi farebbero preferire di gran lunga quest'ultimo scenario. La corrente è preziosa quando ne serve tanta e quando il sole dura poche ore, è fioco e basso sull'orizzonte. Ovviamente valutando poco valore per la corrente estiva e tantissimo valore quella invernale la scelta di un pannello a 24 volt (MPPT ecc...) favorisce la possibilità di avere qualcosina in più in caso di sole invernale scarsissimo a prezzo di meno efficienza estiva dell'impianto. Ma per quanto riguarda la tipologia del pannello, in rete non sono riuscito a trovare nessuna tabella che mi racconti come si comporta un pannello solare (poli & mono) in condizioni sfavorevoli di illuminazione quindi non me la sento di consigliare ne il policristallino ne il monocristallino proprio per la mancanza di questa informazione importante per un camper, ma inutile per un impianto fisso di casa dove i pannelli sono rivolti a SUD con inclinazione tale da avere la massima potenza nei 365 giorni dell'anno, in modo da comprare meno energia possibile dall'Enel. Sul mio camper ho bisogno di corrente a Gennaio per il Webasto, a Luglio non mi serve a nulla... Marco.
In risposta al messaggio di impiegatodelvolante del 16/06/2020 alle 09:30:21Quindi aspetto commenti e indicazioni dopo le mie considerazioni.
quindi?
In risposta al messaggio di cinquantuno del 16/06/2020 alle 09:36:20Questa dei pannelli amorfi è una notizia che avevo, ma non sono riuscito a trovare grafici, tabelle ecc... che la confermasse.
Si potrebbe optare per pannelli amorfi, che renderebbero meglio con luce diffusa, senz'altro meno prestazionali con il bel tempo ma migliori in condizioni di scarsità di luce ed appunto con luce diffusa. Le dimensioni (ormai ) si avvicinano notevolmente ai più usati mono - policristallini e performance migliori con basso irraggiamento e alte temperature rispetto ai pannelli in silicio cristallino. Parecchi anni fa, avevo sul tetto del garage, 2 pannellini amorfi da 10 watt l'uno, che riuscivano a mantenere cariche le batterie servizi ( 3 da 100 Ah l'una ) più quella motore, con il tuo sistema diodo + resistenza per tutto l'inverno.
In risposta al messaggio di Armando del 16/06/2020 alle 10:41:24Grazie del tuo contributo.
Io ho acquistato i primi pannelli nel 95 espressamente per luglio-agosto, avendo il problema non del Webasto ma del frigo a compressore nelle nostre ferie in libera in Grecia. Li ho presi mono per caso, perchè chi me liforniva mi aveva consigliato così. Dato che l'argomento mi interessava, ho poi cercato di approfondire leggendo quanto trovavo in rete, e per anni si trovavano anche articoli abbastanza tecnici, difficili ora da reperire nel mare magnum delle offerte commerciali. Nemmeno io ho mai trovato nulla di serio che attestasse un'eventuale superiorità del poli alle basse luci, o maggiori diffusioni (luce meno diretta), o bassi angoli, o simili. Una cosa interessante che avevo trovato era un'analisi fatta un Ente CH su una trentina di minicentraline dell'uno o dell'altro tipo. Si valutava la resa nei mesi dell'anno, i guasti ecc. di vari tipi commerciali, per identificare quelli migliori in senso generale. Ricordo bene che non emergeva un sorpasso invernale delle centraline poli rispetto alle centraline mono nella brutta stagione. Tutto andava circa in proporzione alla W nominale. Ma dato che non ho più modo di reperire quello studio, prendila come voce, come d'altronde sono quelle che affermano il contrario, per quanto di mia conoscenza. Io, per l'uso camper, in mancanza di altre info reputo decisivo l'argomento della resa in rapporto allo spazio occupato dal pannello (e alla massa sul tetto, che va in proporzione alle dimensioni, se entrambi rigidi), punto che è sia pure di poco favorevole ai mono. Nel senso di sfruttare il meglio possibile il poco spazio disponibile sul tetto di camper piccoli installando più W nominale possibile. I costi non sono così diversi. Per questo ho preferito i mono sul camper nuovo. Devo anche dire che nei miei impieghi alle basse luci (che sono: ripartenza della produzione il mattino presto al salire del sole, impiego invernale non estremo tipo in Costa Azzurra in inverno, o simili) i miei pannelli mono attuali o passati hanno sempre prodotto secondo le mie migliori aspettative (e più di quello che ritenevano i fautori dei poli). Ho comunque avuto anche tutto poli per alcuni anni e, anche se sono uno che ci sta attento agli Ampere che passano, devo dire che non ho mai notato una differenza di resa durante l'arco della giornata, o nell'alternarsi delle stagioni, che mi consenta di riconoscere la tipologia in base ai risultati. Per la configurazione sul camper, se hai letto un po' qui saprai che sono per il parallelo di due pannelli per motivi ampiamente esposti. Quindi due da 36 celle per potenze medie, o anche due civili se si vuole andare su W importanti e avendone lo spazio. Ovviamente mppt adeguati ai pannelli. PS Rileggendo il tuo primo messaggio: non sarei così sicuro che il pannello a 24 V dia qualcosa di più in inverno. Ci si fa psicologicamente fregare da quel 24V che fa pensare che poi si abbia più corrente (e sarebbe così con fonti usuali); ma non dimentichiamo che si sta parlando di pannelli a pari potenza, quindi perchè invece non definirli a metà A rispetto ai 36 celle? Peraltro il rendimento di trasformazione di un mppt cala (poco eh) su salti di V maggiori.
In risposta al messaggio di Emme48 del 16/06/2020 alle 11:02:31Certo. Dicevo i motivi per cui ero partito pensando solo all'estate.
Grazie del tuo contributo. Effettivamente il frigo a compressore in estate e il Webasto in inverno hanno necessità energetiche simili, peccato che esiste anche il Webasto più il frigo a compressore...in inverno. Marco.
In risposta al messaggio di Emme48 del 16/06/2020 alle 08:57:46Emme 48 che chiede? ti conoscevo solo come guru che risponde, scherzi a parte, io ormai 8 anni fa acquistai, appunto come dice Cinquantuno, due pannelli Panasonic in silicio amorfo da 110 watt, me li spedirono da 125 watt allo stesso prezzo per problemi loro, ora, avendo frigo a compressore, e anche datato, in gennaio riesco a fare 2 massimo 3 giorni senza collegarmi alla colonnina, stufa truma del 93, batterie servizi 2 da 95 A agm Yuasa prese da ex gruppo di continuità, regolatore mppt epsolar da 30 A il voltaggio credo sia sui 60 V, ma dei dati che tu chiedevi mai visto nulla, ciao ed è sempre un piacere leggerti P.S. a gennaio alle terme in toscana col sole ottengo anche 5 A, ma solo per qualche ora
Monocristallino o Policristallino... la scelta non è banale. Ormai i motivi storici derivati dal prezzo minore dei policristallini si stanno assottigliando, ma tecnicamente quale conviene per noi camperisti che spessosi trovano di fronte a consigli adatti ad impianti fissi di casa? Ho trovato miriadi di tabelle, grafici e formule che indicano le prestazioni di un pannello fotovoltaico in virtù dell'insolazione, temperatura ecc.. ma non sono ancora riuscito a trovare nulla (di affidabile) che racconti quello che veramente interessa ai camperisti: Come si comporta un pannello solare in inverno con luce diffusa (giornata nebbiosa), oppure con sole debole e molto basso sull'orizzonte e il pannello in orizzontale sul tetto. In pratica io credo che il nostro problema non sia avere tanta corrente di picco in estate col sole alto nel cielo, il nostro problema si chiama Gennaio. Così ad occhio mi parrebbe che il policristallino possa dare di più di un monocristallino con luce soffusa, sole debole e con angolo molto radente rispetto alla superficie del pannello... Ma non ho trovato mai nulla che confermi (o smentisca) questa teoria e anche le prove caserecce fatte con pannelli diversi per marca e prezzo potrebbero lasciare il tempo che trovano. A parità di prezzo se ho 10 ampere a Luglio e 0,2 a Gennaio confrontati con (eventuali) 7 ampere a Luglio e 0,3 a Gennaio mi farebbero preferire di gran lunga quest'ultimo scenario. La corrente è preziosa quando ne serve tanta e quando il sole dura poche ore, è fioco e basso sull'orizzonte. Ovviamente valutando poco valore per la corrente estiva e tantissimo valore quella invernale la scelta di un pannello a 24 volt (MPPT ecc...) favorisce la possibilità di avere qualcosina in più in caso di sole invernale scarsissimo a prezzo di meno efficienza estiva dell'impianto. Ma per quanto riguarda la tipologia del pannello, in rete non sono riuscito a trovare nessuna tabella che mi racconti come si comporta un pannello solare (poli & mono) in condizioni sfavorevoli di illuminazione quindi non me la sento di consigliare ne il policristallino ne il monocristallino proprio per la mancanza di questa informazione importante per un camper, ma inutile per un impianto fisso di casa dove i pannelli sono rivolti a SUD con inclinazione tale da avere la massima potenza nei 365 giorni dell'anno, in modo da comprare meno energia possibile dall'Enel. Sul mio camper ho bisogno di corrente a Gennaio per il Webasto, a Luglio non mi serve a nulla... Marco.
In risposta al messaggio di Taahrna del 16/06/2020 alle 12:26:15La considerazione sul prezzo è un po' datata e quindi riflettevo a voce alta.
Emme 48 che chiede? ti conoscevo solo come guru che risponde, scherzi a parte, io ormai 8 anni fa acquistai, appunto come dice Cinquantuno, due pannelli Panasonic in silicio amorfo da 110 watt, me li spedirono da 125 wattallo stesso prezzo per problemi loro, ora, avendo frigo a compressore, e anche datato, in gennaio riesco a fare 2 massimo 3 giorni senza collegarmi alla colonnina, stufa truma del 93, batterie servizi 2 da 95 A agm Yuasa prese da ex gruppo di continuità, regolatore mppt epsolar da 30 A il voltaggio credo sia sui 60 V, ma dei dati che tu chiedevi mai visto nulla, ciao ed è sempre un piacere leggerti P.S. a gennaio alle terme in toscana col sole ottengo anche 5 A, ma solo per qualche ora
In risposta al messaggio di Armando del 16/06/2020 alle 14:19:14Concordo.
Abbiamo tutti diritto alle nostre opinioni, Liveline. A mio parere le tue sui pannelli sono sbagliate. Ma d'altra parte tu compri i tuoi e io compro i miei quindi va bene così. Vorrei solo far presente una situazioneclassica: In un caso simile, frequente nelle soste dei camper più che nell'illuminazione dei pannelli civili sui tetti o nelle centrali solari in campagna, se un pannello civile messo per traverso (come era per me un'alternativa praticabile) perde a causa dell'ombra circa il 60% di quello che renderebbe al sole, i due pannelli postati in foto perdono invece il 30% di quello che renderebbero al sole. Ma il 100% (cioè il totale che renderebbero al sole) quant'è? Può essere uguale o forse di un minimo (3%? 4%?) maggiore su un pannello di marca rispetto ai due non di marca se li valutiamo a pari W nominale, sarà invece il 25-30% in più a vantaggio dei due a parità di costo. Poi ognuno fa le sue scelte
https://www.coenergia.com/prodo...
https://www.coenergia.com/news/...
Solibro SL2-F 2.3
. Se paragonato ai policristallini ha un'efficienza pressochè simile e avrebbe solo dei vantaggi; mentre se paragonato con i migliori monocristallini paga una differenza del 7% in meno di efficienza ma ha i soliti aspetti positivi.https://www.epsolarpv.com/uploa...
In risposta al messaggio di Armando del 16/06/2020 alle 16:46:59Guardando dalle specifiche dei pannelli residenziali, a 60 celle, monocristallini dalle condizioni STC (1000W/mq, cella 25°C, AM1.5) e le condizioni NOCT (800W/mq, cella a 43-45°C, ambiente a 25°C, vento 1m/s e AM1.5) la tensione alla massima potenza cala di un 6-8% circa.
Se si usa un pannello a 36 celle mi parrebbe sbagliato usare un regolatore con tensione di attivazione Vb +5 V, meglio uno come l'Epever che si attiva a +2 V. Come si diceva in altro thread, non ho mai riscontrato che incondizioni operative (non in garage) ed anche con temperature elevate la tensione ai pannelli da 36 celle sia inferiore. (Lo era a volte su un pannello policristallino a 32 celle, ma lo usavo con il PWM, quindi in quel caso la tensione entrava tutta senza taglio)
In risposta al messaggio di Armando del 16/06/2020 alle 17:47:17Come ben sappiamo i dati a cui ho fatto riferimento sono rilevati in condizioni specifiche.. Dunque spesso non coincidenti con la realtà; in più ho visto raramente scostamenti, da specifiche, dell'8%. Poi bisogna tener conto delle tolleranze di costruzione, ogni pannello ha i propri coefficienti e dell'MPPT stesso poichè vi sono principalmente 2 tecniche di inseguimento.
Oddio, io non guardo sempre le specifiche, ma ho avuto molti anni x N. giorni di ferie/anno in cui sulla spiaggia non c'era molto da fare e avevo tempo di guardarmi le tensioni che mi davano i pannelli, anche con temperaturedel sud di Creta (40-45 gradi ambientali e sole di tipo africano, ci si cuoceva sopra l'uovo al burro) . Avevo fatto anche dei conticini per la deriva termica in condizioni reali, che ovviamente coincidevano con i rilievi. Con i tuoi dati vediamo, le Wm dei miei è 18V se ci fosse un calo dell'8% darebbero 16.56 V. Tutto bene con il mio Epever In una giornata di fine luglio, a BS, l'anno scorso dopo tutta mattina al sole e a batteria già piuttosto carica, avevo questo display: Direi che 17.3 V lasciano ancora un certo margine. Cerchiamo condizioni diverse ... a metà dicembre noto questo .. boh posso cercarne ancora, ma so per certo che ho sempre visto tensioni tranquillamente operative. Ad es. questo è di febbraio '19 nel parcheggio di StTropez (avevo appena ritirato il camper nuovo, non sapevo che c'era il pulsantino per illuminare il display ) (ho scelto appositamente, dopo quella forse significativa per la deriva termica, situazioni di dicembre e di febbraio dato che Marco parlava anche di utilizzo invernale) Insomma, secondo me chi pensa che i pannelli a 36 celle non ce la facciano è fuori strada. D'altra parte sono fatti apposta per caricare le batterie a 12 V, altrimenti li avrebbero fatti a 40 celle. Quando c'erano solo i PWM, c'erano anche pannelli a 32 celle, che tagliavano meno potenza (io avevo un CBE poli a 32 celle). Ora questi da 36 con l'MPPT (almeno: Epever o simili) vanno benissimo.
In risposta al messaggio di il tornitore del 16/06/2020 alle 16:28:55E grazie anche a tornitore per il suo contributo.
Scusatemi a priori della prolissità, e spero che qualcuno abbia la pazienza di leggere il papiro seguente Alcune specifiche danno i grafici I-V (raramente il grafico P-V) con le varie curve data l'irradianza; solitamentel'irradianza più bassa rappresentata dai grafici è 200W/mq e solitamente questa irradianza viene riferita alle condizioni di nebbia abbastanza fitta tale da avere solo la radiazione solare diffusa e riflessa.. nessuna componente diretta. Mentre a cielo coperto si assume, come irradianza, un valore pari a 50W/mq dove si ha sempre e solo radiazione diffusa e rifletta. Dunque a parer mio qualcosa, seppur poco, si sa già... Almeno a 200W/mq; poi chiaramente ci sono gli altri fattori quali vento, temperatura cella, temperatura ambiente, tilt, azimuth, il coefficiente AM, ombreggiamenti parziali. Passando alle varie tecnologie di celle FV.. Trovo restrittivo parlare solo dei mono e policristallini, ci sono anche i CIS/CIGS, amorfi (film sottile), CdTe, tripla giunzione. I monocristallini a loro volta possono adottare anche un wafer ad eterogiunzione (vedi i REC Alpha, Panasonic) i quali usano sia il silicio monocristallino e anche l'amorfo. Ultimamente sono stati introdotti anche i pannelli half-cut cell (soprattutto monocristallini, ma ci sono anche dei poli) per migliorare le prestazioni. Ogni tecnologia lavora in una determinata banda dello spettro elettromagnetico; posto di seguito un diagramma dove si possono vedere le bande di assorbimento, sovrapposte allo spettro AM1.5 (da cui si possono fare alcune considerazioni), delle principali tecnologie. A cielo coperto o in presenza di nebbia, come avevo detto prima, si ha solo la radiazione diffusa; questa principalmente è composta da lunghezze d'onda basse dunque blu, viola, UV e per questo gli amorfi (a parità di potenza di picco installata) risultano più efficienti. Anche i CIS/CIGS risultano più efficienti con radiazione diffusa, dove questa può essere dovuta anche dal tilt, azimuth dei pannelli non ottimale. Ovviamente ogni tecnologia ha i suoi pro e contro.. Esempio i pannelli in silicio amorfo al massimo arrivano al 9-10% di efficienza, i CIS/CIGS attorno al 13-14% (forse qualcuno arriva al 15%), i policristallini migliori arrivano al 17-17,5% (forse qualcuno al 18%) mentre i migliori monocristallini arrivano al 22,5-23%. (i CdTe penso si aggirino attorno all'efficienza dei CIS/CIGS). Di certo nelle condizioni di utilizzo del camper ritorna utile avere i CIS/CIGS o l'amorfo poichè hanno una maggior efficienza con la radiazione diffusa e risentono molto meno degli ombreggiamenti parziali, ma dato lo spazio molto ridotto, come ha detto Armando, ritengo sia meglio sfruttarlo al massimo usando pannelli con un'efficienza alta.. e per coniugare monocristallino e amorfo quelli ad eterogiunzione (modelli detti in precedenza.. Quello più efficiente è il REC il quale arriva al 21,7%, è un half-cut cell, pannello diviso a metà, ottimo coefficiente Pmax per essere un monocristallino, tensione a potenza massima circa 38V). Oppure per restare su pannelli con celle monocristalline ma che adottano una tecnologia fuori dall'ordinario ci sono i pannelli Hyundai con la tecnologia Shingled.. Dovrebbe risentire meno degli ombreggiamenti parziali; di seguito i link: Mentre se non si volesse un monocristallino.. Io andrei direttamente con un CIS/CIGS ad alta efficienza (14-15%) e non un policristallino che è una via di mezzo tra il mono e i CIS senza questo reale beneficio in condizioni sfavorevoli specie con ombreggiamenti parziali. Da quel che ho visto c'è un modulo CIGS con efficienza almeno del 15,7% (150Wp 0/+5W).. Il Solibro SL2-F 2.3. Se paragonato ai policristallini ha un'efficienza pressochè simile e avrebbe solo dei vantaggi; mentre se paragonato con i migliori monocristallini paga una differenza del 7% in meno di efficienza ma ha i soliti aspetti positivi. In merito all'MPPT e relativa efficienza qualcosa si può desumere dai grafici del Tracer presenti in fondo al pdf che metto in link. Una cosa a cui bisogna fare attenzione è la tensione di attivazione dell'MPPT... Se si ha un pannello con tensione di 17-18V, l'MPPT richiede una tensione di attivazione +5Vbat (esempio i Victron) e la batteria è a 12,5V.. Molto probabilmente l'MPPT non si attiva e si perde energia specie se si è in condizioni non favorevoli dove la tensione alla massima potenza sarà leggermente più bassa rispetto a quando si è in condizioni favorevoli. Dunque, per me torna utile avere un pannello con tensione di 30-40V (andare oltre questa tensione si perde efficienza in modo sensibile) anche se l'MPPT perde qualche punto percentuale di efficienza specie quando deve lavorare con potenze basse. Come avevo già detto in un altro topic, per avere il massimo rendimento dell'impianto bisognerebbe adottare per ogni pannello un MPPT.. Mentre in un caso residenziale si utilizza l'ottimizzatore il quale andrà ad interfacciarsi con l'inverter (proprio in questo periodo sto studiando l'impianto FV per casa mia e ho preso in considerazione le varie tecnologie). La mia personale conclusione, dopo tutto questo papiro, è la seguente (indipendentemente dallo spazio disponibile e costo pannello):se volessi optare per i monocristallini valuto quelli ad eterogiunzione (e andrei con il REC Alpha anche perchè è un half-cut cell) o lo Hyundai per via della tecnologia promettente; se volessi optare per un'altra tecnologia la scelta ricade sui CIGS Solibro SL2-F 2.3 da 150Wp; I policristallini non li prendo nemmeno in considerazione.Ogni caso è a sé.. Non c'è un giusto o sbagliato poichè ogni situazione va trattata a sè (partendo dallo spazio disponibile).