In risposta al messaggio di Gege01 del 16/04/2019 alle 21:26:29La rifaranno tale quale. Come già restaurato in passato. Le torri e il portale sono salve.
Moro non guardare i singoli particolari come le vetrate o la guglia crollata... guarda l'insieme della cattedrale, il disegno, la struttura, le navate.... comunque è un opera edificata tra il 1100 ed il 1360 circa... patrimonio storico e culturale. Se pensi che è lì da 800 anni mentre i nostri ponti crollano dopo pochi mesi o decenni....
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck)In risposta al messaggio di campersempre del 17/04/2019 alle 01:28:56consiglio di leggere tutte le frasi di Sgarbi, infatti anche lui sostiene che si ricostruira' tutto, ma che in definitiva il danno ''puramente artistico''non sia poi cosi grave ; poi possiamo contestare Sgarbi come persona,ma come critico d'arte penso che sia tra i migliori e preparati ( almeno in Italia)
Tanto di cappello al prof. Sgarbi, ma molte volte ritengo che dica qualche fesseria. Metà della Francia ma non solo, anche nel resto dell'europa, i palazzi, le chiese, i castelli e gli innumerevoli monumenti che la nostraeuropa ha il piacere di far attirare milioni di persone da tutto il mondo, hanno subito per la stragrande maggioranza danni se non semi-distruzioni a cause delle innumerevoli guerre che in europa si sono succedute. E' naturale quindi che questi monumenti abbiano subito restauri più o meno pesanti e in alcuni casi non poche trasformazioni. Per parlare della Francia, Violet-le-Duc è stato agli inizi del 1800 tra i massimi restauratori, aggiungendo in molti casi elementi di sua invenzione del tutto estranei al contesto storico dell'edificio, ma che comunque si fondevano in modo egregio con esso. Ha restaurato monumenti francesi, molti castelli e anche chiese, tra le quali appunto Notre Dame, dove appunto aggiunse la oramai tristemente famosa guglia in legno di quercia. Se ci sono a Notre Dame delle vetrate non originali è perché vennero distrutte durante le guerre o non vennero realizzate per mancanza di fondi. Il fatto che siano del 1967 cosa centra, sempre opere d'arte sono, il fatto che non siano del 1300 vuol dire che è paccottiglia di nessun significato? ... fesserie. Un esempio che ricordo molto bene, la cattedrale di Metz nella Lorena francese. Durante la 2° guerra mondiale subì innumerevoli danni, anche a molte vetrate. Una parte di queste vennero rifatte, su disegno di Marc Chagall, artista russo naturalizzato francese, che spero il buon Sgarbi non abbia nulla da ridire sulla importanza artistica e poetica delle sue opere, o forse non è significativo come artista solo perché è morto nel 1985?. Queste vetrate vennero realizzate una parte intorno al 1960 ed altre nel 1963. Per questo motivo non sono degne di nota e allora tutta la bellissima cattedrale di Metz perde ogni importanza artistica solo perché ci sono vetrate degli anni '60?. Ma per favore sig. Sgarbi non mi venga a raccontare queste cose, perché altrimenti sarò io a urlarle in faccia ... capra, capra, capra, capra, ca...
In risposta al messaggio di morodirho del 17/04/2019 alle 08:09:32Le ho lette e le ho ascoltate. Non sto dicendo che Sgarbi non é un valido critico d'arte, anzi... ma non può dirmi che una ricostruzione non originale, ma é dell'800 o del 1967 non ha nessun valore artistico. Allora possiamo distruggere metà del patrimonio artistico francese perché ci ha messo le mani Violet-le-Duc. Leggi meglio quello che ho scritto.
consiglio di leggere tutte le frasi di Sgarbi, infatti anche lui sostiene che si ricostruira' tutto, ma che in definitiva il danno ''puramente artistico''non sia poi cosi grave ; poi possiamo contestare Sgarbi come persona,ma come critico d'arte penso che sia tra i migliori e preparati ( almeno in Italia)
_______________________________________ Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone (John Steinbeck) In risposta al messaggio di campersempre del 17/04/2019 alle 08:29:04penso che si riferisse ad opere tipo dipinti, statue e altre cose del genere , poi , che sicuramente anche tutto il resto sia da considerare è fuori discussione , comunque io mi sono limitato a riportare le sue dichiarazioni ,che rimangono quelle
Le ho lette e le ho ascoltate. Non sto dicendo che Sgarbi non é un valido critico d'arte, anzi... ma non può dirmi che una ricostruzione non originale, ma é dell'800 o del 1967 non ha nessun valore artistico. Allora possiamo distruggere metà del patrimonio artistico francese perché ci ha messo le mani Violet-le-Duc. Leggi meglio quello che ho scritto.
In risposta al messaggio di morodirho del 17/04/2019 alle 08:43:52Per precisare la mia posizione. Se non ci fossero stati i restauri di Violet-le-Duc a metà del 1800, con le sue aggiunte criticabili o meno che siano (guglia, gargoyles, ecc) forse non avremmo nemmeno quel poco di Notre Dame originale rimasto, e tutto questo grazie anche allo scrittore Victor Hugo che nel suo romanzo "Notre Dame de Paris" (parlo del libro non degli innumerevoli film animati o meno e dei telefilm, con il gobbo Quasimodo protagonista, che si sono ispirati al libro) riporta lo stato di degrado che versa la cattedrale, convincendo le autorità francesi a finanziare e a far partire i lavori di restauro incaricando appunto Violet-le-Duc ... Quindi nella storia architettonica della cattedrale c'è anche questo, e anche questo deve essere salvaguardato, la guglia, i gargoyles, le vetrate non sono meno importanti dei muri o le volte originali del 1300; quindi non vedo perché bisogna criticare o denigrare questo monumento, come pare faccia l'emerito prof. Sgarbi. Poi quando il medesimo parla di rinascimento, pittura medievale e molto altre opere italiana o meno, lo sto ad ascoltare ben volentieri, ma quando si fa queste uscite, e non è la prima volta, mi da fastidio ...
penso che si riferisse ad opere tipo dipinti, statue e altre cose del genere , poi , che sicuramente anche tutto il resto sia da considerare è fuori discussione , comunque io mi sono limitato a riportare le sue dichiarazioni ,che rimangono quelle
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In risposta al messaggio di dani1967 del 17/04/2019 alle 16:47:15Scusa Daniele ma chi ha detto che deve essere dimenticata o ridotta in fumo (a parte Sergio)?
A me sembra che si stia discutendo del sesso degli angeli. La Francia è il paese al mondo col maggiore numero di presenze turistiche (contribuirò di nuovo anche io nei prossimi giorni). Parigi è la 6a al mondo secondain europa Quasi tutti quelli che vistano Parigi vanno in qualche modo a visitare, dentro o fuori Notre Dame. Milioni di persone l'anno. Da solo questo dato parla. Se domani bruciasse il castello di Neuschwanstein, un castello dalle risibili valenze storiche, sarebbe comunque una gravissima perdita. Ovviamente notre dame è molto di più, e anche se uno riconoscesse come anche io credo molte valenze negative della chiesa nella storia, beh, Notre Dame si porta dietro anche questa storia, e anche per questo che è importante e si deve preservare. Io non voglio espormi troppo in campi poco miei, ma il terrore che doveva trasmettere il tono cupo di quella chiesa fa parte di un pezzo di storia che non va dimenticato ne ridotto in fumo. Ma poi, che differenza fa il dettaglio della descrizione che ne viene fatta ?
In risposta al messaggio di mapalib del 17/04/2019 alle 16:55:43Beh, Sergio. Poi qualcuno ha relativizzato il danno, senza negare il valore del monumento e la necessità di ricostruirlo, e anche questo mi pare sesso degli angeli.
Scusa Daniele ma chi ha detto che deve essere dimenticata o ridotta in fumo (a parte Sergio)?
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/04/2019 alle 17:05:51Un incendio non è un terremoto.
Beh, Sergio. Poi qualcuno ha relativizzato il danno, senza negare il valore del monumento e la necessità di ricostruirlo, e anche questo mi pare sesso degli angeli. Trovo invece interessante invece che sia stata anche dalgoverno lanciata una campagna per sostenere il costo dei lavori. Da noi pagherebbe pantalone senza discussione. Posto che non si discute la ricostruzione, dovremmo ben riflettere su chi dovrebbe sostenerlo anche da noi nel caso di analoghi eventi. E poi ragioniamo sull'IVA che aumenta. Lanciamo una raccolta di fondi per ricostruire NON a spese dello stato tutte le immense chiese dell'Umbria ? Magari così lo stato risparmia e i lavori si fanno prima. Non fraintendetemi, non voglio fare benaltrismo, ma ragionare sul modello di comportamento dei diversi stati in casi confrontabili, visto che è scontato che vada ricostruita.
In risposta al messaggio di mapalib del 17/04/2019 alle 17:34:13Io non vedo differenze tra un terremoto e un incendio.
Un incendio non è un terremoto. Se bruciasse, ad esempio, il Duomo di Milano le spese sarebbero a carico della Curia (che va dalla parrocchia alla diocesi su su fino al Vaticano a seconda del danno e dell'importanza religiosadell'edificio perchè una Basilica è diversa da una chiesa parrocchiale) che potrebbe poi chiedere aiuti e finanziamenti parziali (salvo poi ottenerli) a fondazioni ed enti locali (comune, regione) o addirittura allo stato a seconda della valenza storica, sociale e culturale dell'edificio, come si fa per ogni altro edificio o bene privato ma di una qualche importanza o valenza pubblica. Che io sappia lo stato non ha mai organizzato e pagato il restauro di una chiesa bruciata, semplicemente perchè non è sua.
https://www.ilfattoquotidiano.i...
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/04/2019 alle 17:47:47Non in quanto chiesa ma in quanto monumento di interesse nazionale.
Io non vedo differenze tra un terremoto e un incendio. Comunque i lavori per il restauro del duomo di torino furono pagati da pantalone.
In risposta al messaggio di dani1967 del 17/04/2019 alle 18:13:19Ti ho spiegato che non è "sempre", poi ognuno rimane della sua idea.
Legale è senz'altro legale. Che sia logico che lo stato sia sempre una assicurazione e si accolli le perdite no. Il pagamento sistematico dei danni ai privati con varie scuse ci costa un pezzo consistente dal nostro debito. Ad oggi i francesi hanno coperta una fetta non irrilevante del costo per ricostruire ND.
In risposta al messaggio di mapalib del 17/04/2019 alle 12:17:18Scusa, permettimi ancora questa replica, poi taccio, molto probabilmente non sono capace di spiegarmi.
Sgarbi ha detto che l'incendio di Notre Dame è un dramma ma non è una tragedia. Non ha detto che è una cosa da niente. E tra i motivi, oltre al fatto che non ci sono state vittime e non ci dovrebbero essere cause legateal terrorismo, ha messo anche il fatto che non è andato distrutto niente di antico o irreparabile, in quanto tetto, guglia e ornamenti vari sono frutto di restauri ottocenteschi che possono essere tranquillamente rifatti. Per una volta tanto sono completamente d'accordo con lui. Il dramma della città che ha visto bruciare uno dei suoi monumenti simbolo resta tutto,nessuno lo nega. A Sergio poi vorrei ricordare che al tempo delle cattedrali, come dice Cocciante, le chiese le costruivano le comunità come simbolo di identità, prestigio e/o potenza cittadine. Ci andrei piano, quindi, a dire che non hanno valore storico e culturale...
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