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ezio59
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Inserito il 31/10/2020 alle: 20:56:53
In risposta al messaggio di Federthago del 31/10/2020 alle 20:05:54

Bravo, ma puoi affermare allo stesso modo che tutto l'olio prodotto sul Garda, Toscana, Liguria, Marche, ecc. ecc. provenga al 100% dalle località dichiarate. 
No assolutamente. Ma è difficile trovare in commercio olio contraffatto che non venga dalla Puglia, prodotto dai malavitosi pugliesi, non dalla brava gente. In minima parte se ne trova in Liguria e Toscana ma è un'altro tipo di sofisticazione. E' come dire che la sacra corona unita non esiste e chi lo asserisce sta denigrando quella regione. Per chi parla di Redipuglia dovrebbe solo sciacquarsi la bocca e portare rispetto !
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
21
vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
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Inserito il 01/11/2020 alle: 00:04:17
ritornando all'olio, per quel che mi risulta vi è una  bella differenza con il vino, mentre il vino una volta raccolte le uve e portate in cantina si possono aggiustare in tanti modi problemi e carenze varie causate da stagioni non favorevoli, invece le olive sono pronte per darci una qualità di olio che con interventi non adatti, lo possiamo solo peggiorare, tra i tanti passaggi dalla raccolta alla molitura fino alla conservazione.

non faccio le cose con molta cura come lo fai tu, li raccolgo con abbacchiatori o scuotitori a batteria quindi la drupa come viene colpito dall'attrezzo si danneggia comunque se permetti Marco un piccolo consiglio, non so se lo fai gia, io uso un telo dello stesso tipo di quelli che usano nei cantieri sulle facciate esterne delle impalcature che chiamano telo antipolvere, assomiglia a quello verde ombreggiante bucherellato ma essendo di colore bianco è piu efficace, questo telo lo uso per coprire le cassette con le olive raccolte all'interno perchè il sole diretto sulle olive per molte ore fa scaldare le olive e non è una cosa buona.

per quanto riguarda le sofisticazioni dell'olio, purtroppo ci sono marchi importanti italiani di proprietà spagnola e dentro le bottiglie di olio italiano zero assoluto, in piu mi risulta che i laboratori di analisi addetti alla verifica della rispondenza tra il prodotto in bottiglia a quanto in etichetta vanno al supermercato prelevano i campioni di prodotti lo analizzano una volta che hanno trovato la ditta che mette dentro le bottiglie magari olio lampante ed in etichetta riporta olio vergine o extravergine, avvisa la ditta e prelevano un secondo campione in presenza del rappresentante della ditta per il contraddittorio, rieffettuano i controlli e se risultano non rispondenti per la seconda volta comunicano al ministero il loro verbale, il ministero si attiva per la procedura di sequestro della merce e di sanzione solo che la fine di questo percorso coincide sempre con l'esaurimento del prodotto perchè tutto venduto quindi lo stato si può limitare a fare la sanzione di qualche migliaio di euro con la felicità dell'azienda che ha guadagnato qualche centinaia di migliaia di euro e questo mi è stato raccontato da un tecnico addetto a questo servizio
 

Modificato da vespucci il 01/11/2020 alle 00:10:13
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francarmen
francarmen
09/02/2008 2556
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Inserito il 01/11/2020 alle: 08:34:21
In risposta al messaggio di Emme48 del 31/10/2020 alle 17:01:39

Sergio...quello dove vado è un frantoio Pieralisi e so molto bene come funziona. Le olive le porto io e le seguo dal lavaggio, molitura, gramolatura, centrifuga e uscita dall'ultima cetrifuga addirittura di marca Veraci.
Alla fine del ciclo ci sono io con le taniche e l'imbuto, poi in cantina nei bidoni inox in attesa del filtraggio. Comunque i cibi genuini si rovano, basta non dare la precedenza al prezzo. Io compro molte cose al Poggio di Camporbiano, date uno sguardo al loro sito... Marco
...
Marco, un consiglio, se le olive le hai raccolte in giornate asciutte e sono già di per se pulite e ritengo anche defogliate, evita bypassando(ma questo spero che il frantoiano te lo permetta e può farlo)(ma ritengo di si) se possibile il lavaggio delle stesse...non è neccessario... ne guadagnerai sicuramente in quantità oltre che qualità...wink
francesco
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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 01/11/2020 alle: 09:46:19
In risposta al messaggio di vespucci del 01/11/2020 alle 00:04:17

ritornando all'olio, per quel che mi risulta vi è una  bella differenza con il vino, mentre il vino una volta raccolte le uve e portate in cantina si possono aggiustare in tanti modi problemi e carenze varie causate da
stagioni non favorevoli, invece le olive sono pronte per darci una qualità di olio che con interventi non adatti, lo possiamo solo peggiorare, tra i tanti passaggi dalla raccolta alla molitura fino alla conservazione. non faccio le cose con molta cura come lo fai tu, li raccolgo con abbacchiatori o scuotitori a batteria quindi la drupa come viene colpito dall'attrezzo si danneggia comunque se permetti Marco un piccolo consiglio, non so se lo fai gia, io uso un telo dello stesso tipo di quelli che usano nei cantieri sulle facciate esterne delle impalcature che chiamano telo antipolvere, assomiglia a quello verde ombreggiante bucherellato ma essendo di colore bianco è piu efficace, questo telo lo uso per coprire le cassette con le olive raccolte all'interno perchè il sole diretto sulle olive per molte ore fa scaldare le olive e non è una cosa buona. per quanto riguarda le sofisticazioni dell'olio, purtroppo ci sono marchi importanti italiani di proprietà spagnola e dentro le bottiglie di olio italiano zero assoluto, in piu mi risulta che i laboratori di analisi addetti alla verifica della rispondenza tra il prodotto in bottiglia a quanto in etichetta vanno al supermercato prelevano i campioni di prodotti lo analizzano una volta che hanno trovato la ditta che mette dentro le bottiglie magari olio lampante ed in etichetta riporta olio vergine o extravergine, avvisa la ditta e prelevano un secondo campione in presenza del rappresentante della ditta per il contraddittorio, rieffettuano i controlli e se risultano non rispondenti per la seconda volta comunicano al ministero il loro verbale, il ministero si attiva per la procedura di sequestro della merce e di sanzione solo che la fine di questo percorso coincide sempre con l'esaurimento del prodotto perchè tutto venduto quindi lo stato si può limitare a fare la sanzione di qualche migliaio di euro con la felicità dell'azienda che ha guadagnato qualche centinaia di migliaia di euro e questo mi è stato raccontato da un tecnico addetto a questo servizio  
...
Ci sono anche abbacchiatori delicati come le mani.
costano di più e fanno meno olive all'ora.
Io ho un Castellari Tornado a 12 volt

Marco
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http://www.m48.it

Spagna del Nord e Portogallo
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Marocco
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Valle d'Aosta e Francia  in camper - Ago
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Marche d’ottobre: viaggio in camper
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Francia in camper: Loira Atlantica e un
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Tore99
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10/04/2005 10625
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Inserito il 01/11/2020 alle: 10:26:01
Artrosi dell'anca bilaterale appena diagnosticata. Se il mio vicino c'ha tempo se le farà lui. Comunque il punto di maturazione ideale le mie già l'hanno passato (bassa Ciociaria).
19
Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 01/11/2020 alle: 11:05:44
In risposta al messaggio di Tore99 del 01/11/2020 alle 10:26:01

Artrosi dell'anca bilaterale appena diagnosticata. Se il mio vicino c'ha tempo se le farà lui. Comunque il punto di maturazione ideale le mie già l'hanno passato (bassa Ciociaria).
Forse il sapore non sarà al 100%, ma la qualità è assicurata.

Occhio alla normativa contro il lavoro nero...
Se il vicino non è un parente entro il secondo grado, la multa è di 20.000 euro....

Marco
Marco

http://www.m48.it

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bottastra
bottastra
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26/04/2007 10347
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Inserito il 01/11/2020 alle: 11:21:38
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/11/2020 alle 11:05:44

Forse il sapore non sarà al 100%, ma la qualità è assicurata. Occhio alla normativa contro il lavoro nero... Se il vicino non è un parente entro il secondo grado, la multa è di 20.000 euro.... Marco
Quindi, uno non può dire al vicino: vattele a raccogliere e prenditele tu ?
Giuseppe
ezio59
ezio59
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Inserito il 01/11/2020 alle: 11:24:09
In risposta al messaggio di vespucci del 01/11/2020 alle 00:04:17

ritornando all'olio, per quel che mi risulta vi è una  bella differenza con il vino, mentre il vino una volta raccolte le uve e portate in cantina si possono aggiustare in tanti modi problemi e carenze varie causate da
stagioni non favorevoli, invece le olive sono pronte per darci una qualità di olio che con interventi non adatti, lo possiamo solo peggiorare, tra i tanti passaggi dalla raccolta alla molitura fino alla conservazione. non faccio le cose con molta cura come lo fai tu, li raccolgo con abbacchiatori o scuotitori a batteria quindi la drupa come viene colpito dall'attrezzo si danneggia comunque se permetti Marco un piccolo consiglio, non so se lo fai gia, io uso un telo dello stesso tipo di quelli che usano nei cantieri sulle facciate esterne delle impalcature che chiamano telo antipolvere, assomiglia a quello verde ombreggiante bucherellato ma essendo di colore bianco è piu efficace, questo telo lo uso per coprire le cassette con le olive raccolte all'interno perchè il sole diretto sulle olive per molte ore fa scaldare le olive e non è una cosa buona. per quanto riguarda le sofisticazioni dell'olio, purtroppo ci sono marchi importanti italiani di proprietà spagnola e dentro le bottiglie di olio italiano zero assoluto, in piu mi risulta che i laboratori di analisi addetti alla verifica della rispondenza tra il prodotto in bottiglia a quanto in etichetta vanno al supermercato prelevano i campioni di prodotti lo analizzano una volta che hanno trovato la ditta che mette dentro le bottiglie magari olio lampante ed in etichetta riporta olio vergine o extravergine, avvisa la ditta e prelevano un secondo campione in presenza del rappresentante della ditta per il contraddittorio, rieffettuano i controlli e se risultano non rispondenti per la seconda volta comunicano al ministero il loro verbale, il ministero si attiva per la procedura di sequestro della merce e di sanzione solo che la fine di questo percorso coincide sempre con l'esaurimento del prodotto perchè tutto venduto quindi lo stato si può limitare a fare la sanzione di qualche migliaio di euro con la felicità dell'azienda che ha guadagnato qualche centinaia di migliaia di euro e questo mi è stato raccontato da un tecnico addetto a questo servizio  
...
Il campionamento dell'olio, ma anche di tutti gli altri prodotti ha un iter previsto dalla legge, altrimenti è irregolare e viene vanificato. La quantità di prodotto campionato deve essere rappresentativa del lotto e uno dei campioni confezionato e sigillato con piombo riportante le indicazioni dell'ufficio prelevatore rimane alla ditta o in negozio, che ne possono fare quello che vogliono comprese le loro analisi, ma solo su quel campione, non su altri. Se l'ufficio che fa le analisi riscontra la sofisticazione lo comunica agli accertatori che a loro volta informano il magistrato che emetterà un sequestro locale o nazionale. Se il prodotto è pericoloso per la salute il sequestro è immediato. Esiste anche il sequestro preventivo in attesa della convalida o meno da parte della Magistratura.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
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marinox
marinox
30/09/2009 5039
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Inserito il 01/11/2020 alle: 11:44:19
In risposta al messaggio di Emme48 del 30/10/2020 alle 20:47:58

Lo faccio per me (consumo di 50 litri in un anno per 3 persone...) e per regalare a pochissimi meritevoli. Cosa vuoi vendere... oggi dopo una giornata di lavoro massacrante, in due (io e la mia signora) abbiamo raccolto
olive per fare 8... 10 litri di olio al massimo. Abbiamo un'oliveta con 140 piante, tutte abbastanza cariche di olive e niente mosca. Il campo si trova a Impruneta, comune collinare, molto argilloso, alle porte sud di Firenze Marco  
...
eccomi bravo "ragazzo " e sopra tutto ME RI TEVOLE .

carlo
carlo . www CAMPER FAI DA ME , è il modo x vedere il mio camper autocostruito anche in video su you tube
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Tore99
Tore99
10/04/2005 10625
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Inserito il 01/11/2020 alle: 12:35:41
In risposta al messaggio di bottastra del 01/11/2020 alle 11:21:38

Quindi, uno non può dire al vicino: vattele a raccogliere e prenditele tu ?
Non me la sento di dirti né si né no. Se hai voglia leggi qui, per me ci sono dei punti ostici, ma non sono del settore.

http://www.bollettinoadapt.it/l...

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vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
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Inserito il 01/11/2020 alle: 14:18:59
In risposta al messaggio di ezio59 del 01/11/2020 alle 11:24:09

Il campionamento dell'olio, ma anche di tutti gli altri prodotti ha un iter previsto dalla legge, altrimenti è irregolare e viene vanificato. La quantità di prodotto campionato deve essere rappresentativa del lotto e uno
dei campioni confezionato e sigillato con piombo riportante le indicazioni dell'ufficio prelevatore rimane alla ditta o in negozio, che ne possono fare quello che vogliono comprese le loro analisi, ma solo su quel campione, non su altri. Se l'ufficio che fa le analisi riscontra la sofisticazione lo comunica agli accertatori che a loro volta informano il magistrato che emetterà un sequestro locale o nazionale. Se il prodotto è pericoloso per la salute il sequestro è immediato. Esiste anche il sequestro preventivo in attesa della convalida o meno da parte della Magistratura.
...
scusa ma non ricordo tutti i particolari, non seguo piu da una decina di anni, io mi riferivo a quando è difforme da quello riportato in etichetta, per poter mettere olio vergine,basta una percentuale di olio vergine o extravergine e quasi sempre questa percentuale non viene rispettata, quindi non si parla di prodotto che mette a rischio la salute, ma falsificando l'etichetta riescono a venderlo prima ed a prezzo superiore
21
vespucci
vespucci
22/10/2004 6581
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Inserito il 01/11/2020 alle: 14:25:24
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/11/2020 alle 09:46:19

Ci sono anche abbacchiatori delicati come le mani. costano di più e fanno meno olive all'ora. Io ho un Castellari Tornado a 12 volt Marco
io mi trovo bene con il modello Alice della campagnola, pure abbastanza delicato, in piu i rebbi di questo modello fanno quasi il disegno di un 8, non vanno solo sopra e sotto, ma pure a destra e sinistra, quindi l'attrezzo gira piu rotondo e credo mena usura e consumi
 
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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 01/11/2020 alle: 16:58:42
In risposta al messaggio di vespucci del 01/11/2020 alle 14:25:24

io mi trovo bene con il modello Alice della campagnola, pure abbastanza delicato, in piu i rebbi di questo modello fanno quasi il disegno di un 8, non vanno solo sopra e sotto, ma pure a destra e sinistra, quindi l'attrezzo gira piu rotondo e credo mena usura e consumi  
Anche il mio disegna un 8...

Ricordiamo sempre che l'olio buono è sempre un extravergine di oliva, ma l'olio extravergine di oliva non è affatto detto che sia buono.

Marco
Marco

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Federthago
Federthago
22/08/2012 4240
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Inserito il 01/11/2020 alle: 18:05:03
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/11/2020 alle 16:58:42

Anche il mio disegna un 8... Ricordiamo sempre che l'olio buono è sempre un extravergine di oliva, ma l'olio extravergine di oliva non è affatto detto che sia buono. Marco
Aggiungo anche che "buono" dice poco, infatti, oltre alle caratteristiche chimiche essenziali, c'è il gusto, e quest'ultimo è molto soggettivo.
Due oli genuini al 100%, possono differire per le caratteristiche organolettiche. 
C'è a chi piace leggero, a chi dal sapore intenso, a chi amarognolo, ecc. ecc. 
Esempio, personalmente 'olio del Garda che tra l'altro è uno dei più cari del ns. paese, a me non piace perché lo trovo parecchio leggero. 
 
Federico
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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 01/11/2020 alle: 18:29:10
... e con oggi ho raccolto 18 cassette di olive, giusto quelle che entrano nella Fiat Qubo.
Da domani ne farò altre 8 per riempire anche il Jimny, poi di corsa al frantoio.

Presumo che 100 piante di olivo su 140 totali rimarranno con le olive da cogliere... 

Marco.
Marco

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Emme48
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13/01/2006 24154
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Inserito il 01/11/2020 alle: 18:34:30
In risposta al messaggio di bottastra del 01/11/2020 alle 11:21:38

Quindi, uno non può dire al vicino: vattele a raccogliere e prenditele tu ?
Se il vicino cade dalla scala nel tuo oliveto, ai Carabinieri e all'ispettorato del lavoro cosa gli racconti?
Lo so, piange il cuore a lasciar li le olive...

Marco
Marco

http://www.m48.it

ezio59
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Inserito il 01/11/2020 alle: 18:45:56
In risposta al messaggio di vespucci del 01/11/2020 alle 14:18:59

scusa ma non ricordo tutti i particolari, non seguo piu da una decina di anni, io mi riferivo a quando è difforme da quello riportato in etichetta, per poter mettere olio vergine,basta una percentuale di olio vergine o extravergine
e quasi sempre questa percentuale non viene rispettata, quindi non si parla di prodotto che mette a rischio la salute, ma falsificando l'etichetta riescono a venderlo prima ed a prezzo superiore
...
Questa legge con le sue modifiche è la bibbia per chi lavora o ha lavorato come me nel campo dei controlli sanitari sugli alimenti e le bevande : 

http://www.ispettorisanitari.it...


Per quanto riguarda l'etichettatura ci sono violazioni che si possono accertare ictu oculi e altre che necessitano delle analisi perchè riguardano le qualità organolettiche.
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"
sergiozh
sergiozh
-
Rispondi Abuso
Inserito il 01/11/2020 alle: 18:49:35
In risposta al messaggio di Emme48 del 01/11/2020 alle 18:34:30

Se il vicino cade dalla scala nel tuo oliveto, ai Carabinieri e all'ispettorato del lavoro cosa gli racconti? Lo so, piange il cuore a lasciar li le olive... Marco
Non si puo' redigere velocemente prima della raccolta su un foglio di carta un contratto firmato in cui si specifica che il vicino raccoglie gratis le olive per lui stesso ?
ezio59
ezio59
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Rispondi Abuso
Inserito il 01/11/2020 alle: 18:55:33
Visto che si parla di olio extravergine di oliva, questo può interessare tutti.  Dal sito Carabinieri
La legge riconosce come  oli di oliva vergini solo quelli ottenuti dal frutto dell'olivo, mediante processi di spremitura che non causano alterazioni dell'olio e che non comprendano altri trattamenti diversi dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione.
Vi offriamo alcune  informazioni per scegliere il prodotto migliore in ragione del rapporto ottimale qualità/costo.
Gli oli di oliva vergini  si classificano come:
  • olio extra vergine d'oliva: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 6.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 0,80 gr. per 100 gr.;
  • olio di oliva vergine: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 5.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 2 gr. per 100 gr.;
  • olio di oliva vergine corrente: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 3.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 3,3 gr. per 100 gr.;
  • olio di oliva vergine lampante: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è inferiore a 3.5 e/o la cui acidità espressa in acido oleico è superiore a 2 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO).
Non sono oli di oliva vergini:
  • olio di oliva raffinato: olio di oliva ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
  • olio di oliva - composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: olio di oliva ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 1 gr. per 100 gr.;
  • olio di sansa di oliva greggio: olio ottenuto dalla sansa delle olive mediante estrazione con solventi o processi fisici (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
  • olio di sansa di oliva raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa di oliva greggio, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO);
  • olio di sansa di oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall'olio lampante, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 1 gr. per 100 gr.
Il " punteggio organolettico" è stato introdotto con reg. CEE 2568/91 (e successive modificazioni) al fine di consentire, attraverso una metodica analitica, la classificazione degli oli vergini di oliva utilizzabili per il consumo diretto.
Prima di essere messo in commercio l'olio deve passare due esami, uno chimico-fisico ed uno organolettico da parte della commissione ufficiale di degustazione.
Guardiamo l'etichetta dell'olio
Le indicazioni obbligatorie, da riportare sulle etichette delle confezioni degli oli di oliva, sono previste sia dalla normativa generale in materia di etichettatura (D.Lgs. 109/92) sia da normative verticali nazionali e comunitarie.
Gli oli d'oliva commestibili, destinati al consumatore, devono essere messi in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti, della capacità massima di 5 litri provvisti di un sistema di chiusura che perda la sua integrità dopo la prima utilizzazione, anche se acquistati direttamente dal frantoio o presso la sede privata del piccolo produttore locale.
L' etichetta comprende indicazioni obbligatorie ed altre facoltative.
Le  informazioni obbligatorie sono le seguenti:
  • denominazione di vendita: deve essere conforme alla classificazione prevista dalla normativa (" olio extra vergine di oliva", "olio di oliva vergine", "olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini", "olio di sansa di oliva"). Ogni denominazione deve essere accompagnata da una della dicitura: se "olio extra vergine di oliva" da "olio di oliva categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici"; se "olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e da oli di oliva vergini” da “olio contenente esclusivamente oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive”; se “olio di sansa e di oliva” da “olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive” oppure “olio contenente esclusivamente oli provenienti dal trattamento della sansa di olive e oli ottenuti direttamente dalle olive”;
  • nome o Ragione Sociale o Marchio depositato e  Sede del produttore o del confezionatore o di un  venditore stabilito nella Unione Economica. In genere tali indicazioni vengono fatte precedere da diciture quali "imbottigliato da...", "prodotto da...", "prodotto ed imbottigliato da...", "confezionato da...", "distribuito da..." e simili. Per sede s'intende la località (comune) ove è ubicata la sede legale o sociale dell'operatore;
  • sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento: l'indicazione della sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento può essere omessa nel caso di impresa produttrice o confezionatrice che disponga di un unico stabilimento ubicato allo stesso indirizzo della sede legale o sociale;
  • quantità nominale: deve essere espressa, trattandosi di un prodotto liquido, in unità di volume utilizzando il litro (l o L), il centilitro (cl) o il millilitro (ml). Gli oli di oliva, destinati al consumatore, devono essere posti in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti nelle quantità nominali seguenti espresse in litri: 0,10- 0,25 -0,50 -0,75 - 1,00 -2,00 -3,00 -5,00;
  • lotto: cioè l'insieme delle unità di vendita (bottiglie o lattine) prodotte o confezionate in circostanze praticamente identiche. Il lotto è determinato dal produttore o dal confezionatore dell'olio. Esso deve figurare in modo da essere facilmente visibile, chiaramente leggibile ed indelebile ed è preceduto dalla lettera "L", salvo nel caso in cui sia facilmente distinguibile dalle altre indicazioni dell'etichetta. L'indicazione del lotto non è richiesta solo quando il termine minimo di conservazione figura con la menzione del giorno, mese ed anno, in modo da identificare una specifica partita;
  • termine minimo di conservazione: è la data fino alla quale l'olio conserva le sue specifiche proprietà in adeguate condizioni di conservazione. Essa va indicata con la dicitura " da consumarsi preferibilmente entro il..." seguita dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura. La data deve essere espressa almeno con l'indicazione del mese e dell'anno (solitamente l'olio extravergine di oliva, se ben conservato, mantiene le sue proprietà per circa 18 mesi).
  • origine delle olive e dell'olio, indicando il Paese di provenienza (Stato membro della UE o extracomunitario) o l'eventuale miscela di oli di origine diversa.  
La denominazione di vendita, la quantità ed il termine minimo di conservazione devono figurare in etichetta nello stesso campo visivo.
Tutte le indicazioni devono essere almeno in lingua italiana e menzionate in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili, senza essere in alcun modo dissimulate o deformate.
Tra le  informazioni facoltative si possono trovare :
  • la lettera minuscola "e": marchio CE per gli imballaggi preconfezionati corrispondenti ai requisiti delle norme CEE;
  • la modalità di conservazione. Qualora sia necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto e del tipo di recipiente impiegato, è utile riportare delle indicazioni riguardanti il modo più corretto per conservare l'olio (ad esempio" conservare al riparo della luce e lontano da fonti di calore");
  • per l'olio extra vergine e l'olio d'oliva vergine sono ammesse le diciture "prima spremitura a freddo" e "estratto a freddo";
  • la designazione dell'origine, per i soli oli extravergini d'oliva e di oliva vergine, sugli imballaggi e sulle etichette destinati ai consumatori, è indicata solo quando l'olio è estratto dalle olive in un frantoio situato in una determinata zona geografica;
  • l'acidità massima, se accompagnata, nello stesso campo visivo e con caratteri delle stesse dimensioni, dall'indice dei perossidi, dal tenore delle cere e dall'assorbimento ultravioletto.
Le principali frodi
La frode più usuale nel settore oleario è quella di miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva. In alcuni casi è stato accertato che olio di semi colorato artificialmente con  clorofilla e  betacarotene era venduto per olio extravergine.
Un'altra frode più specialistica e raffinata, di difficile individuazione, si va sempre più affermando e consiste nel far passare per olio extra vergine d'oliva  oli che all'origine erano stati qualificati  lampanti o  maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine.
Consigli per il consumatore:
  • instaurate un rapporto di fiducia con un fornitore affidabile, soprattutto quando acquistate il prodotto all'ingrosso;
  • diffidate dalla vendita "porta a porta", spesso si tratta di persone che smerciano miscele di olio di semi e di oliva con l'aggiunta di clorofilla e betacarotene;
  • scegliete aziende che, per serietà ed immagine, ne assicurino la qualità (in più occasioni sono state scoperte aziende fantasma, senza responsabile né sede sociale, che avevano immesso sul mercato notevolissimi quantitativi di oli extravergine sofisticati);
  • leggete con attenzione l'etichetta che, anche se non sempre garantisce l'origine dell'olio, costituisce comunque una "carta d'identità" di qualsiasi alimento;
  • diffidate delle confezioni anonime prive della corretta etichettatura;
  • tenete presente il rapporto qualità-prezzo.

Scusate ma non mi ha fatto copiare il link
Ezio Servo per Amikeco by IPA "Viaggio per vedere non per viaggiare"

Modificato da ezio59 il 01/11/2020 alle 19:09:45
17
francarmen
francarmen
09/02/2008 2556
Rispondi Abuso
Inserito il 01/11/2020 alle: 19:35:26
In risposta al messaggio di ezio59 del 01/11/2020 alle 18:55:33

Visto che si parla di olio extravergine di oliva, questo può interessare tutti.  Dal sito Carabinieri La legge riconosce come oli di oliva vergini solo quelli ottenuti dal frutto dell'olivo, mediante processi di spremitura
che non causano alterazioni dell'olio e che non comprendano altri trattamenti diversi dal lavaggio, dalla decantazione, dalla centrifugazione e dalla filtrazione. Vi offriamo alcune informazioni per scegliere il prodotto migliore in ragione del rapporto ottimale qualità/costo. Gli oli di oliva vergini si classificano come:olio extra vergine d'oliva: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 6.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 0,80 gr. per 100 gr.; olio di oliva vergine: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 5.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 2 gr. per 100 gr.; olio di oliva vergine corrente: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è uguale o superiore a 3.5, la cui acidità libera espressa in acido oleico è al massimo di 3,3 gr. per 100 gr.; olio di oliva vergine lampante: olio di oliva vergine il cui punteggio organolettico è inferiore a 3.5 e/o la cui acidità espressa in acido oleico è superiore a 2 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO).Non sono oli di oliva vergini:olio di oliva raffinato: olio di oliva ottenuto dalla raffinazione di oli di oliva vergini, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO); olio di oliva - composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini: olio di oliva ottenuto da un taglio di olio di oliva raffinato e di oli d'oliva vergini diversi dall'olio lampante, la cui acidità libera espressa in acido oleico non può eccedere 1 gr. per 100 gr.; olio di sansa di oliva greggio: olio ottenuto dalla sansa delle olive mediante estrazione con solventi o processi fisici (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO); olio di sansa di oliva raffinato: olio ottenuto dalla raffinazione di olio di sansa di oliva greggio, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 0,3 gr. per 100 gr. (NON VENDIBILE AL CONSUMATORE DIRETTO); olio di sansa di oliva: olio ottenuto da un taglio di olio di sansa d'oliva raffinato e di oli di oliva vergini diversi dall'olio lampante, con un tenore di acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore a 1 gr. per 100 gr.Il punteggio organolettico è stato introdotto con reg. CEE 2568/91 (e successive modificazioni) al fine di consentire, attraverso una metodica analitica, la classificazione degli oli vergini di oliva utilizzabili per il consumo diretto. Prima di essere messo in commercio l'olio deve passare due esami, uno chimico-fisico ed uno organolettico da parte della commissione ufficiale di degustazione. Guardiamo l'etichetta dell'olio Le indicazioni obbligatorie, da riportare sulle etichette delle confezioni degli oli di oliva, sono previste sia dalla normativa generale in materia di etichettatura (D.Lgs. 109/92) sia da normative verticali nazionali e comunitarie. Gli oli d'oliva commestibili, destinati al consumatore, devono essere messi in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti, della capacità massima di 5 litri provvisti di un sistema di chiusura che perda la sua integrità dopo la prima utilizzazione, anche se acquistati direttamente dal frantoio o presso la sede privata del piccolo produttore locale. L'etichetta comprende indicazioni obbligatorie ed altre facoltative. Le informazioni obbligatorie sono le seguenti:denominazione di vendita: deve essere conforme alla classificazione prevista dalla normativa (olio extra vergine di oliva, olio di oliva vergine, olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e oli di oliva vergini, olio di sansa di oliva). Ogni denominazione deve essere accompagnata da una della dicitura: se olio extra vergine di oliva da olio di oliva categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive e unicamente mediante procedimenti meccanici; se olio di oliva composto da oli di oliva raffinati e da oli di oliva vergini” da “olio contenente esclusivamente oli di oliva che hanno subito un processo di raffinazione e oli ottenuti direttamente dalle olive”; se “olio di sansa e di oliva” da “olio contenente esclusivamente oli derivati dalla lavorazione del prodotto ottenuto dopo l’estrazione dell’olio d’oliva e oli ottenuti direttamente dalle olive” oppure “olio contenente esclusivamente oli provenienti dal trattamento della sansa di olive e oli ottenuti direttamente dalle olive”; nome o Ragione Sociale o Marchio depositato e Sede del produttore o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Unione Economica. In genere tali indicazioni vengono fatte precedere da diciture quali imbottigliato da..., prodotto da..., prodotto ed imbottigliato da..., confezionato da..., distribuito da... e simili. Per sede s'intende la località (comune) ove è ubicata la sede legale o sociale dell'operatore; sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento: l'indicazione della sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento può essere omessa nel caso di impresa produttrice o confezionatrice che disponga di un unico stabilimento ubicato allo stesso indirizzo della sede legale o sociale; quantità nominale: deve essere espressa, trattandosi di un prodotto liquido, in unità di volume utilizzando il litro (l o L), il centilitro (cl) o il millilitro (ml). Gli oli di oliva, destinati al consumatore, devono essere posti in vendita esclusivamente preconfezionati in recipienti nelle quantità nominali seguenti espresse in litri: 0,10- 0,25 -0,50 -0,75 - 1,00 -2,00 -3,00 -5,00; lotto: cioè l'insieme delle unità di vendita (bottiglie o lattine) prodotte o confezionate in circostanze praticamente identiche. Il lotto è determinato dal produttore o dal confezionatore dell'olio. Esso deve figurare in modo da essere facilmente visibile, chiaramente leggibile ed indelebile ed è preceduto dalla lettera L, salvo nel caso in cui sia facilmente distinguibile dalle altre indicazioni dell'etichetta. L'indicazione del lotto non è richiesta solo quando il termine minimo di conservazione figura con la menzione del giorno, mese ed anno, in modo da identificare una specifica partita; termine minimo di conservazione: è la data fino alla quale l'olio conserva le sue specifiche proprietà in adeguate condizioni di conservazione. Essa va indicata con la dicitura da consumarsi preferibilmente entro il... seguita dalla data oppure dalla indicazione del punto della confezione in cui essa figura. La data deve essere espressa almeno con l'indicazione del mese e dell'anno (solitamente l'olio extravergine di oliva, se ben conservato, mantiene le sue proprietà per circa 18 mesi). origine delle olive e dell'olio, indicando il Paese di provenienza (Stato membro della UE o extracomunitario) o l'eventuale miscela di oli di origine diversa. La denominazione di vendita, la quantità ed il termine minimo di conservazione devono figurare in etichetta nello stesso campo visivo. Tutte le indicazioni devono essere almeno in lingua italiana e menzionate in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili, senza essere in alcun modo dissimulate o deformate. Tra le informazioni facoltative si possono trovare:la lettera minuscola e: marchio CE per gli imballaggi preconfezionati corrispondenti ai requisiti delle norme CEE; la modalità di conservazione. Qualora sia necessaria l'adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto e del tipo di recipiente impiegato, è utile riportare delle indicazioni riguardanti il modo più corretto per conservare l'olio (ad esempio conservare al riparo della luce e lontano da fonti di calore); per l'olio extra vergine e l'olio d'oliva vergine sono ammesse le diciture prima spremitura a freddo e estratto a freddo; la designazione dell'origine, per i soli oli extravergini d'oliva e di oliva vergine, sugli imballaggi e sulle etichette destinati ai consumatori, è indicata solo quando l'olio è estratto dalle olive in un frantoio situato in una determinata zona geografica; l'acidità massima, se accompagnata, nello stesso campo visivo e con caratteri delle stesse dimensioni, dall'indice dei perossidi, dal tenore delle cere e dall'assorbimento ultravioletto.Le principali frodi La frode più usuale nel settore oleario è quella di miscelare olio di semi con olio di oliva e farlo passare per olio extravergine d'oliva. In alcuni casi è stato accertato che olio di semi colorato artificialmente con clorofilla e betacarotene era venduto per olio extravergine. Un'altra frode più specialistica e raffinata, di difficile individuazione, si va sempre più affermando e consiste nel far passare per olio extra vergine d'oliva oli che all'origine erano stati qualificati lampanti o maleodoranti. Questi, opportunamente trattati e con l'aggiunta di modeste quantità di oli vergini di oliva, acquistano, sotto l'aspetto chimico, parametri propri dell'olio extravergine. Consigli per il consumatore:instaurate un rapporto di fiducia con un fornitore affidabile, soprattutto quando acquistate il prodotto all'ingrosso; diffidate dalla vendita porta a porta, spesso si tratta di persone che smerciano miscele di olio di semi e di oliva con l'aggiunta di clorofilla e betacarotene; scegliete aziende che, per serietà ed immagine, ne assicurino la qualità (in più occasioni sono state scoperte aziende fantasma, senza responsabile né sede sociale, che avevano immesso sul mercato notevolissimi quantitativi di oli extravergine sofisticati); leggete con attenzione l'etichetta che, anche se non sempre garantisce l'origine dell'olio, costituisce comunque una carta d'identità di qualsiasi alimento; diffidate delle confezioni anonime prive della corretta etichettatura; tenete presente il rapporto qualità-prezzo. Scusate ma non mi ha fatto copiare il link
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Allora, giusto per... ma sparato proprio così a caso:
- Olio extra vergine di oliva, acidità di questi giorni nel Foggiano...pari allo 0.1% e comunque non supera lo 0,3% per questo è ritenuto uno degli oli EVO migliori al mondo, DICO: al mondo!
Io non mangio il tonno in scatola, sai perchè? E' olio di oliva, declorato, trasparente, insapore... giusto per conservare...l'ultima volta che l'ho visto produrre in un sansificio, veniva fatto con solventi, quali trielina, dall'olio lampante!
Se non sapere cos'è l'olio lampante...andate nel retro di unfrantoio dove ci sono gli scarichi dei separatori e le vasche di recupero dell'acqua e di decantazione...non tutto l'olio purtoppo si riesce a separare con un separatore anche di quelli di ultima generazione: centrifughe! Una parte va via con l'acqua e viene recuperato a lampante...la puzza di fetore di quell'olio è da carne putrefatta!...qui la antisofisticazione va a fa

Tutti, DICO TUTTI, i vasetti di conserve sott'olio che vediamo nei supermercati è fatto con quest'olio...e qui l'antisofistacazione va far
e friggere!
Tutte le pizzerie, DICO tutte, adottano olio di sansa...e fin quando è sansa vergine di oliva potrebbe pure andare bene...ma purtroppo richiede il solvente...trielina ed altre porcherie che non oso immagginare per estrarre l'olio!
Ma questo così, a caso...ma c'è molto ma molto altro...scusami per lo sfogo! E chiedo scusa a Marco per essere in OT!
 
francesco
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