Giro delle 3 Lapponie in inverno 2024

Siete ancora nel Finnmark? Perché leggendo gli articoli di quel giornale online (NRK) che avevate postato, pare che ci sia un'allerta gialla per stanotte con 30-40 cm di neve fresca in tutto il Trøms-Finnmark, e ci sono segnalazioni da bollettino di guerra di strade chiuse e aperte solo con convoglio in tutta la regione...

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Ciao da Dash
 

In risposta al messaggio di Dash del 19/02/2024 alle 15:06:37

Siete ancora nel Finnmark? Perché leggendo gli articoli di quel giornale online (NRK) che avevate postato, pare che ci sia un'allerta gialla per stanotte con 30-40 cm di neve fresca in tutto il Trøms-Finnmark, e ci sono

segnalazioni da bollettino di guerra di strade chiuse e aperte solo con convoglio in tutta la regione... L'articolo è qui: CLICCA QUI Ciao da Dash  

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Bé, l'allerta gialla é abastanza normale, in febbraio in quelle zone. Nulla di preoccupante, salvo il disagio di dover viaggiare in convoglio dietro agli spazzaneve. Del resto, é molto difficoltoso procedere su neve fresca oltre i 15/20 cm. se depositata su asfalto pulito, anche con gomme molto tassellate e trazione integrale. Conviene indubbiamente aspettare gli spazzaneve, che camminano anche abbastanza velocemente, una volta creata la colonna.
Piuttosto invece vedo un'allerta arancio in Svezia, sul sito SMHI, che recita: "La pioggia e lo scioglimento della neve hanno provocato forti portate nello Svartån, che rischiano di causare inondazioni in prossimità della linea ferroviaria di Södra e di tutta la zona circostante. Possibilitá di chiusura di alcuni ponti e strade."
Succede spesso agli inizi di marzo a sud di Stoccolma, e lí, se chiudono, non si passa proprio e tocca fare lunghe deviazioni!

https://www.smhi.se/en/weather/...

 

kirkenes...mi hai sbloccato un ricordo

Come spesso capita i posti estremi sono teatro di storie particolari.
Kirkenes è l'ultimo avanposto norvegese prima del continente russo. Sul Mar di Barents, Murmansk è a 200 km, Oslo a 2400. E' abitata da norvegesi, russi, finlandesi e sami, oltre che da molti militari, essendo dal 1945 l'unico confine fisico tra l'occidente e la Russia
Ellisif Wessel era una figlia della borghesia Norvegese che nel 1886 si trasferì qui al seguito del marito medico. Pioniera della fotografia, documentò le condizioni di vita, ai limiti dell'impossibile, degli abitanti dell'estremo Nord. La sua cdocumentazione della cultura Sami è considerata "inestimabile". Aderì al Labour, fondò e diresse il sindacato dei minatori. Insieme al marito, diventato sindaco, dettero rifugio ai rivoluzionari Russi nel 1905. Tradusse in norvegese la letteratura rivoluzionaria tedesca e russa. Fondò e diresse un giornale, collaborò con molti altri, pubblicò tre libri di poesie e un libro di "socialismo per bambini".
Dieci vite in una. Morì nel 1949 e da allora le manifestazioni del primo maggio si tengono davanti alla sua tomba.
La mostra permanente delle sue foto è all'aperto, in una piazza che ospita un monumento in suo onore: vederle a venti sottozero è, come dire...appropriato

In risposta al messaggio di daniguid78 del 20/02/2024 alle 07:29:08

Ciao, Cruiser ha terminato il suo giro nel Grande Nord ed è rientrato,  io sono ancora nel Finnmark ma dalla parte opposta, all'estremo est, situazione tranquilla Oggi tappa a Kirkenes, poi si entra in Finlandia. Vardø

comunque merita ampiamente di essere visitata, tra la fortezza, il memoriale per le 91 persone uccise perché accusate di stregoneria, il Drakkar, le bellissime luci e colori anche in una giornata grigia... fino ad ora è uno dei luoghi che mi hanno emozionato di più.Ah portatevi le ciaspole se volete raggiungere il memoriale e soprattutto il Drakkar, altrimenti si affonda nella neve (quando va bene) fino al ginocchio! @Cruiser: stavolta la fiamma eterna non aveva il pavimento ghiacciato, grazie comunque per l'avvertimento 

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Ciao daniguid78, ancora complimenti. Giusto questa estate il Drakkar era così


Vedo che ora la prua ha qualche particolare in meno, spero che venga ripristinata.

Alle volte una "porta" che sembra sbagliata in realtà ti apre a nuove esperienze interessanti! 

Per me, questa sarebbe l'essenza di un viaggiatore, quello che lo distingue da un turista... voler sempre conoscere cose ci potrebbe essere oltre,,,

Buongiorno a tutti.
 

In risposta al messaggio di daniguid78 del 20/02/2024 alle 07:29:08

Ciao, Cruiser ha terminato il suo giro nel Grande Nord ed è rientrato,  io sono ancora nel Finnmark ma dalla parte opposta, all'estremo est, situazione tranquilla Oggi tappa a Kirkenes, poi si entra in Finlandia. Vardø

comunque merita ampiamente di essere visitata, tra la fortezza, il memoriale per le 91 persone uccise perché accusate di stregoneria, il Drakkar, le bellissime luci e colori anche in una giornata grigia... fino ad ora è uno dei luoghi che mi hanno emozionato di più.Ah portatevi le ciaspole se volete raggiungere il memoriale e soprattutto il Drakkar, altrimenti si affonda nella neve (quando va bene) fino al ginocchio! @Cruiser: stavolta la fiamma eterna non aveva il pavimento ghiacciato, grazie comunque per l'avvertimento 

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Esatto, purtroppo sono rientrato domenica a Stoccolma. Sarei rimasto qualche altro giorno nel Finnmark, ma le ferie sono quelle che sono , come al solito una settimana lavorativa. Spero di tornare su nel 2025, magari becco un meteo migliore .
Comunque un bel giretto anche quest'anno. Felice di aver condiviso una parte del giro con daniguid78 a cui auguro buon proseguimento! Rimango qui a seguire gli aggiornamenti...

In risposta al messaggio di daniguid78 del 20/02/2024 alle 08:19:17

Ciao Roberto CG, grazie! Si in effetti me lo ricordavo con più dettagli il Drakkar, evidentemente le sfuriate di vento di una settimana fa in tutto il Finnmark (quando siamo rimasti bloccati 3 giorni a Honnisväg con Cruiser)

deve aver lasciato il segno! Comunque è un vero piacere girare per la città, anche d'inverno ci sono tante cose interessanti da vedere. Alla fortezza, per esempio, dopo aver visitato la parte museale, entro senza volerlo nelle stanze dell'ufficiale, dove in effetti c'era un militare che, gentilissimo, mi ha spiegato un po' di cose sulla fortezza e sul fatto che sia ancora operativa simbolicamente con lui e 2 soldati semplici che si occupano della manutenzione: morale, alla fine è finita che mi ha fatto vedere il suo arsenale... fotografico per il birdwatching e la caccia all'Aurora, e mi ha chiesto l'amicizia su Facebook!  Alle volte una porta che sembra sbagliata in realtà ti apre a nuove esperienze interessanti! 

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Accidenti, la Fortezza di Vardøhus in livrea invernale mi manca, sana invidia, e mi sa che in questa vita ormai me la posso scordare....
Vardø é un posto pieno di cose strane, te ne rendi conto subito appena ti infili nella grande bocca spalancata (il tunnel) che ti inghiotte nelle sue viscere, e scendi giú quasi agli inferi, sotto il mare, per poi risalire e finalmente sbucare dall'altra parte, sull'isola. Poi le storie delle streghe, lo scheletro del Drakkar, metá mostro marino e metá barca, e ancora il campanile assurdo, che a volte svetta come un dardo, nitidissimo, da una coltre di bassa e fitta nebbia mattutina, insieme alle grosse sfere dei Globus Radar.
La prima volta che ci andai, a Vardø, ero fresco di lettura dell'interessante romanzo scritto da Kiran Millwood Hargrave, "Dopo la tempesta", e rimasi fortemente impressionato da quel luogo magico e misterioso.
Quest'anno ci ho sostato solo una notte, con un meteo da catolina e un cielo perfetto. Ero diretto ad Hamningberg, che mi era sfuggita la volta precedente, causa chiusura precoce della strada, dovuta alle pessime condizioni meteorologiche.
Stavolta é andata bene, e ho potuto arrivare fin lassú facilmente...anche Hamningberg non é da meno in quanto a leggende e storie varie: a cominciare dalla famosa imbarcazione di soccorso in mare, la prima mai venuta al mondo, disegnata nientemeno che da Colin Archer nel 1890 ed espressamente concepita per quel mare, dopo che una tempesta inaudita aveva decimato i pescatori del villaggio. Il leggendario comandante Nikolai Anthonissen salvó negli anni sguenti molte vite durante svariate operazioni di salvataggio, con la sua RS n*1, dando vita cosí alla Norwegian Society for Sea Rescue (NSSR), tuttora esistente.
Oggi non é raro vedere, in estate, la sua perfetta replica veleggiare nella baia antistante, offrendo una suggestiva visione d'altri tempi.

In risposta al messaggio di daniguid78 del 26/02/2024 alle 18:40:57

Curiosità: qualche giorno fa ho fatto la 971 da Kirkenes a Inari, e per sfatare il mito di strada deserta dove gli alberi ti fanno la ola quando passi (cit.), in poco più di un'ora ho incrociato: 4 TIR 3 corriere 5 macchine

Forse era per via dell'orario (17:30 finlandesi), in pratica c'era più traffico che sulla E6!  Nella lapponia finlandese ho incontrato relativamente poche renne e nessuna alce, spero di rifarmi ripassando tra un paio di giorni ad Abisko. Oggi tappa a Levi, domani direzione Kiruna Daniele

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Quando la feci io, salendo da Inari,  non incontrai NESSUNO. Andavo e mi chiedevo dove stessi andando ( però ero a fine Gennaio e non fine Febbraio.  Magari è per quello)

In risposta al messaggio di daniguid78 del 26/02/2024 alle 18:40:57

Curiosità: qualche giorno fa ho fatto la 971 da Kirkenes a Inari, e per sfatare il mito di strada deserta dove gli alberi ti fanno la ola quando passi (cit.), in poco più di un'ora ho incrociato: 4 TIR 3 corriere 5 macchine

Forse era per via dell'orario (17:30 finlandesi), in pratica c'era più traffico che sulla E6!  Nella lapponia finlandese ho incontrato relativamente poche renne e nessuna alce, spero di rifarmi ripassando tra un paio di giorni ad Abisko. Oggi tappa a Levi, domani direzione Kiruna Daniele

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Ciao daniguid78, ho percorso la 971, in senso opposto al tuo, giusto questa estate, le brochure che avevo (finlandesi) la definivano Icemeer Road, perchè in inverno si snoda in un mare di ghiaccio, puoi confermare, visto che sei lì nella stagione giusta.

Con tanta invidia, buoni chilometri

In risposta al messaggio di ledzep del 26/02/2024 alle 19:30:36

Quando la feci io, salendo da Inari,  non incontrai NESSUNO. Andavo e mi chiedevo dove stessi andando ( però ero a fine Gennaio e non fine Febbraio.  Magari è per quello)

Fatta enne volte, ma sempre d'estate, e non cambia molto a livello di traffico...4 o 5 auto, un paio di camper, qualche mezzo pesante.
Sulla 971 in localitá Partakko, c'é un incrocio che porta su un piccolo ponte sul lago Inari, e poco dopo si arriva ad un "punto pesca" idilliaco e che non delude mai...se si usano i rapala giusti! Da poco é stato realizzato un bel pontile galleggiante e uno scalo per varare piccole imbarcazioni. Nel parcheggio, solitamente deserto, é possibile pernottare.
Käyräniementie 170 é l'indirizzo, ma sicuramente non é accessibile con strade innevate.