April 28, 2024

L’Ammiraglio, Comandante della portaerei Mirage, classe Nimitz, è sul ponte di comando.  Il suo volto, cotto dal sole, è liscio come il sederino di un bambino appena nato (stratagemma subdolo quanto infantile da parte dell’equipaggio per dargli della faccia da *****.o.  Ma lui ha capito tutto… non è mica diventato ammiraglio con le prove d’acquisto dei philadelphia alle erbe… eh che caxxo!), i suoi occhi acuti come quelli di una lontra osservano la Mirage.

Che imponenza maestosa, che linea filante… ma soprattutto, che potenza spaventosa può sviluppare il suo gruppo motore…120 e passa cavalli che muovono con eleganza i suoi 3500 kg. di stazza (quando va di c–o!)…
Il rapporto peso potenza della Mirage è tale da incutere il terrore in quasi tutti i comandanti di… ape piaggio che le cedono precipitosamente il passo… in molti comandanti di minicar e… in più di qualcuno dei comandanti di mezzi per il… movimento terra.

Lui ne è pienamente consapevole ed è anche da questa consapevolezza che deriva, in parte, la sua grande sicurezza… la sua lucida capacità di impostare con cura maniacale un sorpasso studiando ogni aspetto dell’operazione… ogni dettaglio è soppesato, la velocità del vento, la sua direzione, l’influenza delle cisterne di bordo sull’operazione, la velocità del nemico, la pendenza… tutto, proprio tutto. E’ per questo che non ne sbaglia uno…
E’ vero, non ne effettua molti, ma quei pochi sono effettuati così magistralmente che restano nella memoria e per chi l’avesse debole fa dipingere dall’equipaggio il simbolo del nemico sconfitto sul cofan… pardon… sulla chiglia della Mirage…
Che ridano pure i comandanti delle portaerei classe “enterprise”… motori moderni… gestione elettronica… 160 cavalli e fischia… mappature al limite e oltre il livello di liquefazione gruppo motore… che ridano… ma che caxxo, ridono… sfrecciano e via all’appuntamento con la nave cisterna che non devono mancare pena la deriva e la quasi totale impossibilità di manovrare… non sono addestrati al “sorpasso d’agguato”, non sanno cosa significhi individuare il nemico a distanza di km… avvicinarglisi lentamente… molto lentamente (forse a volte anche troppo lentamente) e furtivamente… inseguirlo per km e km… e km e poi piombargli (?) alle spalle… gustarsi per qualche istante il suo sbigottimento… succhiargli la scia come un vampiro succhia il sangue della vergine e proprio come un vampiro azzannarlo alla gola e sentirsi a sua volta attratto in avanti quando la scia del nemico aggancia la Mirage… ed è proprio in quell’istante che inizia la vera battaglia… lui in quei tragici istanti è concentrato nella lotta che può durare anche alcuni minuti…
“Macchine avanti tutta… timone a sinistra… prua al vento…” inizia sempre così… sempre gli stessi ordini abbaiati, a volte ringhiati e, molto spesso, conditi dai peggiori insulti lanciati verso il nemico che viene insignito così di un “albero genealogico” irripetibile (ma che caxxo! Siamo in Marina, mica al collegio delle educande).
Lui sa che è anche questo che spinge la Mirage a fendere il vento con più caparbietà… sa che sarà ancora gloria (mica pugnette)… ci si gioca sempre tutto ogni volta ma lui non molla.
Nel suo vocabolario la parola sconfitta non è indicata… nel suo apparato neuronale (?) non viene neppure “processata” (al pari peraltro di molto altro).
La Mirage è lanciata e ormai neanche lui (volendo) potrebbe fermarla… freme (o forse vibra?) dalla “sala macchine” alla “torretta”… la moderna strumentazione di bordo segnala che la velocità è di 107 km/h a salire (si, che caxxo avete da ridere… a salire… lentamente – è vero – ma a salire!)…
Ora la Mirage è nella fase più delicata… un’incertezza del suo comandante… una folata di vento contrario… un aumento della pendenza potrebbero vanificare il certosino lavoro di “search and destroy” e rimettere tutto in discussione.
Il fremito aumenta… la velocità è già a 109 km/h e ancora sale… la strumentazione di bordo non manda nessun segnale di allarme…
“Sala macchine, qui è il comandante… voglio ogni maledetto cavallo di questa unità con il ventre a terra… voglio che Furia cavallo del West si senta un pony… porca puffana il nemico guadagna centimetri… se lo perdiamo vi infliggerò personalmente un giro di chiglia e se qualcuno di voi cialtroni ne esce vivo dovrà ringraziarmi per le dieci nerbate di “scampato pericolo” che ricameranno la sua schiena”.

La Mirage viaggia ora a 112 km/h… velocità critica per il “reattore”… il fremito si è ormai trasformato in un ruggito rabbioso e costante… tutto vibra… il pensiero dell’ammiraglio va alla sua scorta di birra in cambusa “chissà la schiuma quando strapperò con i denti il tappo alla moretti bionda”… ma non è ancora tempo di pensare a festeggiare… c’è un lavoro da finire.
Siamo a 116 kmh a…salire (?). Il nemico è affiancato… “Una cisterna per trasporto alimentari/deperibili… sporchi b.a.s.t.a.r.d.i… le studiano proprio tutte. Ma con chi credono di aver a che fare… sono mica comandante della Mirage grazie ai ‘gratta e vinci’… io quella cisterna me la bevo insieme agli altri comandanti di 2500 td (pochissimi veterani pluridecorati che mangiano pane e gloria) e con quelli dei 2800 idTD (sempre di meno anche loro, ma gente che mangia pane e centraline perchè… non se ne fanno niente!).”.

“Sei f.o.t.t.u.t.o amico… baciami dove sai”. Il momento migliore… il nemico viene sfilato a 118 kmh… non uno di più nè uno di meno…
Vedere la sua sagoma svanire dal campo visivo e vederla immediatamente comparire nello strumento di avvistamento laterale destro dà il senso della vittoria…
Il più è fatto ora si deve solo mantenere la velocità per circa 14 minuti per mettere tra il nemico battuto e la Mirage vittoriosa quella distanza di sicurezza (una decina di metri a salire) che daranno l’inconfutabile misura della vittoria.

“Eh già” pensa l’Ammiraglio “facile con 160 cavalli dopati… provino loro a ‘farsi una cisterna’ con 120 muli… tipo ‘frensis il mulo parlante’ e uscirne vivo e… davant!i”.

La Mirage ha smesso da poco di ‘scodinzolare’ dopo aver lasciato la “scia di ritorno” della cisterna che è ancora ben visibile nello strumento di avvistamento destro…
“Se mi affaccio dalla finestra del cesso gli potrei scrivere sul parabrezza una frase su sua mamma” pensa l’ammiraglio con una punta di tristezza…
Guarda la sua Mirage con sguardo dolce (in fondo è un buono)… accarezza furtivamente il timone per non farsi vedere dall’equipaggio impegnato a scartare merendine “che gli dei vi conservino l’appetito, ciurma” pensa guardando teneramente anche loro… “Eh si… stiamo invecchiando” mormora guardando la sua Mirage… “ma lo faremo insieme, vecchia mia”.

Il sole sta sparendo alla sua destra… è quasi arrivato… la ciurma pisola…
“Questa la scrivo sul forum” pensa…
Accosta, parcheggia, apre il frigo e afferra la moretti… la stappa (con l’apribottiglia) e lei schiuma come un cavallo dopo il derby del kentucky… lui sorride e se la beve alla salute dell’autista della cisterna che stava lavorando mentre lui sparava le sue ****ate…
“Buon viaggio e buon lavoro amico” pensa tra sè e sè mentre sorseggia la bionda.

Decimo Massimo

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