April 27, 2024

Camper usato: orientarsi prima dell’acquisto, tra proposte dei privati e garanzie offerte dai concessionari

Il mercato dei camper usati è fiorente e corre su un binario parallelo a quello dei veicoli nuovi. Parallelo, ma per certi versi fortemente intrecciato. Il mercato dell’usato può venire incontro a tutte le fasce di utenti, accontentando acquirenti con capacità di spesa differenti. Ma, come sempre, non bisogna agire in maniera avventata, è consigliabile informarsi e riflettere prima di passare all’acquisto. Ma perché acquistare un camper usato? E dove acquistarlo? Sicuramente un camper usato ha il vantaggio di costare meno di un camper nuovo di tipo simile. Dove per simile intendiamo principalmente della stessa tipologia e dello stesso livello qualitativo.

 

 

Il prezzo di un camper usato è determinato da molti fattori: abbiamo citato la tipologia (mansardato, motorhome, semintegrale e furgonato) e il livello generale (semplificando: primo prezzo, fascia media e alta gamma), ma dobbiamo considerare anche la marca (il prestigio, la notorietà…) e gli accessori extra serie montati (un mezzo acquista valore se è equipaggiato con vari accessori costosi, come ad esempio l’antenna satellitare e il condizionatore d’aria per la cellula). Certamente influisce lo stato d’uso: un evidente degrado della cellula abitativa e dell’arredo abbassa il prezzo.

 

 

La percorrenza chilometrica conta, ma meno di quello che potremmo aspettarci, perché i camper mediamente hanno percorrenze limitate: un mezzo di dieci anni può avere all’attivo 70-80.000 km, che sono davvero pochi per il motore dei veicoli utilizzati come base per i camper. Ovviamente non si può generalizzare, perché influisce la manutenzione effettuata e lo stato d’uso delle altri parti meccaniche, vedi ad esempio il cambio. Tutto ciò non permette di stabilire un prezzo univoco per due camper identici per marca, modello e anno di immatricolazione, senza contare che sul prezzo finale incidono anche altri fattori come particolari sconti e promozioni.

Privato o professionista?

Possiamo acquistare un camper usato sia da un privato, sia da un rivenditore professionista, in particolare un concessionario che, essendo abituato a trattare veicoli nuovi, ha inevitabilmente anche un’offerta di mezzi d’occasione. Nel primo caso si va sulla fiducia, valutando il mezzo in base alle nostre conoscenze e alla nostra esperienza. A volte può bastare, soprattutto se conosciamo il proprietario del mezzo e sappiamo che ha trattato bene il veicolo. La conoscenza diretta del proprietario è senza dubbio un vantaggio. In certi casi, però, l’acquisto da privati si rivela rischioso. Può essere rischioso il pagamento, sia per chi vende che per chi acquista, inoltre a chi ci potremmo rivolgere se dovessero insorgere problemi? I rischi invece vengono abbattuti, o comunque notevolmente ridotti, rivolgendosi a strutture che svolgono abitualmente l’attività di vendita camper e quindi offrono consulenza professionale, selezione dei veicoli e adeguate garanzie. Per essere soddisfatto dell’acquisto, però, il cliente deve conoscere nel dettaglio ciò che viene offerto e ciò che, invece, non è compreso nell’accordo. Vediamo quindi nello specifico quali vantaggi può offrire un concessionario di camper che, oltre al nuovo, tratta anche l’usato.

 

 

Per prima cosa, possiamo contare su una vasta offerta: più veicoli presenti nello stesso luogo, più possibilità di effettuare velocemente dei confronti. Inoltre, se ci rivolgiamo ad un concessionario ufficiale di un determinato marchio, possiamo godere dell’approfondita conoscenza del prodotto e di una selezione preventiva. Inoltre da un concessionario possiamo avere più sicurezza nella gestione di una transazione economica rilevante, senza contare che abbiamo consulenza e accesso diretto per un finanziamento. Anche per i camper usati infatti è previsto un pagamento rateale, a fronte di adeguate garanzie, con una dilazione di pagamento fino a 120 mesi. Ma, soprattutto, il rivenditore professionista offre una garanzia sul mezzo venduto. La legge infatti obbliga il professionista della vendita a garantire il veicolo usato, per un minimo di un anno (art 133, quarto comma, Codice del Consumo).

 

 

Questo mette al sicuro il cliente anche in maniera indiretta. Essendo infatti obbligato a fornire una garanzia, il venditore effettua tutta una serie di controlli sul veicolo prima di metterlo in vendita, provvedendo al ripristino degli elementi non funzionanti. Non solo possiamo avere la certezza di un controllo pre-consegna, ma anche la dovuta assistenza nel caso avessimo successivamente bisogno di manutenzione o pezzi di ricambio.

La garanzia: legale di conformità o convenzionale?

Il venditore professionista, e parliamo quindi soprattutto dei concessionari di camper, è obbligato a fornire una garanzia sul veicolo usato messo in vendita: questa garanzia “legale” deve essere di almeno un anno, e diventa di due anni se non è specificato sul contratto (o se lo stesso venditore decide di portarla a questo limite). La garanzia richiesta dalla legge non è totale, non copre tutto, questo è bene saperlo per evitare quei malintesi che portano il cliente ad essere scontento. E’ dunque giusto sapere che la garanzia legale, obbligatoria sui veicoli usati, è una cosiddetta “garanzia di conformità”: nel caso di guasto entro il periodo di garanzia, il venditore è obbligato a riparare o ripristinare il camper riportandolo nelle condizioni iniziali, in base a quanto dichiarato al momento della vendita.

 

 

Questo non significa che un camper con parecchi anni sulle spalle debba essere riportato nelle condizioni di un veicolo nuovo: al momento della vendita il cliente accetta lo stato d’uso ed è importante che il venditore esponga in maniera chiara le condizioni del veicolo. Lo stato d’uso fa riferimento implicitamente all’età del mezzo ed esplicitamente a difetti o danni dichiarati. E’ fondamentale che il venditore fornisca al compratore un documento che attesti l’età e le condizioni del camper. Non vi è difetto di conformità “se, al momento della conclusione del contratto di vendita, il consumatore era stato specificamente informato del fatto che una caratteristica particolare del bene si discostava dai requisiti oggettivi di conformità previsti da tali norme e il consumatore ha espressamente e separatamente accettato tale scostamento al momento della conclusione del contratto di vendita” (art. 130, quarto comma, Codice del Consumo).

 

 

Per la legge, ogni problema insorto dopo la vendita deve essere rapportato all’anzianità del veicolo, per capire se è riconducibile alla normale usura o a un vizio di conformità. E non possono essere ritenuti vizi di conformità i guasti che si verificano accidentalmente (e che non derivano da un vizio presente al momento della consegna). Non sono considerati vizi di conformità anche i guasti causati da un utilizzo non corretto del veicolo o da un utilizzo che vada oltre la normale usura. Facciamo due esempi al limite: non possiamo pretendere il ripristino del camper secondo la garanzia di conformità se lo stesso camper si guasta perché l’abbiamo usato per caricare pietre e mattoni superando ampiamente il carico massimo indicato, oppure se l’abbiamo utilizzato per un noleggio tra privati. Alla “garanzia legale di conformità” a volte si aggiungono altre forme di garanzia, la cosiddetta “garanzia convenzionale”, offerte dal venditore a sua discrezione (non è obbligato), secondo regole stabilite dai singoli contratti (per la durata e per cosa è coperto da garanzia). Dobbiamo inoltre considerare che alcuni mezzi usati sono semi-nuovi, quindi godono ancora delle due forme originali di garanzia offerte dalla casa: quella generale di due anni sull’intero veicolo e quella sull’impermeabilità della cellula abitativa (copre i danni da eventuali infiltrazioni d’acqua), che varia da casa a casa andando normalmente dai cinque ai dieci anni. Da notare che le garanzie iniziali del costruttore sono valide soltanto se sono stati effettuati i controlli periodici previsti (tagliando annuale) e non è stato modificato lo stato originario del veicolo (ad esempio fori nelle pareti in punti non previsti dalla casa).

Il controllo del veicolo

Per poter offrire una garanzia, il concessionario controlla in maniera accurata il camper usato prima di metterlo in vendita. Se riscontra dei difetti rilevanti, che vanno oltre la normale usura dovuta all’età, può decidere di dichiarare tali difetti al cliente sperando che li accetti a fronte di un prezzo più basso del normale. Normalmente però provvede al ripristino, e questo mette al riparo l’acquirente da possibili spese future. Nel caso di acquisto da privati, invece, occorre mettere in conto possibili spese impreviste, non coperte da alcuna garanzia.

 

 

Il venditore professionista, ad esempio, provvede a controllare e riparare l’impianto del gas, una delle parti più importanti e potenzialmente a rischio di un camper: integrità di tubi e raccordi, validità del regolatore di pressione e dell’eventuale serbatoio fisso (“bombolone”), funzionamento di camini ed elementi di ventilazione, nonché verifica delle termocoppie di sicurezza del piano cottura. Un tecnico specializzato provvede inoltre a controllare il sistema di riscaldamento, sia esso a gas, a gasolio o con alimentazioni differenti per stufa e boiler.

 

 

Ma vengono effettuati controlli anche sull’impianto idrico (pompa dell’acqua, tubi, serbatoi e valvole di scarico) e, non meno importante ai fini del comfort e della sicurezza, sull’impianto elettrico. E’ di notevole importanza il controllo della scocca, eseguito dal venditore professionista con un apposito apparecchio, il quale evidenzia la presenza di umidità all’interno dei pannelli sandwich delle pareti, del tetto e del pavimento.

 

 

Solo negli ultimi anni si sono diffusi pannelli ad assorbimento d’acqua estremamente ridotto o addirittura nullo, mentre in un passato nemmeno troppo lontano si impiegava molto legno, che si deteriorava nel caso di ingresso (per difetti, mancata manutenzione o forature mal eseguite) di pur minime quantità di acqua nel pannello sandwich.

 

 

Altri interventi che un operatore specializzato normalmente attua, prima di mettere in vendita un camper usato, riguardano il ripristino delle sigillature esterne e la riparazione dei vari elementi in materiale plastico (paraurti posteriore, bandelle sottoscocca e modanature varie), nonché il controllo accurato delle finestre (superficie trasparente, guarnizioni, braccetti di chiusura, oscuranti e zanzariere).

 

 

C’è poi tutto il capitolo riguardante la meccanica: i vari elementi dell’autotelaio possono essere fonte di problemi e dunque vengono analizzati in maniera metodica dal venditore professionista, effettuando un tagliando (olio, liquidi, filtri) e spesso la sostituzione della cinghia di distribuzione, a cui si aggiungono il controllo dell’apparato di scarico, dei giunti di connessione delle ruote, delle sospensioni e degli pneumatici.

 

 

Questo servizio difficilmente viene fornito da un privato, se non concordando con il cliente un intervento presso un meccanico di fiducia. In merito alla parte meccanica è bene sapere che, avendo i camper percorrenze normalmente ridotte, dobbiamo considerare in maniera congiunta chilometraggio, età e usura, soprattutto per pneumatici e cinghia di distribuzione.

 

 

Infine, anche l’arredo interno e le componenti dell’abitacolo sono oggetto di verifica prima di una consegna professionale: regolazione delle ante e dei sistemi di chiusura, controllo del frigorifero, verifica dell’integrità del lavabo e del piatto doccia.

Inquinamento e veicoli più datati

Come per gli altri veicoli a motore, in alcune zone d’Italia i camper sono soggetti a limiti alla circolazione per evitare l’inquinamento dell’aria. Le zone più penalizzate sono quelle della Pianura Padana (una delle aree più inquinate d’Europa, purtroppo), con provvedimenti restrittivi soprattutto per i veicoli con motore diesel. In linea generale, viene limitata la circolazione ai diesel più datati, anche se potremmo discutere a lungo se è lecito definire “datato” un camper con motore di classe Euro 3 o addirittura Euro 4.

 

 

In ogni caso, è bene sapere che le limitazioni sono solo temporanee e riguardano determinate zone. In genere, infatti, il divieto di circolazione per i diesel più vecchi è valido nei mesi invernali (da ottobre a marzo) e dal lunedì al venerdì in orario diurno (in Lombardia, ad esempio, dalle 7.30 alle 19.30). Inoltre riguarda solo alcuni comuni delle regioni interessate, senza contare che è sempre possibile circolare su autostrade e strade extra urbane principali. Ma si rivela interessante la possibilità di aderire al progetto sperimentale MoVe-In, che attraverso l’applicazione sul veicolo di una “scatola nera” provvede a monitorare la circolazione del mezzo, consentendo una percorrenza massima annuale (in base alla classe Euro del motore) nelle zone soggette a limitazione.

Fotogallery

Renato Antonini

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