In risposta al messaggio di gangan76 del 09/10/2025 alle 12:55:43
Io lavoro per una azienda tedesca (per la precisione Bavarese che è ancora peggio), diciamo che una buona parte dei miei colleghi crucchi pensano comunque di aver sempre ragione a prescindere e pensano che le regole giuste siano solo le loro...
Riferisco la mia esperienza, non vuol essere un giudizio, ma con i tedeschi, per me come la fai, la sbagli, nel senso che va bene solo quello che fanno loro.
Esempio: sono in Svezia e mi fermo tutti gli anni un paio di notti o tre sul molo di un porticciolo turistico, dove è espressamente indicato di posizionarsi a pettine, e di mantenere una distanza minima di 4 metri tra ciascun camper, regola istituita durante il Covid in tutta la Svezia, mai abrogata e tuttora vigente, salvo eccezioni ben dichiarate. Il posto è quasi sempre semideserto, anche se bellissimo, perché fuori dalle solite rotte.
Arrivo alle 17 e non c'è nessuno, mi posiziono in cima al molo in modo da non avere nessuno sul fianco destro che è quello del portellone. Al ritorno da una passeggiata, c'è un furgonato tedesco che si è messo di fianco, alla distanza di meno di 1,5 metri. Il tipo sta armeggiando nel gavone, lo saluto e gli spiego che in Svezia si devono lasciare 4 metri.
Mi risponde in un buon inglese che non gli risulta, e che comunque gli pare logico e razionale serrare la fila per lasciare più spazio possibile ad eventuali nuovi arrivati. Gli preciso che sono vecchio del posto, e che di solito non c'è mai nessuno e non arriverà proprio nessuno.
Gli faccio comunque notare che il regolamento affisso sul pannello all'ingresso non lascia ombra di dubbio. Mi risponde che lui non legge lo svedese, e neppure l'inglese, pur parlandolo. Insomma non si sposta.
Allora vado a fotografare il pannello con il mio tablet, e poi lo traduco in tedesco. Torno e glielo mostro...con gentilezza, ovviamente; gli dà una veloce occhiata, poi senza guardarmi mi dice che prima di sera forse si sposterà un po' più in là, ripete forse, ora è occupato.
Effettivamente dopo un'ora, con aria stizzita e sgommando impaziente, si posiziona sul lato opposto, a 100 metri da me, platealmente in modo esageratamente distante. Come dire, contento adesso?
Il mattino dopo, prima di partire, lo vado a salutare facendogli notre che, come previsto, non è arrivato nessun camper.
Aveva la risposta già pronta, mi dice: un caso, soltanto un caso...con un'occhiata di vero odio.
Secondo me, per alcuni tedeschi la guerra contro il resto del mondo non è mai finita: quando arrivano in un posto, non è per occuparlo temporaneamente da ospiti, bensì è una vera conquista territoriale su cui esercitano tutti i propri diritti.
Si sentono sempre alla guida di un Panzer...
Beninteso, non generalizzo ed è un'impressione del tutto personale.
"My world is miles of endless roads" "The curse of the traveller got a hold on me, and it won't let you be"
Modificato da wippet il 10/10/2025 alle 16:57:49