Un corpo senza tatuaggi non racconta nulla?

Reputo la frase "un corpo senza tatuaggi non ha nulla da raccontare" dello stesso valore di "se non hai Facebook postando anche quante volte fa la cacca tuo figlio allora non sei una persona di carattere aperto", sono fesserie.

Vero però che ci sono momenti della vita che possono essere vissuti in modo diverso, c'è chi i segni di tali momenti li porta dentro e le cicatrici le ha nel profondo, e chi invece certi momenti (infelici o felici, in pari misura) ha voglia di portarseli addosso, non dentro.

Io ho 3 tatuaggi, sono il riassunto della mia vita e non è detto che non ve ne saranno altri, ma non li sto programmando..

Il primo era la mia massima aspirazione, il volo..
Il secondo rappresenta l'attività che mi ha coinvolto così tanto da cambiare il mio modo di vedere l'ambiente che mi circonda, la subacquea
Il terzo è arrivato con mia figlia e rappresenta la mia famiglia e quanto sia determinato nel difenderla.

Li ho in posti invisibili quando vestito, non ho bisogno di metterli in mostra, sono miei e solo miei.

Poi ognuno di noi come dicevo all'inizio vive le proprie emozioni in modo diverso, il tatuaggio è uno di questi.

Al di la di tutto c'è chi si tatua qualcosa perché lo crede figo, scegliendo su un album di stencil e non perché attribuisce un significato a quello che fa: le mie condoglianze alle sinapsi ma rispetto comunque anche l'idiozia, purché non danneggi gli altri.

Bell'argomento, non so cosa possono esprimere ma non mi piacciono, posso sopportare un tatuaggio discreto ma non certo riempire il corpo di inchiostro.
Mio figlio ne ha uno, il nome di sua figlia, mia figlia pure, una stella, li sopporto ma nulla piú.
Per me non rappresentano nulla, li trovo brutti, alcuni anche orrendi, una volta si facevano per nascondere una imperfezione adesso é il contrario.
No, proprio no, ma devo dire che io non ho nemmeno facebuk, forse non riesco a stare a passo con i pettegolezzi.....
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Servono per raccontare qualcosa agli altri? Bah, mi ricorda quella battuta indirizzata agli sciupafemmine: Gli uomini si dividono in due categorie, chi lo fa per se e chi lo fa per gli altri.

I bei ricordi, i begli avvenimenti della vita li godo per me non certo con degli emeriti sconosciuti. Mi farebbe senso andare con una donna tatuata. Lo trovo una mancanza di rispetto per il proprio corpo, si direbbe oggi che non si trova bene con se stesso ed ha bisogno, in qualche modo, di modificarne l'aspetto.

Con tutto il rispetto per chi è tatuato, ma non mi esaltano assolutamente; anzi, un po' di commiserazione, questo si.

Giovanni

In risposta al messaggio di Giovanni del 27/06/2017 alle 07:20:44

Servono per raccontare qualcosa agli altri? Bah, mi ricorda quella battuta indirizzata agli sciupafemmine: Gli uomini si dividono in due categorie, chi lo fa per se e chi lo fa per gli altri. I bei ricordi, i begli avvenimenti

della vita li godo per me non certo con degli emeriti sconosciuti. Mi farebbe senso andare con una donna tatuata. Lo trovo una mancanza di rispetto per il proprio corpo, si direbbe oggi che non si trova bene con se stesso ed ha bisogno, in qualche modo, di modificarne l'aspetto. Con tutto il rispetto per chi è tatuato, ma non mi esaltano assolutamente; anzi, un po' di commiserazione, questo si. Giovanni

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Bravissimo

Senza voler poi ricordare che "i corpi che hanno da raccontare" sono quelli di chi deceduto per morte violenta, delle persone mutilate in guerra o che disgrazie hanno ricevuto marchi indelebili.

Vorrei però ricordare a tutti che il "comune sentore" per il corpo tatuato cambia da paese a paese, da cultura a cultura: Vostra moglie si trucca il viso con cosmetici (per apparire più bella) ed è accettato per le vostre abitudini anzi, normale... mentre in nuova zelanda come in tantissimi altri paesi questo veniva fatto con i tatuaggi, a volte temporanei ed a volte permanenti.

Oggi lo "stato sociale" a colpo d'occhio lo determina il valore dei gadget indossati ed il mezzo sotto il sedere, in altre culture il tatuaggio.

A fronte di quanto sopra eviterei il discorso, che pur accetto ma non condivido, relativo alla commiserazione, a me ad esempio fanno più pena quelli che si indebitano per avere il macchinone sotto il sedere ma che umanamente non valgono un tubo.

Certo che se il tatuaggio lo fai senza dare a questo uno "spirito" allora non hai capito che ti sei macchiato la pelle in modo indelebile per tutta la vita, e sei quindi un demente.

Bhe, potevi risparmiare i soldi del giornale e leggere "Chi" della signora
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Camper Diem (Orazio ed io)

uhumm  una volta i tatuaggi era roba per detenuti. ora sono di moda da esibire insieme al fisico palestrato ottenuto con pasticche di ogni genere .
il problema nascerà quando non saranno piu di moda e torneranno a essere roba da detenuti.



 
Se non riesci a ripararlo a martellate deve trattarsi di un guasto elettrico.

Roberto

In risposta al messaggio di doppioross del 27/06/2017 alle 11:26:47

Bhe, potevi risparmiare i soldi del giornale e leggere Chi della signora Camper Diem (Orazio ed io)

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Perchè spendere soldi?
Basta un click su fb e del soggetto viene fuori vita, morte, miracoli e tatuaggi.

 
***** "A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare". (Robert Pirsig) *****

Il tatuaggio e' una forma artistica a volte decisamente spettacolare.
A mio avviso indica in modo chiaro anche il carattere della persona e in molti casi lo stile di vita o la personalita'.
Viene indubbiamente interpretato in modo differente a secondo delle culture , nella nostra ad esempio non si abbinano a tutte.
Chi sfoggia quelli piu' visibili e perticolari non si cura o non ha bisogno di curarsi del giudizio altrui , ecco perche' spesso sono effettuati in zone del corpo che sono visibili in determinata circostanze , ad esempio in piscina / al mare.

Detto questo come spesso accade vi sono situazioni che stridono , ad esempio a me non piacciono i corpi molto tatuati  poiche generano l' aspetto ramarro (tutti verdi tipo i visitors) oppure quelli di pessima fattura piuttosto che abbinamenti improbabili.

Recentemente al lago ho visto una donna in deciso sovrappeso che sulle gambe ha tatuata una ragnatela a maglie larghe con risultato inevitabile "effetto mortadella ."

Forse lo fece quando era piu' esile ma in versione oversize il corpo lanciava  messaggi inquietanti.

Per quanto riguarda l' affermazione iniziale ,  trovo che molti tatuaggi sortiscono l' effetto contrario , tipo  l' immancabile e sgoduto tribale sul polpaccio a effetto calzino permanente a mio avviso piu' che distinguere clonizza ....
Insomma tutti uguali con i tatuaggi uguali , allora il diverso che ha qualcosa da raccontare di suo diventa ... il non tatuato ..

Ci sono solo due giorni all'' anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'' altro si chiama domani, perci� oggi � il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere. (Dalai Lama)
 

I tatuaggi nacquero nella notte dei tempi per ragioni sociali, culturali, tibali, etniche...  sul corpo congelato di Otzi, la mummia di Similaum risalente a 5.000 anni fa, sono stati trovati dei tatuaggi: http://www.nationalgeographic.i...

Oggi è perlopiù una moda, una vistosità apparente senza una pur minima giustificazione elencata prima e come ebbe a dire O. Wilde a proposito delle mode:
"segue la moda colui o colei che non sa vestire".


 
***** "A volte è quasi meglio viaggiare che arrivare". (Robert Pirsig) *****

le mode arrivano e poi se ne vanno.

quello che piace adesso, tra 10 anni farà "orrore"

nel vestire siamo "tutti" pronti ad adeguarci al momento poi ... dopo un paio d'anni ... dobbiamo buttare perché sei fuori moda.

adesso mi sto "divertendo" a vedere giovani e meno giovani ricoperti all'inverosimile di tatuaggi di tutti i tipi (anche orrendi) ... poi penso: chissà come si sentiranno a loro agio a 60/70/80/90 anni 

un piercing finita la "moda" te lo puoi togliere e resterà (forse) una piccolissima cicatrice ... il tatuaggio no ... diventerai ridicolo con il tempo.

comunque: adulti e vaccinati ...

ciao, Giorgio

P.S. un mio Amico (quest'anno 60) quando era sotto Naja si è fatto tatuare una Pantera Rosa che fumava sul braccio ... all'età di 40 si vergognava talmente tanto che ha tentato di farselo togliere ... risultato: adesso ha un braccio che sembra che gli sia stato gettato addosso dell'acido ... 

In risposta al messaggio di Giovanni del 27/06/2017 alle 07:20:44

Servono per raccontare qualcosa agli altri? Bah, mi ricorda quella battuta indirizzata agli sciupafemmine: Gli uomini si dividono in due categorie, chi lo fa per se e chi lo fa per gli altri. I bei ricordi, i begli avvenimenti

della vita li godo per me non certo con degli emeriti sconosciuti. Mi farebbe senso andare con una donna tatuata. Lo trovo una mancanza di rispetto per il proprio corpo, si direbbe oggi che non si trova bene con se stesso ed ha bisogno, in qualche modo, di modificarne l'aspetto. Con tutto il rispetto per chi è tatuato, ma non mi esaltano assolutamente; anzi, un po' di commiserazione, questo si. Giovanni

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Se poi un giorno mi sento particolarmente speciale, posso sempre appiccicare quelle cose che poi vanno via da sole. (cio io no, alla mia eta poi... pero non l'avrei fatto neanche prima, io non ho neanche cambiato la pettinatura, sto bene con me stessa adesso come prima) Nella vita niente e' definitivo a parte la morte. neanche le emozioni e i ricordi piu importanti. Tutto cambia e spiaccicarsi qualcosa addosso per farlo vedere a tutti mi sembra troppo plateale. Poi una piccola farfallina e un segnino piccolo fatto tutti due dove non si vede perche e' solo nostro  segreto, penso che va benissimo. Ma resta una cosa intima. 
Komu neni zhury dano, v apatice nekoupi.

A me i tatuaggi invasivi ed estesi fanno senso e penso sempre" e se poi scopriamo che sono cancerogeni"? Non lo saranno certo ma comunque è sempre qualcosa in più che non è naturale. La prima volta che ne ho visto uno ero bambino e ricoverato in ospedale per una appendicite e il mio compagno di stanza era uno della Legione Straniera e da allora ho associato il tatuaggio a una vita sregolata e problematica. Ora basta guardare una partita di calcio per farsi un'idea e questo fa tendenza. Qualche piccolo tatuaggio è anche carino ma se fossi un imprenditore non darei mai lavoro ad un tatuato eccessivo
Servo per Amikeco by IPA

In risposta al messaggio di ezio59 del 27/06/2017 alle 18:41:28

A me i tatuaggi invasivi ed estesi fanno senso e penso sempre e se poi scopriamo che sono cancerogeni? Non lo saranno certo ma comunque è sempre qualcosa in più che non è naturale. La prima volta che ne ho visto uno ero

bambino e ricoverato in ospedale per una appendicite e il mio compagno di stanza era uno della Legione Straniera e da allora ho associato il tatuaggio a una vita sregolata e problematica. Ora basta guardare una partita di calcio per farsi un'idea e questo fa tendenza. Qualche piccolo tatuaggio è anche carino ma se fossi un imprenditore non darei mai lavoro ad un tatuato eccessivo Servo per Amikeco by IPA

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Scusa ma se fossi un imprenditore daresti da lavorare ad uno competente.

Ovvio che se fossi un negoziante un tatuato integrale faresti fatica a metterlo come commesso al pubblico... ma se avessi bisogno di un tecnico qualificato non sarebbero certo i tatuaggi a fermarti (oppure non saresti un imprenditore)

In risposta al messaggio di ezio59 del 27/06/2017 alle 18:41:28

A me i tatuaggi invasivi ed estesi fanno senso e penso sempre e se poi scopriamo che sono cancerogeni? Non lo saranno certo ma comunque è sempre qualcosa in più che non è naturale. La prima volta che ne ho visto uno ero

bambino e ricoverato in ospedale per una appendicite e il mio compagno di stanza era uno della Legione Straniera e da allora ho associato il tatuaggio a una vita sregolata e problematica. Ora basta guardare una partita di calcio per farsi un'idea e questo fa tendenza. Qualche piccolo tatuaggio è anche carino ma se fossi un imprenditore non darei mai lavoro ad un tatuato eccessivo Servo per Amikeco by IPA

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Hai scritto:
... se fossi un imprenditore non darei mai lavoro ad un tatuato eccessivo

Io toglierei 'eccessivo';  come non lo darei ad un metallato (piercing) od a quelli tutti neri o con i capelli colorati. Che ce posso fa? Per me è segno di presenza di un problema che oggi viene definito, politically correct, 'esistenziale', 'ricerca di se stesso', ma anni fa si chiamava col suo nome.

Si dice quel che conta è l'esser belli dentro: allora non uscire!

Giovanni 

In risposta al messaggio di Geogalle del 27/06/2017 alle 21:34:47

Eppure la compagnia aerea Ryanair a tuttora non assume assistenti di volo (hostess) con tatuaggi visibili. Nel 2014 il primo caso.

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Ezio59 e Giovanni sono la dimostrazione che non tutti gradiscono vedere tatuaggi, motivo per il quale ho scritto che chi è al pubblico dovrebbe essere furbo, se non vuole precludersi alcuna opportunità, evitando tattoo in zone visibili.

Non credo che una aspirante hostess con una farfalla sulla chiappa (per dirne una) sia passibile di scarto.

Ero personalmente presente in una agenzia durante il casting per una pubblicità di un grande albergo-villaggio turistico e il tizio che doveva scegliere ha scartato delle gran belle figliole proprio a causa dei tatuaggi visibili in costume da bagno.

Per il resto è solo una moda...posso anche capire i ragazzi che se li fanno per omologarsi al gruppo e darsi un tono, ma capisco poco i meno...ragazzi che forse cercano di sembrare più giovani, ma cadono molto facilmente nel ridicolo/osceno.

Non mi piacciono ma apprezzo di più chi si tatua quasi ovunque; quella è una scelta personale e una ferrea convinzione e non una semplice omologazione di gregge.

 
Gianluca & C.